Andrea Prencipe, autore del libro Università generativa, edito da Il Mulino, ha raccolto attorno a un tavolo molti manager e accademici italiani per presentare il suo ultimo saggio dedicato alla formazione e alla sfida di preparare i giovani a governare i cambiamenti. L’evento ospitato dal Centro Studi Americani, diretto da Roberto Sgalla, è stato l’occasione per mettere a confronto su una tematica che riguarda il futuro della società e che si intreccia con l’Intelligenza artificiale, con l’incertezza politica, con le professioni ancora da scoprire e con il legame tra mondo dell’accademia e quello del business. Ad aprire i lavori l’ex rettore della Luiss e professore di Organizzazione e Innovazione e autore del libro, Andrea Prencipe, poi seguito dagli interventi di Marco Minniti, presidente Fondazione Med-Or; Padre Antonio Spadaro, sottosegretario al Dicastero per la Cultura e l’Educazione e Pierroberto Folgiero, ad di Fincantieri.
I concetti affrontati nel saggio come l’educability, l’arte del disimparare, la dimensione trasformazionale, l’interdisciplinarità e l’internazionalizzazione sono stati arricchiti e commentati dagli esperti chiamati attorno al tavolo come: Giorgia Abeltino, Senior Director Public Policy South Europe di Google, Cristina Calabrese, ad di Key2People, Vito Cozzoli, ad di Autostrade dello Stato, Michele Corradino, presidente di sezione del Consiglio di Stato, Liliana Fratini Passi, direttore generale di CBI, Raffaele Fusilli, ad di Renault, Don Nunzio Galantino, Nicola Lanzetta, direttore Italia del Gruppo Enel, Gianmatteo Manghi, ad di Cisco, Bernardo Mattarella, ad di Invitalia, Barbara Pontecorvo, partner di Deloitte, Ettore Sequi, presidente di Sorgenia, Mariagrazia Russo. Tante ricette virtuose raccolte nelle conclusioni del direttore del master di International public affairs e professore di Scienza politica e Relazioni internazionali alla Luiss, Sergio Fabbrini che ha ricordato il legame necessario tra l’università generativa e la democrazia.
(Foto Gaia Del Pup)