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Draghi resti a Palazzo Chigi. C'è in gioco l'Italia. La versione di La Malfa

I severissimi problemi sul piano interno e internazionale che il Paese ha di fronte possono essere affrontati solo con un governo coeso e guidato da una personalità molto autorevole: non possiamo permetterci che il passaggio al Quirinale di Mario Draghi abbia come conseguenza lo sgretolamento del tanto di buono che si è fatto finora. Il commento di Giorgio La Malfa

Non è più tempo di incentivi all'italiana. La sterzata che serve secondo La Malfa

Dalle brevi dichiarazioni rilasciate dal ministro Giorgetti si capisce che lo stesso abbia molti dubbi sull’utilità dell’attuale sistema di incentivi. Forse sarebbe utile una ricognizione complessiva sugli incentivi esistenti, premessa per una vera riorganizzazione e semplificazione del settore. Il commento di Giorgio La Malfa, economista, ex ministro e presidente della Fondazione La Malfa

Sì allo Stato nell'industria. Ma a tempo determinato. Scrive La Malfa

Se proprio non se ne può fare a meno, bisognerebbe stabilire dei rigidi vincoli temporali all’intervento dello Stato nelle imprese. Ma nel dubbio, meglio raddoppiare gli interventi nella spesa per opere pubbliche e dimezzare quello nel salvataggio delle aziende. Il commento di Giorgio La Malfa, ex ministro del Bilancio

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Vi spiego chi e come castra l'economia Italia

Si dice spesso che l’economia italiana presenta oggi luci ed ombre. L’indagine annuale di Mediobanca-Unioncamere sui dati di bilancio delle imprese italiane di medie dimensioni, che sono la parte più vitale del sistema produttivo del nostro paese, presentata ieri a Milano, contribuisce a fare chiarezza sia sulle luci che sulle ombre. L’indagine, che copre il periodo 2006-2015, conduce a quattro…

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Come e perché Matteo Renzi ha sbagliato sulla Banca d'Italia

La vicenda Banca d’Italia non riguarda solo l’autonomia dell’Istituto. Investe il rapporto fra governo e i partiti e le prerogative del presidente della Repubblica. Questioni delicate da non sottovalutare. La legge 262 del 2005 fissa una procedura precisa per la nomina del governatore della Banca d’Italia: il presidente del Consiglio propone un nome al Consiglio Superiore della Banca e, se esso…

Perché governo e Pd sulla Banca d'Italia si stanno incartando

Nella vita istituzionale della cosiddetta Prima Repubblica, che spesso affondava le radici nel sistema liberale della fine dell’ottocento, la nomina del governatore della Banca d’Italia era a vita. Essa era anche accompagnata dalla prassi che la successione avvenisse per linee interne, nel senso che tendenzialmente il direttore generale della Banca diveniva governatore. Un buon candidato alla successione veniva chiamato alla…

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Perché contesto le idee di Schauble su Europa e conti pubblici

In questi anni, il ministro tedesco delle Finanze, Wolfgang Schauble, ha rappresentato nel suo governo la posizione più rigida sui problemi europei. Non che egli fosse considerato un antieuropeista. Al contrario, Schauble si è sempre dichiarato favorevole a una maggiore integrazione europea, ma ha sempre sostenuto che l’Unione europea debba conformarsi a un modello di severità e di disciplina rappresentato…

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Tutte le schizofrenie della Bce su prestiti e sofferenze

Questa settimana in Borsa i titoli delle maggiori banche italiane hanno avuto una flessione molto forte. Se non è stato un tracollo poco ci è mancato. Che cosa è successo in Borsa ai titoli delle maggiori in banche? Non è la crisi della Catalogna, che ha pesato su tutti i listini azionari. Qui da noi le perdite sono state l’effetto di…

BCC, banco bpm, debito, tedesco

Perché non saranno positivi gli effetti del voto tedesco sul debito pubblico italiano

La tempesta politica che, con le elezioni di ieri, ha investito la Germania, che agli occhi di tanti era il paradigma della stabilità e della affidabilità, è destinata ad avere vaste ripercussioni sia all’interno che in Europa. Quindi anche sul nostro Paese. Ripercussioni non necessariamente negative, anzi per alcuni versi positive, anche se esse porranno alla nostra classe dirigente delle…

È utile rafforzare ancora l'Unione monetaria europea?

Periodicamente si riaccende la discussione sulla necessità di fare dei passi in avanti nella costruzione dell’Unione Monetaria Europea. Ne ha parlato qualche giorno fa il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker in un discorso al Parlamento Europeo, mentre si dice che su questi temi sia riservatamente in corso fra Francia e Germania un negoziato i cui esiti verrebbero resi noti all’indomani delle…

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