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Riarmo, debito e garanzie all’Ucraina. Così l'Europa si muove sulla Difesa

Dopo decenni di esitazioni, l’Europa sembra decisa a dare una svolta alle sue politiche di difesa. Mentre a Bruxelles le istituzioni comunitarie fanno quadrato per ridurre la frammentazione politica e strategica dell’Unione, i ministri delle Finanze si confrontano su come evitare che le spese per la Difesa erodano le basi dello stato sociale in Europa. Sviluppi anche sul piano militare, con i capi di Stato maggiore di oltre 30 Paesi riuniti a Parigi per discutere del futuro della sicurezza dell’Ucraina. Grandi assenti gli Stati Uniti, i quali, rendono noto fonti francesi, “non sono stati invitati”

Quali implicazioni per l’Ue dopo il Consiglio straordinario sulla Difesa. L'analisi di Marrone (Iai)

Il Consiglio europeo informale dedicato a Ucraina e Difesa ha mostrato un’Europa che, volente o nolente, è chiamata ad agire in risposta al cambio di direzione inaugurato da Trump. Dall’isolazionismo ungherese al piano di riarmo, passando per le proposte di Giorgia Meloni, per l’Ue è giunto il momento di fare i conti con se stessa. Secondo Alessandro Marrone, responsabile del programma Difesa dell’Istituto affari internazionali, ora sta alla Commissione europea tradurre in misure concrete le linee approvate dai capi di Stato e di governo

La cantieristica navale potrebbe essere il futuro dei rapporti Italia-Usa. Ecco perché

Donald Trump ha annunciato un ambizioso piano per rilanciare la cantieristica navale americana, mettendo al centro del suo progetto la produzione di nuove navi per rafforzare la US Navy e contrastare la crescente potenza navale della Cina. Le difficoltà del settore, tra cui la mancanza di forza lavoro e i ritardi nelle consegne, saranno affrontate anche tramite un maggiore coinvolgimento dei partner internazionali. In questo contesto, la controllata americana di Fincantieri potrebbe giocare un ruolo tutt’altro che secondario

Prima dei fondi per la difesa, serve un Quartier generale europeo. Parla Camporini

Nel momento in cui l’Europa si interroga sul proprio futuro, la Germania rompe gli indugi e apre all’indebitamento per rafforzare la difesa. Mentre prosegue il dibattito sulle spese militari, ci si interroga su quanto siano concrete le possibilità di un coordinamento tra gli eserciti europei. L’intervista di Formiche.net al generale Vincenzo Camporini

ReArm Europe, ecco il piano in cinque punti per riarmare l'Europa

Mentre si fa sempre più probabile un disimpegno degli Stati Uniti dall’Europa, Ursula von der Leyen ha presentato ReArm Europe, un piano ambizioso per rafforzare la difesa del continente. Via libera alla spesa a debito per la Difesa, anche oltre il Patto di stabilità, e all’aumento dell’1,5% per tutti gli Stati. Dall’uso del termine stesso “riarmo” al dirottamento dei fondi di coesione e alla riqualificazione della Bei, la Commissione europea sembra fare sul serio e lancia un avvertimento alle possibili fughe in avanti pro-Mosca del prossimo Consiglio europeo

Difesa europea, senza un comando unificato non si va da nessuna parte. L'analisi di Giancotti

Di Fernando Giancotti

L’Europa si trova di fronte a una crisi senza precedenti. La necessità di un’azione concreta diventa urgente, ma l’attuale frammentazione delle capacità militari e l’assenza di un comando operativo interforze impediscono una risposta efficace. Mentre si discute di bilanci, industria ed esercito comune, l’unica soluzione immediata è creare un comando europeo di pianificazione e operazioni, in grado di coordinare le forze nazionali e dare un segnale politico forte. L’analisi del generale Giancotti, già presidente del Centro alti studi per la Difesa (Casd)

Satellite

L’Italia accelera sulla Space economy. Ecco cosa prevede il nuovo ddl

Di Riccardo Leoni e Marco Battaglia

Inizia la discussione alla Camera sul ddl Spazio, la misura che prevede di migliorare la governance del settore per l’Italia, proiettandola nella nuova era della Space economy. Il testo, condiviso in larga parte tra maggioranza e opposizioni, ambisce a colmare l’attuale vuoto normativo e aprirà la strada agli investimenti nel nostro Paese. Resta tuttavia il nodo sulla sicurezza, sui cui non sono mancate frizioni per gli emendamenti che impedirebbero concessioni totali a operatori non nazionali

Anche gli Usa nel Gcap? Per l’inviato di Trump in Italia è possibile

Paolo Zampolli, inviato informale di Trump per l’Italia, ha suggerito l’idea di far entrare gli Stati Uniti nel programma Gcap, il progetto per il caccia di sesta generazione sviluppato da Italia, Regno Unito e Giappone. Zampolli ritiene che l’ingresso degli Usa potrebbe ridurre i costi di sviluppo, ma ammette di non averne ancora discusso con il presidente Usa

Da Londra a Bruxelles, la settimana della verità per la difesa europea

Dal vertice allargato di Londra al Consiglio europeo straordinario del 6 marzo, i prossimi giorni saranno cruciali per un’Europa che rischia di trovarsi sempre più indifesa in un mondo che cambia velocemente. Al centro della discussione, nuovi coordinamenti militari, garanzie di sicurezza per l’Ucraina e, soprattutto, il tema delle spese per la Difesa, in attesa della decisione Ue sullo scorporo dai vincoli del Patto di stabilità, come sostenuto dall’Italia

Quale futuro per la Us Navy. Le sfide tra cantieristica e Cina nell'era Trump

Il businessman indicato da Donald Trump come prossimo capo della Marina Usa ha esposto le sue priorità in caso di conferma da parte del Senato. Al primo posto, il rilancio della cantieristica, sempre più in difficoltà per la carenza di personale e impianti. Nel frattempo, ci si chiede se il giro di vite al Pentagono si tradurrà in un cambio di rotta sui piani per il futuro della Us Navy

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