Uno degli effetti più evidenti dello scorrere del tempo è il cambio delle percezioni su persone, cose, avvenimenti finanche su idee e concetti più elementari. La Storia, forse la più debole tra le scienze sociali perché non riesce a dotarsi di un unico metodo di ricerca condiviso, è tuttavia compatta nel considerare legittimo (anzi, centrale) il descrivere l’evoluzione delle sensazioni…
Igor Pellicciari
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Pellicciari spiega perché Trump e Biden non parlano più di Russiagate
A ogni elezione presidenziale americana, più si avvicina la fatidica data della consultazione e più i toni si fanno accesi, al limite – a momenti anche oltre — dell’offesa personale. Ce ne sorprendiamo ogni volta come se fosse la prima; così come ci meravigliamo della repentina ricomposizione nel post-elezioni di fratture che sembravano solo poche ore prima insanabili. È una…
Russia, Lavrov si dimette? Il retroscena di Pellicciari
Alla ripresa autunnale dell’attività diplomatica a Mosca si sono fatte insistenti le voci di imminenti dimissioni del ministro degli Affari esteri, Sergej Lavrov; forse l’uomo che dopo Vladimir Putin maggiormente ha personificato le forti trasformazioni degli ultimi due decenni della Russia. Quella delle possibili dimissioni è un’indiscrezione – mai confermata — che in realtà gira da tempo e si ripropone…
Da Navalny a Minsk, Pellicciari svela cosa rischia davvero il Cremlino
L’eco suscitata dalla nostra analisi su Alexey Navalny e le dure parole di Angela Merkel a nome della Ue da Berlino, giustificano un sequel sulla vicenda per interrogarsi sulle sue implicazioni sul piano interno ed internazionale per Mosca. Avere, seguendo un ragionamento logico più che ideologico, scagionato Vladimir Putin ed i vertici a lui vicini dall’essere i mandanti diretti dell’attentato…
Navalny, ecco cosa (non) sappiamo. Il retroscena bombastico di Pellicciari
Chi ha avvelenato Alexey Navanly? E perché? Il rischio è di drammatizzare l’avvenimento e cadere in teoremi suggestivi ma frettolosi (avvelenamento + Russia = Putin); o minimizzarlo negando evidenze di base (Navalny è in coma per cause “naturali”). Dobbiamo basarci sui pochi elementi che abbiamo, per ora più dal versante russo che da quello tedesco, e cercare di ipotizzare se…
Cambiare leader per salvare una leadership. Così Mosca pensa al dopo Lukashenko
Ci sono date universali di cui è inevitabile ricordarsi anche i minimi dettagli. Una di queste è l’11 settembre 2001. Nonostante il tempo passato, ogni over-35 sa cosa faceva e dove si trovava quel giorno. Ebbene, nei giorni precedenti l’attacco alle Twin Towers, le cronache internazionali erano dominate da due argomenti non collegati: il timore di una guerra civile in…
Da Bergamo a Mosca, se il vaccino Sputnik parla anche italiano. Scrive Pellicciari
Tra le regole auree del ricercatore spicca quella del non farsi trascinare nel commento del quotidiano; esercizio pericoloso che espone ad evidenti rischi – primo tra tutti quello di essere smentito nel breve – da cui egli, con la scusa di non (saper) essere un giornalista, si sottrae volentieri. Eppure, eccoci qui a scrivere a caldo dell’annuncio di Mosca di…
Non solo Macron, Pellicciari spiega chi (non) vuole aiutare il Libano
Nella scena finale del cult-movie Matrix, il protagonista Neo decifra la realtà (virtuale) e inizia a vedere oggetti e persone che lo circondano de-frammentati in strisce alfa-numeriche. È simile a quanto avviene al ricercatore che ha passato anni ad occuparsi di uno specifico argomento e finisce col vederlo dappertutto per poi filtrare con processo induttivo ogni aspetto del “generale” attraverso…
Da Basovizza una road map per l'Italia nei Balcani. Scrive Pellicciari
La cerimonia a Basovizza del presidente italiano insieme a quello sloveno è stata politicamente importante ma anche toccante per quanti hanno vissuto a metà tra lo spazio italiano e quello balcanico. Tra loro vi è il sottoscritto che, nato nell’allora Jugoslavia, è cresciuto bilingue italo-croato, a suo agio in entrambe le culture di riferimento familiare. Interrogandosi più volte sul motivo…
Dalle sanzioni alla guerra dei turisti, il braccio di ferro Ue-Russia secondo Pellicciari
Ancora una volta quella che definimmo la Guerra dei Turisti sta dominando le cronache estive e offre continui spunti di riflessione geo-politica che vanno al di là delle semplici cronache (post)pandemiche. Ricapitolando. Ancora prima della difficile reintroduzione di Schengen (interrotto “dal basso” dagli Stati Membri nella Fase 1) si erano mosse Germania e Austria ventilando l’ipotesi di creare corridoi turistici…