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Gianluca Zapponini About Gianluca Zapponini

Gianluca Zapponini, romano dal 1985, giornalista professionista dal 2016, papà di una bimba e gran goloso di notizie. Nel 2010 fresco di laurea di Scienze Politiche sono approdato a Milano Finanza, per restarci oltre 4 anni. Quotate, mattone, giochi, una spruzzata di politica ma soprattutto tanta tanta finanza pubblica. Poi il passaggio dalla carta stampata all'agenzia finanziaria MF-DowJones e infine l'arrivo a Formiche.net.

Se i conti sono in salute ci guadagnano tutti. Giorgetti spiega perché

La tenuta e il consolidamento del deficit è la pietra angolare di un’economia che può generare crescita e l’unico modo per permettere all’Italia di esprimere il suo potenziale, onorando gli impegni internazionali. Ecco perché oggi avere i conti a posto è una questione anche di sicurezza nazionale. Cosa ha detto il ministro dell’Economia all’assemblea di Assonime

Non c'è buona finanza senza etica. Il dibattito all'Abi con Ravasi, Patuelli e Lucchini

Decenni di scandali hanno decretato il progressivo scollamento della finanza da valori quali la moralità e l’equità. Ma oggi che le nuove tecnologie avanzano veloci, è urgente ritornare proprio a quei principi da troppo tempo dimenticati. Il confronto a Palazzo Altieri tra il cardinal Gianfranco Ravasi, Antonio Patuelli, Stefano Lucchini, Elsa Fornero, Marco Magnani e Gianni Franco Papa

Guardia alta sul Fentanyl. Il punto del governo

Si è svolta a Palazzo Chigi una riunione di aggiornamento relativo all’attuazione del Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di fentanyl e altri oppioidi sintetici, presentato dal governo il 12 marzo 2024. Ecco che cosa è emerso

Destinazione Bitcoin. La Russia lancia il maxi audit sulle banche

Dopo aver detto sì, poi no e poi ancora sì, ora Mosca vuole preparare il terreno a una prima regolamentazione nazionale sulle criptomonete. Per provare ad aggirare le sanzioni, ma non solo

Vi racconto la scommessa americana di Westrafo. Parla Cracco

L’azienda vicentina leader nella progettazione e realizzazione di trasformatori è pronta ad avviare il suo nuovo sito produttivo, a Trontwood, nell’Ohio. Un investimento che sa di internazionalizzazione e lungimiranza. Il ceo Alberto Cracco racconta a Formiche.net genesi e filosofia dello sbarco in terra americana

Salvare l'auto dalle ideologie. La battaglia di Roma e Berlino

Aumenta il pressing di Germania e Italia su Bruxelles, affinché renda la transizione più flessibile e meno indigesta a un’industria che non è nelle condizioni di centrare i target al 2035 imposti dalla Commissione europea. Sullo sfondo una possibile staffetta dell’auto con la Difesa

Cbam

Clima, bluff o vera svolta? La Cina verso la Cop30 tra ambizione e realismo

A poco più di un mese dall’appuntamento in Brasile, Pechino punta dritta a un taglio del 7-10% delle emissioni entro i prossimi 10 anni. Un obiettivo che molti esperti giudicano fantasioso. Una cosa è certa, la transizione del Dragone è a un bivio

La Cina punta al gas saudita. Ma stavolta i fondi restano alla larga

Alcune tra le principali banche cinesi hanno cominciato a finanziare la compagnia di Stato araba Saudi Aramco, che opera e gestisce il gigantesco giacimento Jafurah. Nuovo sgambetto alla Russia in vista, mentre Pechino lascia a casa i grandi fondi in risposta alla guerra commerciale degli Stati Uniti

La Cina avara sulle terre rare può essere un'occasione per l'Ue. Report Merics

La stretta del Dragone sulle esportazioni di minerali critici, mai così evidente dopo il caso germanio, può essere quella leva psicologica per far uscire l’Europa dal torpore. E cercare nuove sponde commerciali, esattamente come fanno gli Stati Uniti

Meno Pil ma conti in ordine. Verso la quarta manovra di Giorgetti e Meloni

Il Documento programmatico di finanza pubblica appena trasmesso al Parlamento porta in dote una cubatura di circa 36 miliardi, i cui baricentri saranno essenzialmente un aumento graduale della spesa militare, deficit permettendo, e il taglio dell’Irpef al ceto medio. Ma ci sarà anche spazio per la salute. Unico neo, un Pil sotto l’1% per i prossimi tre anni

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