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Da Valter Girardelli a Giuseppe Cavo Dragone. Le foto dell’avvicendamento ai vertici della Marina

“L’approccio interforze “non è mettere tutti insieme, ma valorizzare chi sa fare meglio che cosa”. Quelle delle varie Forze armate sono “culture collegate, ma distanti” e vanno “coniugate in positivo”. Bisogna “integrare le specificità, mai ridurle all’omologazione, esaltare la militarità dei nostri colori”. Sembra un programma di “governo”, invece è stato un commiato, quello dell’ammiraglio Valter Girardelli che ha lasciato la carica di capo di Stato maggiore della Marina all’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone con un discorso incisivo, di riassunto ma anche di auspicio, molto applaudito, nel quale ha reso un omaggio alla senatrice Roberta Pinotti, ex ministro della Difesa di cui è stato capo di gabinetto, per la sua particolare competenza e ha ringraziato il ministro Elisabetta Trenta per ‘l’intenso scambio in questo complesso momento politico-militare’.

La Marina militare cambia il capo dopo tre anni e l’ammiraglio Cavo Dragone, 62 anni, arriva al vertice dopo una carriera di livello operativo grande almeno come la sua emozione. Pochissime parole, infatti, e una dedica importante ai 38 allievi dell’Accademia navale di Livorno morti il 3 marzo 1977 nello schianto di un C130 dell’Aeronautica su Monte Serra, in provincia di Pisa, che erano suoi compagni del corso “Invicti”.

Continua a leggere qui l’articolo di Stefano Vespa

(Foto: Imagoeconomica-riproduzione riservata)



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