Skip to main content

Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Confindustria lancia l'allarme crescita zero nel 2023

L’ipoteca sul Pil sta soprattutto nella dinamica dei prezzi al consumo in Italia, che in poco tempo nel 2022 è arrivata al +8,9% annuo a settembre, su valori che non si registravano dal 1985. Tutte le previsioni del Centro studi di Confindustria

L'altro debito russo. Quanto costerà a Putin la guerra in Ucraina

Tra perdite umane e danni materiali a case e infrastrutture, il conflitto scatenato da Mosca potrebbe generare un debito di guerra da 6 mila miliardi di dollari secondo il Center for european policy analysis. I precedenti iracheno e polacco

Swift avanza sulla moneta digitale. Russia avvisata

Pochi giorni fa l’annuncio di Mosca di un ulteriore passo avanti verso l’emissione di rubli formato virtuale, in raccordo con lo yuan cinese. E ora il circuito dal quale la finanza dell’ex Urss è stata estromessa prova a bruciare le tappe e battere sul tempo il Cremlino. Il ruolo della Bce e delle banche europee

Lo Stato non abbandoni (troppo in fretta) Mps. Firmato Ruocco

Tra le 150 pagine del documento conclusivo della commissione parlamentare sulle banche ci sono precise indicazioni al governo che verrà. La mano pubblica deve continuare a guidare Mps, nell’attesa che un investitore di peso prenda il comando, lasciando al Tesoro una quota di minoranza. E lo stesso vale per la Popolare di Bari

Il caso China construction rovina i sogni di una nuova Belt&Road

Il gigante statale delle costruzioni è il baricentro della nuova Via della seta, tutta transizione ecologica e infrastrutture, nonché principale stazione appaltante del Dragone. Ma il suo debito è raddoppiato in cinque anni, toccando livelli di guardia. E così lo spettro di Evergrande aleggia sui progetti cinesi

Serve un fondo anti-bolletta, dimentichiamo il price cap. Parla Cipolletta

Intervista all’economista, già presidente di Assonime: un tetto al costo del metano non garantirebbe prezzi migliori, perché bisognerebbe rinegoziare i contratti direttamente con la Russia. Meglio uno strumento finanziato con debito europeo con cui coprire la spesa per il gas in eccedenza rispetto al valore di mercato. Non comprendo i dubbi di Berlino. Confindustria ha ragione, flat tax e pensioni oggi sono discorsi lunari

L'Europa torna a credere nel price cap, aspettando Berlino

Dopo aver sbattuto la porta in faccia a Italia e Francia per ben due volte, sull’emissione di debito per fronteggiare il caro bollette e sulla fissazione di un tetto al metano, ora Berlino potrebbe riconsiderare il tetto al gas. Da Bruxelles rilanciano, provando a dimenticare il tana libera tutti gridato dalla Germania con il piano casalingo da 200 miliardi. Che per gli economisti del Bruno Leoni è perfettamente legittimo

La verità (nascosta) sull'economia cinese che fa paura a Xi

A pochi giorni dall’apertura del Congresso del partito comunista che sancirà con ogni probabilità la rielezione del leader cinese alla guida del Dragone, le autorità nazionali chiedono alle grandi banche americane di smetterla con report e analisi che mettono in luce i gravi problemi dell’economia della Repubblica popolare

Le imprese hanno ragione, prima il gas poi il fisco. Parla Galli

L’economista e vicedirettore dell’Osservatorio sui conti pubblici: la presa di posizione degli industriali su flat tax e pensioni va apprezzata, gli imprenditori ci stanno dicendo quale è la vera priorità del Paese. Difficile ma non impossibile costruire un’Europa dell’energia, ma nel mentre meglio concentrarsi su una centrale d’acquisto unica comunitaria

Flat tax e pensioni, Confindustria smonta i primi pezzi dell'agenda Salvini

Il leader degli imprenditori da Varese mette in chiaro la linea degli industriali. Basta con le alchimie e l’ossessione della tassa piatta e dell’uscita anticipata dal lavoro, le priorità sono altre. A cominciare dalla crisi energetica e dalla necessità di un price cap. E il futuro premier scelga bene i suoi giocatori

×

Iscriviti alla newsletter