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Prudenza e Draghi, le carte di Meloni in Ue. Parla Orsina

Il direttore della School of Government della Luiss: “Il leader del Carroccio è più facile che finisca con un ministero non importantissimo, o nessun ministero, e la vicepresidenza del consiglio, che con un ministero chiave”. E Forza Italia? “Se Berlusconi evita di farsi prendere dalla ‘sindrome dello spodestato’, può guadagnare parecchio spazio politico”

Famiglie, chimica e credito d'imposta. La rotta di Pichetto sulla manovra

Il viceministro uscente al Mise: “Proprio per il contesto nel quale il governo si troverà a fare la legge di bilancio, a mio parere, occorre evitare scelte avventate e rassicurare da un lato il Paese e dall’altro i mercati internazionali”

Calenda, difensore di Meloni. Dal padre alla Germania. Prove di dialogo?

Il leader di Azione, sul suo profilo twitter, contro Jebreal che riposta il pezzo sul passato del padre di Meloni: “Non si fa politica così e tanto meno giornalismo. Quello che ha fatto il padre della Meloni non c’entra nulla con lei”. E sulla manovra di Scholz: “Mossa scorretta e antieuropea”

Precari, ceti popolari e la nuova anima del Pd. La versione di Ricci

Il responsabile Enti Locali dem: “All’opposizione ci concentreremo sulla legge di bilancio e sullo scetticismo europeo nei confronti di Meloni”. Le alleanze? “Se vogliamo dire la nostra occorre unità su obiettivi e su valori fondamentali, anche estendendo il perimetro a M5S e Terzo Polo”

Risultato deludente, ma avanti con Salvini. Il bilancio di Rancan (Lega)

L’esponente del Carroccio: “La Lega con Matteo Salvini ha dimostrato di sapere il fatto suo in ottica di immigrazione e sicurezza, puntiamo a rendere sempre più sicuro il nostro Paese. E ciò passa anche dalla gestione di una immigrazione oggi incontrollata”

Nel governo Meloni ci saranno sorprese. E Salvini... Parla Rotondi

Il neo deputato di Avellino: “Quelle di Meloni sono doti fondamentali in una azione di governo, e sicuramente si parte con le migliori premesse”. E sul centrosinistra: “Magari la sinistra deciderà di fare la sinistra, fortificando un’identità laburista senza manovre di palazzo”

La guerra in Ucraina e le domande su Meloni. Parla Courtney Kube

La giornalista di Nbc News premiata all’Urbino Award: “Ci sono interrogativi su Meloni, in particolare sul posizionamento del prossimo governo in politica estera”

Dal Quirinale a Ferrara. Breda vince il Premio Estense 2022

Marzio Breda si è aggiudicato la 58esima edizione del riconoscimento con il libro “Capi senza Stato“. Cinque presidenti. Tutti diversi. Con i quali, dice l’autore, “sono riuscito a stabilire un rapporto che andava oltre a quello che c’è tra il giornalista e la sua principale fonte. Il presidente, appunto”

I conflitti nel centrodestra e la sfida (impossibile?) a Bologna. Sgarbi scatenato

Il critico d’arte, candidato a Bologna con Noi Moderati: “Meloni ha due rivali interni molto ingombranti. Berlusconi si è ritagliato il ruolo di garante della moderazione, assumendo posizioni rassicuranti di ancoraggio ai valori dell’europeismo. Salvini, che fino a qualche tempo fa era il maggiore azionista della coalizione, ora è visibilmente ridimensionato”

Putin ha fagocitato l'agenda. Su Meloni all'estero c'è stupore. Parola di Sorgi

Il giornalista politico de La Stampa: “I leader dei partiti italiani si sono trovati a dover inseguire l’attualità, cavalcando la questione Ucraina”. Sulla leader di FdI: “Noi italiani, che seguiamo da vicino e conosciamo il percorso che ha fatto Giorgia Meloni sappiamo bene che sta facendo di tutto per smarcarsi dal passato ingombrante. Ma il problema sollevato dai colleghi esteri esiste”

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