La politica italiana ritornerà presto in primo piano, con tutte le sue incognite. Il prossimo appuntamento è ovviamente il più importante: l’elezione a fine gennaio del Presidente della Repubblica. E lo scenario che si preannuncia è a dir poco caotico e confuso
Corrado Ocone
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Perché il vertice di Villa Grande è importante. La bussola di Ocone
L’incontro svoltosi oggi a Villa Grande fra leader, capogruppo e ministri di Lega e Forza Italia potrebbe segnare una data importante per l’evoluzione del sistema politico. Berlusconi vuole tenere uniti partito e coalizione per non creare problemi a Draghi e per arrivare con una posizione di forza all’appuntamento del Quirinale, oppure, oltre a questo motivo di convenienza, ce ne è anche uno di sostanza e strategico-ideale?
Letta, Conte e gli altri alla partita del Colle. La bussola di Ocone
Pressing di Conte su elezioni e un nome portato avanti da Letta, cioè Paolo Gentiloni, che avrebbe pure la “benedizione” di Bruxelles. Ma il problema, Gentiloni o non, è che l’ipotesi più logica per il leader del Pd al fine di trovare voti al “centro” è quella di puntare dritto su Forza Italia, per riproporre a Roma (oggi nel voto per il Quirinale domani per altro ancora) la “maggioranza Ursula” che regge l’Unione. La bussola di Corrado Ocone
Il paradosso di Berlusconi (e le scelte di Salvini). La bussola di Ocone
Ci sono idee diverse di partito, di alleanze e di ruolo che potrà ancora giocare in futuro Forza Italia. Problemi di identità e prospettive che coinvolgono anche la Lega. È vero che l’essere “di lotta e di governo” penalizza fortemente il partito di Salvini, ma la convenienza politica imporrebbe il governo e non la lotta. In questo, Berlusconi continua ad avere più intuito di tutti. Non è sicuro che basterà. La rubrica di Corrado Ocone
Sconfitta senza appello. La destra dopo il voto nella bussola di Ocone
Nelle cinque città principali ove si votava la sconfitta del centrodestra è suonata senza possibilità di appello. Ma se Salvini e Meloni (e Berlusconi ovviamente) faranno tesoro di ciò che hanno insegnato queste elezioni, se sapranno risintonizzarsi con gli umori e i bisogni dell’italiano medio, tutto è ancora per loro possibile. La rubrica di Corrado Ocone
Obiettivi (dichiarati e non) di Mario Draghi. La bussola di Ocone
Ecco i due problemi atavici che ingessano il nostro sistema e che Draghi potrebbe aiutare a risolvere instradando lungo la dritta strada i partiti, che comunque rappresentano la sovranità popolare e che prima o poi dovranno riprendere in mano completamente le redini del comando
Letta e la destra alla guerra delle mozioni. La bussola di Ocone
Era inevitabile che il Pd, rianimato dai recenti risultati elettorali, approfittasse dei disordini nelle città per mettere il suo timbro sull’antifascismo. Tema fortemente identitario per la sinistra e che può tendenzialmente disunire il fronte avversario, vero obiettivo politico dei democratici in un’ottica di breve, ma forse anche di più lungo periodo
Fra governo e no, la scelta di Salvini è obbligata. La bussola di Ocone
Se è abbastanza assodato che il centrodestra abbia sbagliato candidature, e se altrettanto lo è l’indubbia divisione al suo interno fra forze di maggioranza e di opposizione a livello governativo, per il resto la domanda che sorge spontanea a via Bellerio è questa: stare al governo con Draghi ha aiutato o nuociuto al partito? E, più in concreto, bisogna continuare o no questa esperienza?
Il Pd tiene, destra in affanno, elettori disillusi. La bussola elettorale di Ocone
Il primo elemento da sottolineare è quello della bassa affluenza alle urne, la più bassa di tutti i tempi. Al netto di questo dato, se la sconfitta della coalizione di centrodestra era in parte annunciata, non si può certo dire che quella di centrosinistra abbia vinto. L’analisi di Corrado Ocone
Berlusconi dice la sua e marcia su Roma. La bussola di Ocone
In buona salute e con una voglia di giocare un ruolo più incisivo e meno defilato in politica, il Cavaliere ha espresso la volontà di tornare, forse già questa settimana, a Roma. Che ci sia anche la voglia di giocarsi qualcuna delle poche carte a disposizione per l’elezione a Presidente della Repubblica, è indubitabile. Ma vero perno delle azioni che lo terranno impegnato a Roma sembra essere un altro. La rubrica di Corrado Ocone