Farebbe proprio un gran bene alla classe dirigente (o quel che ne resta) di questa nostra meravigliosa nazione imparare una volta per tutte a ritrovarsi in luoghi comuni d’incontro e discussione (Dagospia direbbe “attovagliarsi”). Già perché è tempo di finirla con questa ipocrisia collettiva secondo la quale si può governare un sistema complesso senza conoscersi, parlarsi, frequentarsi. Per questo dico…
Roberto Arditti
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Battisti, Salvini e la cattiva coscienza (della sinistra)
Mettiamo in fila un po’ di date prima di entrare nel merito della parte politica di questa brutta storia. Gli omicidi di cui Battisti è responsabile con sentenza definitiva sono del 1978 (Santoro) e del 1979 (Torregiani, Sabbadin e Campagna). Da lì inizia una lunga fuga a nascondino dello stesso Battisti, che è sintetizzabile in quattro tappe: Francia nell’anno 1981,…
Lo Stato banchiere e i miliardi persi (per ora) su Mps
La proprietà pubblica delle banche è tema su cui sono stati spesi fiumi d’inchiostro, con inclinazioni mutevoli a seconda dei tempi e delle condizioni macroeconomiche. Nessuno ha mai stabilito con certezza se è funzione adeguata per lo Stato quella del banchiere e nessuno mai lo stabilirà in modo definitivo, anche se va detto che in Europa prevale ormai da tempo…
Da Berlinguer a Baglioni: se la sinistra cerca l'eutanasia
C’era una volta la sinistra in mezzo alla gente, orgogliosa del suo essere popolare e popolana, guidata da una classe dirigente colta (spesso, non sempre) ma comunque radicata e rispettata. Una sinistra di cooperative e sindacato, di lavoro e università, di fabbriche e uffici, di circoli culturali e sezioni. Era il ‘900, con i suoi sogni e le sue contraddizioni.…
Gli italiani e l’anno nuovo: paure, incertezze e qualche speranza
L’inizio d’anno è sempre un momento di attesa, in qualche modo una ripartenza. Per questo è interessante mettere a fuoco come gli italiani ci sono arrivati, con quale stato d’animo, con quali speranze, dubbi, inquietudini. Lo facciamo grazie ad alcuni dati molto interessanti dell’osservatorio permanente di Swg, che ci permette di guardare i fenomeni dell’oggi avendone subito una robusta proiezione…
Tocca salvarle le banche. Piaccia o no a Tizio, Caio e pure Sempronio
Il governo Conte, con un provvedimento d’urgenza, va in soccorso di Banca Carige per evitarne un collasso finanziario dalle potenziali conseguenze serie sul sistema bancario e sulle tasche di non pochi risparmiatori. Quindi possiamo dire che anche questo governo agisce (addirittura con una riunione ad hoc del Consiglio dei ministri) per “salvare” una banca, facendo così coriandoli di uno degli…
Gli Usa e noi. L'interesse nazionale passa anche per Villa Firenze
“I like her. Can you believe it? I like Nancy Pelosi. I mean, she’s tough and she’s smart.” Questo commento di Donald Trump dice molte cose sul complesso mondo di Washington, sulle sfide politiche che attendono gli Stati Uniti nei prossimi anni e sull’avvio della campagna elettorale 2020 che sarà senza ombra di dubbio una delle più interessanti di sempre.…
Dico sì alla partita in Arabia Saudita. E l'Italia nomini una donna ambasciatore
Anche il festival dell’ipocrisia dovrebbe avere un limite e le democrazie servono proprio per testimoniarlo nella quotidiana vita delle loro istituzioni (diversamente dai regimi non liberali). Per questo ritengo surreale e sostanzialmente miserabile la polemica sulla finale di Supercoppa che Juve e Milan giocheranno il 16 gennaio in Arabia Saudita. E ritengo anche sbagliata la posizione del ministro Salvini, cha…
Presidente Fico, la centralità del Parlamento non è solo un esercizio retorico
Nella sua lettera oggi pubblicata da Il Sole 24 Ore il presidente della Camera Roberto Fico dedica una riflessione d’inizio d’anno a un tema delicato e decisivo per le moderne democrazie, vale a dire la centralità del Parlamento nelle dinamiche istituzionali e politiche. Lo fa con parole di buon senso, sostanzialmente condivisibili da tutti a prescindere dagli orientamenti politici. E…
L'Italia da Matteo R. a Matteo S. La paura ha preso il posto della speranza
Il destino ha una sua irriverente ironia, non va mai dimenticato. Ha quindi deciso (chissà quando) che il nome “d’ordinanza” di questa fase storica della politica nazionale sarebbe stato Matteo e prontamente i fatti si sono adeguati con disciplina prussiana. Proviamo allora a mettere in fila un po’ di cose, proprio nel divenire turbolento del passaggio da un Matteo all’altro.…