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Il 2% non è una scelta politica, ma un impegno per la nostra sicurezza. Le parole di Crosetto alla Camera

Durante il question time alla Camera, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha spiegato il contesto strategico che sta portando l’Italia verso l’obiettivo del 2% del Pil in spesa militare. Una scelta, ha chiarito, che si inserisce all’interno di un quadro di impegni assunti in sede Nato, in vista di una crescente assunzione di responsabilità da parte dei Paesi europei nella gestione della propria sicurezza. Il ministro è intervenuto anche sul tema dell’export militare verso Israele, ribadendo l’applicazione rigorosa della normativa italiana

Interforze, moderne, resilienti. Le forze armate del futuro secondo Portolano

Dalla cooperazione internazionale alla deterrenza, dal rinnovamento tecnologico al capitale umano, il capo di Stato maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, in commissione alla Camera invoca delle Forze armate al passo con le minacce contemporanee, interforze, moderne e capaci di proiettarsi nei nuovi scenari globali. Sullo sfondo, l’imperativo di rafforzare il ruolo dell’Italia tra Nato e Unione europea e la necessità di bilanciare impegni operativi e capacità industriali

Più dati, meno emissioni. La trasformazione digitale che rivoluziona il trasporto aereo

Nel suo ultimo report, Air Transport IT Insights 2024, Sita fotografa un settore in piena trasformazione. Sergio Colella, presidente Europa di Sita, racconta come l’integrazione tra intelligenza artificiale, sostenibilità e cyber-resilienza stia ridisegnando il futuro degli aeroporti e dei voli. Dalla gestione dei flussi al nuovo design degli spazi, passando per cloud e Saf, l’innovazione diventa la rotta obbligata

All’Aia, l’Italia porterà il 2% come prova di lealtà atlantica. Parla Minardo

Il raggiungimento della soglia del 2% del Pil per la spesa militare è un segnale di affidabilità verso la Nato. A dirlo Nino Minardo, presidente della Commissione Difesa della Camera, che però avverte: ogni ulteriore aumento dovrà essere sostenibile, condiviso in sede parlamentare e inserito in un disegno strategico che valorizzi anche il ruolo dell’Italia sul fronte Sud dell’Alleanza

L’Italia raggiunge l’obiettivo Nato sulla spesa militare, ma ora si guarda al 5%

L’Italia raggiunge il 2% del Pil nella spesa per la difesa, in linea con l’impegno preso nel 2014 al vertice Nato in Galles. Una soglia dal forte valore simbolico, che il governo Meloni rivendica come un passo strategico verso la credibilità atlantica. Ma il traguardo rischia già di trasformarsi in nuovo punto di partenza

L’incertezza non porti all’inazione. L’allarme di Cavo Dragone dal Comitato militare Nato

 

La Nato è coesa, in trasformazione, e consapevole che la sicurezza collettiva non è più solo una formula diplomatica, ma una necessità strategica da concretizzare. È il quadro che emerge dalla riunione del Comitato militare dell’Alleanza Atlantica, dove i capi di Stato maggiore della Difesa dei 32 Paesi membri hanno discusso deterrenza, sostegno all’Ucraina e innovazione, in vista del prossimo vertice di L’Aia. A guidare i lavori, l’ammiraglio Cavo Dragone, che ha ribadito l’urgenza di agire uniti di fronte a minacce chiare e presenti

Folgiero accelera su difesa e underwater. I numeri del primo trimestre di Fincantieri

Nel primo trimestre del 2025, Fincantieri accelera nella traiettoria verso un ruolo cardine per la sicurezza europea. Grazie a performance finanziarie record e al rafforzamento del comparto difesa, il gruppo guidato da Pierroberto Folgiero consolida la propria posizione come abilitatore strategico nell’evoluzione industriale continentale, con un focus crescente sull’innovazione subacquea dual-use e sulla resilienza delle infrastrutture critiche

Diplomazia della Difesa. Così l’Italia può contare nella nuova architettura della sicurezza europea

Di Ivan Caruso

L’Europa sta vivendo un momento di profonda trasformazione geopolitica. Mentre la guerra in Ucraina continua a ridefinire i confini della sicurezza continentale, nuove alleanze strategiche emergono tra le potenze europee. Il recente Trattato di Nancy tra Francia e Polonia, il rinnovato protagonismo della Germania sotto la guida di Friedrich Merz, e il posizionamento distintivo dell’Italia di Giorgia Meloni stanno disegnando una nuova architettura di sicurezza europea. Cambiamenti stanno ridefinendo gli equilibri tra est e ovest del continente, in un momento in cui l’autonomia strategica europea non è più solo uno slogan ma una necessità concreta. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi

Spazio e Gcap. Ecco tutte le sfide per il gen. Conserva, nuovo capo dell’Aeronautica

È il generale Conserva il nuovo comandante dell’Arma azzurra. Il conferimento arriva oggi dal Consiglio dei ministri, con Conserva che prenderà il posto del generale Luca Goretti, per tre anni alla guida dello Stato maggiore dell’Arma azzurra. Dalla minaccia russa e nel Mediterraneo allargato, fino all’evoluzione spaziale e allo sviluppo del Gcap, sono tante le sfide che attendono il nuovo capo dell’Arma azzurra

Chi è l’ammiraglio Ottaviani, alla guida della Direzione nazionale armamenti

La decisione è arrivata dal Consiglio dei ministri: l’attuale sottocapo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giacinto Ottaviani, diventerà il nuovo direttore nazionale degli armamenti. Si tratta del primo ufficiale a ricoprire l’incarico dopo la divisione della carica dal ruolo di segretario generale della Difesa. Lo aspettano sfide rilevanti per il sistema-Difesa, tra il rafforzamento dello strumento militare italiano e la costruzione di un procurement comune europeo

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