Per Alperovitch (Silverado Pol. Acc.), la scomparsa di Prigozhin smantella la Wagner per come la conosciamo. Secondo Bressan (Lumsa/Ndcf), andando oltre la vicenda, il ruolo delle Pmc resterà fondamentale per Mosca
Emanuele Rossi
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I Brics si allargano e pensano a riforme globali
Alla fine i Brics hanno offerto la possibilità di ingresso nel gruppo ad alcuni Paesi. La visione sull’allargamento però non è univoca, e rispecchia le differenze tra i vari membri. Riformarsi serve anche a mandare un messaggio a istituzioni globali come l’Onu. E una nuova Bretton-Woods? “Ancora è presto”, risponde Muresan (Igd)
Wagner-Africa. Che ne sarà del cuore dei profitti dopo la morte di Prigozhin
Secondo Doxsee, è “improbabile che Mosca smantelli completamente l’infrastruttura operativa della Wagner nei Paesi ospitanti” come quelli africani. Ma gli aggiustamenti potrebbero creare incertezza per i partner locali di Wagner, specialmente nell’Africa subsahariana, dando anche maggiori opportunità ad attori regionali e occidentali
Niger, diplomazia (con la giunta) per evitare la guerra
Mentre continua il confronto tra giunta golpista ed Ecowas, si aprono scenari (e necessità) di contatto. Gli uomini di Tchiani parlano con i militari occidentali presenti, le ambasciate lavorano per comprendere come poter trovare una soluzione negoziale, perché l’intervento militare è da evitare con ogni sforzo. A un mese dal golpe, Niamey resta stabile
Più della retorica anti-occidentale, i Brics devono pensare allo sviluppo. L'analisi di Hung Tran
I Brics “possono svilupparsi e diventare efficaci se si concentrano su questioni pratiche che potrebbero portare benefici per la crescita dei Paesi in via di sviluppo invece di diventare un forum per la retorica anti-Usa e anti-Occidente”, spiega Tran (GeoEconomics Center, Atlantic Council)
Settimana di manovre militari nel Mar Cinese
Esercitazioni congiunte di Cina e Russia da un lato, e Usa, Giappone e Australia dall’altro. Il Mar Cinese in questi giorni è pieno di navi da guerra, mentre tensioni esplodono tra Pechino, Hanoi e Manila
Per entrare nei Brics c’è la fila, ma il problema è proprio l’allargamento
Sul vertice dei Brics pesa la Cina. Le ambizioni di allargare l’organizzazione e farla diventare un blocco alternativo al G7 si abbinano male al rallentamento economico di Pechino, ma anche alla linea che India, Sudafrica e Brasile intendono tenere nei confronti dell’Occidente
Israele potrebbe accettare il nucleare (sotto controllo Usa) in Arabia Saudita?
Israele potrebbe non avere alternativa che accettare l’avvio di un programma nucleare civile in Arabia Saudita, come condizione per normalizzare i rapporti con il regno. Gli Stati Uniti farebbero da tutori dell’intesa (che porrebbe la questione palestinese in secondo piano?) anche per evitare che possano essere Cina o Russia a fornire le tecnologie atomiche a Riad e ad assumere il ruolo di fulcro
Cina-Usa, Gina Raimondo testa il disgelo (intanto sul commercio)
La segretaria al Commercio americano è in partenza per la Cina, dove testerà quanto il disgelo è reale (o potenziale). Pechino si aspetta un’apertura da Washington, ma l’amministrazione Biden non ha fretta di cambiare politica, anche pensando a Usa 2024
Un patto a Camp David per rafforzare Biden, Tokyo e Seul
I Camp David Principles segnano una spinta nell’impegno americano in Asia. Washington incassa un’inedita intesa con Tokyo e Seul. La Cina critica. Quali dubbi dietro allo storico accordo a tre?