Mi ha colpito molto l’articolo di Mario Sechi, oggi sul Foglio. Fa molto pensare. Perché prova a misurare il vestito socio-politico di oggi appiccicandogli sopra l’abito del 900 che la storia ci ha consegnato, in particolare quello degli anni che precedettero il primo conflitto mondiale. Sembra che, di spalla, caschino proprio uguali. Ed è utilissimo perché, osservatori 2.0, più o…
Michele Fronterrè
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La stessa Italia è rimasta in Italia?
Ieri sera mi trovavo a Copenhagen per affari. Tornato in hotel, per surrogare l’arrivo di Morfeo che non voleva saperne di spingersi fino a quelle latitudini preferendogli l’Ellade - il mondo globalizzato della mitologia classica - ho acceso la televisione per stordirmi con i programmi danesi. Arrivato sul canale numero 9 arresto lo zapping di fronte a uno spot della…
Il varietà del venerdì sera: zoom zoom zoom !
Zoom Zoom Zoom ! Ricordate Mina ? Ah se i programmi TV facessero ancora un po’ di varietà. Che poi il varietà era bello proprio perché il nome nel coniugarsi al femminile era plurale, includente, sorprendente e divertente. Bello. Ho rivisto sul web l’intervista di Daria Bignardi ad Alessandro Di Battista del M5S. Alle Invasioni Barbariche. Che è talk e…
Intanto anche Dicembre è passato
Appena terminato di adagiare la quarta di copertina sull’ultima pagina del libro di Fulvio Abbate “Intanto anche Dicembre è passato”, rimango come colui che si trova di fronte al cilindro del prestigiatore. Da cui abbiamo visto uscire di tutto per la nostra meraviglia. Già, perché nel passare da una pagina all’altra è tutto un comparire di personaggi, di oggetti, di…
Quelle di Matteo Renzi non sono manfrine, ma solo astuta arte politica
Molti guardano al decisionismo di Matteo Renzi con sospetto. Perché il decisionismo dalle nostre parti è storicamente sintomo di indoli pericolose. Le fughe in avanti, in questa italietta troppo abituata a essere fanalino di coda, vanno bene solo se fatte su di un percorso circolare che rassicura sul ritorno al punto di partenza. Quindi Renzi pecca, pecca di "fare". Perché…
Elogio del non far nulla. Quanto erano belli i moschini che si mangiavano i televisori.
Magari il paese cambierà verso. E’ possibile. Avremo una politica più giovane e più risoluta. E chissà, magari, si faranno anche delle riforme incisive, alcune di queste, forse, riusciranno a uscire indenni delle spinte e controspinte delle tante sfumature di cui la democrazia, un po’ troppo conservatrice e moderata in cui si specchia l’italiano medio, si colora. L’era digitale è…
L'immagine del treno in bilico in Liguria è peggio della Concordia
Piove e il paese va a pezzi. L’Italia è paese di grande diversità orografica. Le regioni più belle la Liguria, la Campania, la Calabria, proprio perché dal territorio più vario, sono però anche le regioni più distrutte dall’uomo. Dall’incuria di una politica che ha amministrato e amministra quei territori senza criterio. Con gli uffici del catasto che sono polverosi dopolavoro,…
Chanel n°5: quante cose ci dice uno spot
Piace, piace a tutti lo spot di Chanel. Quello di Marylin, quello della sua dichiarazione d’amore, spontanea, alla fragranza che doveva profumare di donna. Lo spot è un breve cortometraggio in cui quelle poche gocce di profumo, che Marylin indossava per andare a dormire, diventano lacrime di malinconia che titillano in un’atmosfera autentica e, al tempo stesso, senza tempo. E’…
L’orientamento scolastico e l’agri-cultura
Abbiamo davanti agli occhi le immagini del degrado delle scuole. Degrado edile prima ancora che culturale. Cadono a pezzi le scuole e la mattina gli studenti quando vi entrano, altro che polemiche sul crocifisso in classe, il segno della croce si devono fare per sperare di uscirne sani e salvi. E poi, ovvio, c’è il problema di come riformarla questa…
Buttafuoco e "Il dolore pazzo dell'amore". Il testo del mio intervento alla presentazione
Innanzitutto vorrei condividere con voi e con Pietrangelo un’immagine con cui vorrei cercare di riassumere il suo bellissimo libro: quella dell’olivo saraceno che è stato peraltro immortalato, almeno questa la mia sensazione, in una delle bellissime foto di Priscilla Inzerilli che ha aperto in modo così suggestivo questo incontro. L’ulivo saraceno è un topos della letteratura ma soprattutto della poesia…