“Videocrazia” e “sondocrazia” forse oggi pesano ancora più di ieri, accompagnati dall’impatto dell’uso dei social sulla comunicazione politica. Forse è soprattutto per questo che sembra che un po’ tutte le forze politiche si stiano riposizionando in vista delle elezioni europee della prossima primavera. Il commento di Luigi Tivelli
Luigi Tivelli
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In un Paese diviso serve un Presidente della Repubblica super partes. Scrive Tivelli
Tre quarti degli italiani si riconoscono nella figura al di sopra delle parti del Capo dello Stato così come incarnata oggi. Ecco perché secondo Luigi Tivelli un cocktail tipo quello tra elezione diretta del premier, o del Presidente, e l’autonomia differenziata sarebbe letale per il Paese
Le underdog Meloni e il “modello” Spadolini. Scrive Tivelli
L’evocazione del concetto di Underdog relativo alle sorelle Meloni è molto importante perché l’Italia è strapiena, per fortuna, di Underdog che però hanno seguito scale e varchi diversi da quello dell’assunzione progressiva in seno alla classe dirigente politica
I veri pericoli sulla grancassa populista del "vannaccismo". L'opinione di Tivelli
Se non fosse partito, soprattutto a destra, uno strano gioco di squilli di trombe e fiato ai vari “tromboni”, in una condizione in cui fra l’altro la sinistra, a cominciare da quella di Schlein e di Conte, ha ben poco da opporre e proporre, quel libro sarebbe già caduto nell’estivo dimenticatoio
Tre ragioni per stendere un velo pietoso sul caso Vannacci. L'opinione di Tivelli
L’agenda della politica italiana è da tempo fatta di fogli sparsi e volatili, che nemmeno la tostissima presidente del Consiglio Meloni riesce a mettere insieme, e i veri problemi del Paese spesso finiscono per lo meno in certe fasi nello sgabuzzino del dimenticatoio. L’opinione di Luigi Tivelli
L'Italia politica ritrovi la memoria storica per superare le divisioni. La versione di Tivelli
Un Paese non può andare lontano e ricucire le proprie frammentazioni senza un senso diffuso della memoria storica, né senza risanare il divorzio tra cultura e politica, né tantomeno affidandosi alle illusioni della “oggicrazia” o più recentemente della “iericrazia”. L’intervento di Luigi Tivelli, presidente della Academy di cultura e politica Giovanni Spadolini
La vera trappola della natalità. La versione di Tivelli
Sarebbe urgente che qualcuno alzasse lo sguardo al di sopra delle solite polemiche quotidiane e puntasse alla questione dei bambini naturali o adottivi senza i quali l’impoverimento sociale, civile ed economico in prospettiva, proseguirà
Chi riforma i riformatori? I veri nodi del Pnrr
Visti gli insuccessi riformatori emersi sino ad oggi, chi può riformare i riformatori? Forse sarebbe il caso che venisse finalmente restituito lo scettro all’unico principe legittimato in Repubblica: i cittadini. L’opinione di Luigi Tivelli
Il caso Elkann e la necessità di un vero dialogo intergenerazionale. Scrive Tivelli
I giovani, più che lanzichenecchi, stanno diventando purtroppo una “risorsa scarsa”, oltre che una “materia prima critica”, sul piano numerico, soprattutto visti gli assurdi trend demografici di questo paese, ma sono però anche la risorsa e il bacino più prezioso. Sarebbe ora che le nostre élite scendessero dai palazzi e salissero sugli autobus per scoprire i talenti che si nascondono sotto quei tatuaggi. L’appello di Luigi Tivelli, Academy Spadolini
Elezione diretta del premier e divisività nel Paese. L'opinione di Tivelli
Indebolire il ruolo dell’unica figura, da tempo così ben incarnata da Sergio Mattarella, che rappresenta l’unità nazionale e la dimensione super partes, finirebbe per aumentare il già troppo diffuso senso di “divisività”