Non si fermano le proteste che hanno seguito l'uccisione, durante un arresto, dell'afroamericano George Floyd a Minneapolis, anche perché "questo ennesimo episodio di violenza della polizia avviene in un momento molto particolare – spiega a Formiche.net Andrew Spannaus, analista e saggista americano – con la crisi legata al virus che ha accentuato le disuguaglianze sociali e vede una parte della società americana molto più…
Emanuele Rossi
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Conte chiama Haftar. Italia ancora indecisa sulla Libia
Il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, ha avuto un colloquio telefonico con il signore della guerra dell'Est libico, il capo miliziano Khalifa Haftar, che gode di questo genere di contatti politico-diplomatici perché diventano una forma di legittimazione. Haftar guida una milizia (nota con la sigla Lna) – sponsorizzata da Russia ed Emirati Arabi, secondariamente da Egitto e Francia – che…
Minneapolis e Crew Dragon. Trump e i due volti degli Usa. Parla il prof. Del Pero
Il Washington Post, ha fatto la solita, perfetta fotografia: "Nella morsa della malattia, della disoccupazione, e dell'indignazione verso la polizia, l'America sprofonda nella crisi". La polarizzazione politica, le dis-equità socio-economiche, le rabbie represse, la diffusione endemica del cospirazionismo, le mai risolte tensioni razziali, la disoccupazione crescente e la paura per le condizioni economiche che verranno, la pandemia e il lockdown. Vecchie e nuove…
La Russia in Libia è una minaccia, seria. La reazione Usa (e Conte intanto...)
Secondo il generale americano Gregory Hadfield, vice direttore del dipartimento intelligence del comando del Pentagono che copre l'Africa (Africom), per la Russia sostenere il capo miliziano dell'Est libico, Khalifa Haftar, "significa non tanto vincere la guerra, quanto sviluppare roccaforti”. Il piano russo in Libia non è raggiungere la vittoria militare nella guerra civile (che il signore della guerra orientale ha ravvivato il 4 aprile 2019…
Perché l'East Med è un dossier centrale per l'Europa (e l’Italia). Il report Ecfr
L‘evoluzione della crisi libica ha mostrato in queste settimane come il Mediterraneo – acque che stanno vedendo navi da guerra di diversi Paesi muoversi davanti al Nordafrica – diventi chiaramente lo sbocco di proiezione di molte dinamiche geopolitiche. Su tutte, la sovrapposizione tra il conflitto civile internazionale in Libia e la delicata situazione della porzione orientale del bacino, l’East Med: tema ormai chiaro da tempo. Tanto…
Minneapolis, il rischio tenuta sociale e le crepe intra-americane
“I can’t breathe” è l'ultima frase di George Floyd, l’afroamericano assassinato da un agente di polizia di Minneapolis che lo schiacciava a terra (con ginocchio sul collo e mani in tasca) dopo averlo arrestato. Floyd era inerme e non opponeva resistenza. Floyd piangeva, chiamava la madre, non respirava: è rimasto per sette minuti sotto al ginocchio di quel poliziotto (sette…
Perché Putin cerca distrazioni esterne? La crisi in Russia e i rischi per lo Zar
Due Sukhoi Su-35, caccia da superiorità aerea russi, hanno intercettato un aereo da ricognizione P-8 americano sulle acque del Mediterraneo orientale. L’episodio è avvenuto due giorni fa, sopra la più delicata regione del bacino, dove si dipanano dinamiche geopolitiche – frutto del sistema di relazioni creatosi attorno a un gasdotto, ormai reso praticamente inattuabile dall’epidemia — che vedono coinvolti Egitto, Cipro e…
La Russia non molla la Libia e tenta la spartizione con la Turchia. Ecco come
Per dare una dimensione della ritirata tattica russa dall'ampio outskirt di Tripoli – dove contractor della società privata Wagner, vicina al Cremlino, hanno dato una mano all'assedio che il capo miliziano dell'Est, Khalifa Haftar, porta avanti da oltre un anno insuccessi dopo insuccessi – basta dare un'occhiata ai mezzi usati per il ritiro. Secondo fonti libiche vicine al Gna, il governo di…
Libia, perché Russia spaventa. E Maiteeg tiene il contatto con Washington DC
Una fonte statunitense, corroborata da un’altea interna al Governo di accordo nazionale libico, Gna, parlando entrambe in condizioni di anonimato, rivelano a Formiche.net che in questi giorni Tripoli è in costante rapporto con Washington: "C'è un collegamento continuo, e viene portato avanti dal vicepremier Ahmed Maiteeg e Robert O'Brien". Robert O'Brien è il consigliere per la Sicurezza nazionale di Donald…
Russia, Turchia ed Emirati. La guerra in Libia che non è più libica. L'analisi di Dacrema (Ispi)
Sembra ormai palesarsi il piano superiore del conflitto libico. Quando si parla di Libia, da settimane, si fa riferimento a mercenari russi e siriani, ad attacchi aerei di droni turchi (o emiratini), a IED attorno a Tripoli del tutto simili a quelli trovati in Ucraina nel 2014, al trasferimento di caccia russi via Siria. L'equilibrio di potenze si è spostato da…