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Emanuele Rossi About Emanuele Rossi

Marito, padre e figlio; umbro, spesso connesso, lettore entropico. Scrivo storie e qualche analisi su questioni del mondo. Abbastanza innamorato dell'America e di Londra, del cibo, della birra, del Milan e dei New York Knicks. Sono anche un giornalista e un geologo. Twitter: @de_f_t

Ecco perché Kim chiude i contatti con Seul

"L'ufficio congiunto inter-coreano di collegamento ha tentato di chiamare la Corea del Nord a mezzogiorno, ma il Nord non ha risposto", ha detto il ministero dell'unificazione sudcoreano. Si tratta della prima volta che una di queste chiamate giornaliere va a vuoto dal 2018, quando il satrapo Kim Jong-un e il presidente sudcoreano, Moon Jae-in, rimisero in moto il meccanismo di…

Erdogan e Trump: perché l’asse sulla Libia è strategico

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il suo omologo americano Donald Trump hanno concordato di "continuare una stretta collaborazione" in Libia in una conversazione telefonica lunedì, ha annunciato Ankara. "I due leader hanno concordato di continuare la loro stretta collaborazione per promuovere la pace e la stabilità in Libia, il vicino marittimo della Turchia", ha affermato la presidenza. Durante la…

Chi c'è (e perché) nell'aereo di Haftar diretto in Venezuela?

Sono giorni intensi per la diplomazia attorno alla Libia. Finita l'offensiva che il signore della guerra dell'Est, Khalifa Haftar, aveva lanciato su Tripoli quattordici mesi fa, adesso è il momento per vincitori e vinti di consolidare le proprie posizioni prima di un negoziato formale. I cieli libici sono pieni di aerei che si muovono invece in via informale – ma…

Perché la diplomazia di Sisi adesso ha un peso sul dossier Libia. Il commento di Dentice

Nella telefonata avuta domenica con il premier italiano, Giuseppe Conte, il presidente/generale egiziano, Abdel Fattah al Sisi, ha incassato l’appoggio dell’Italia per un’iniziativa politica di pacificazione della Libia (nella conversazione si è parlato anche di temi bilaterali: il caso Regeni per esempio). Il Cairo aveva scommesso sulla vittoria militare di Khalifa Haftar, ma dopo 14 mesi di offensiva, la campagna per conquistare…

Perché la Turchia in Libia (e nel Mediterraneo) è importante per gli Usa

[Aggiornamento del 08/06/2020]. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il suo omologo americano Donald Trump hanno concordato di "continuare una stretta collaborazione" in Libia in una conversazione telefonica lunedì, ha annunciato Ankara. "I due leader hanno concordato di continuare la loro stretta collaborazione per promuovere la pace e la stabilità in Libia, il vicino marittimo della Turchia", ha affermato la…

Via Haftar, riparte il petrolio. Libia verso la Fase 2 (anche per l’Eni si spera)

La fine della campagna militare per conquistare Tripoli, la sconfitta militare con la ritirata dalla Tripolitania di Khalifa Haftar — signore della guerra dell’Est libico a cui  la Russia e soprattutto l’Egitto stanno costruendo una exit strategy dignitosa — porta i suoi primi frutti. Effetti collaterali di estrema importanza: il campo pozzi di Sharara torna lentamente a funzionare. Da oltre…

Proxy war e diplomazia. Cosa si muove dentro (e fuori) la Libia

In Libia, le intense attività politico-diplomatiche di questi giorni e gli annunci possibilisti dell'Onu su un nuovo ciclo di negoziati, sono accompagnati da evoluzioni militari sul campo. Il conflitto continua, e dopo il ritiro delle forze del signore della guerra dell'Est, Khalifa Haftar, dall'intera Tripolitania settentrionale, il piano di assalto a Tripoli lanciato 14 mesi è praticamente fallito. Non è…

Incidente nell'Artico. Così Putin ci fa campagna elettorale

"Ma lei è a posto con la testa oppure ha qualche problema?": il presidente russo, Vladimir Putin, è sbottato così contro il responsabile della Norilsk-Taimyr Energy di Norilsk, città sopra al Circolo polare artico da dove è scaturito un versamento enorme di gasolio che è finito nel Mare di Kara, attraverso il fiume Pyasina, in cui a sua volta affluisce l'Ambarnaya. È lì…

Non dite al governo che Haftar si ritira (e si allea con Russia, Iran e Venezuela)

Il Wall Street Journal ha un insight interessante sul signore della guerra dell'Est, Khalifa Haftar. Il giornale americano rivela – attraverso funzionari americani, europei e libici – che il miliziano ribelle avrebbe avuto un ruolo da mediatore su traffici di petrolio di contrabbando tra Venezuela e Iran. Ossia, la materializzazione di due dei principali nemici degli Stati Uniti, parte dell'asse anti-americano composto…

Italia, Usa, Russia, Turchia, Francia. Così il dossier Libia muove le diplomazie

Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo francese, Jean-Yves Le Drian, che ha avuto al centro due argomenti interconnessi: la crisi libica e i rapporti transatlantici, che anche nella crisi libica trovano una declinazione delicata, dove la Nato è allineata su Tripoli ma attiva molto dalle retrovie, o la Turchia impegnata a difendere (per…

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