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Chi c’era a parlare di alta formazione alla Luiss. Le foto

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Francesca Bria e Andrew Jack
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Francesca Bria
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Francesco Starace
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Andrea Prencipe
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Andrea Prencipe
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Andrea Prencipe

Digitalizzazione ed innovazione per una didattica più sostenibile, ma anche maggiore connessione con gli ecosistemi delle imprese e delle istituzioni per costruire l’alta formazione del futuro. Sono queste le traiettorie per l’Università post-pandemia emerse dalla XII edizione di Reinventing Higher Education, conferenza annuale organizzata quest’anno dalla Luiss Guido Carli e IE University di Madrid che, tra lunedì 15 e martedì 16 novembre, ha chiamato a raccolta oltre 35 esperti e autorevoli rappresentanti del mondo accademico, dei media e del settore pubblico e privato da più di 25 Paesi.

In apertura dell’edizione 2021, il Rettore della Luiss Andrea Prencipe e il presidente dell’IE University di Madrid Santiago Iñiguez hanno introdotto le macro-trasformazioni della “nuova normalità” post-Covid per il mondo dell’Education, mentre il Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa ha ricordato come inclusione, formazione permanente, competenze, equità e digitalizzazione rappresentino le cinque priorità imprescindibili per lo sviluppo della cooperazione interuniversitaria europea.

A farle eco, la presidente del Fondo Nazionale per l’Innovazione-Cdp Venture Capital Francesca Bria e l’amministratore delegato e direttore generale di Enel Francesco Starace che, moderati da Andrew Jack, Global Education Editor del Financial Times, hanno sottolineato come la sfida per le società di oggi sia quella di integrare le traiettorie di Accademia, istituzioni e mondo imprenditoriale per rispondere alle trasformazioni di un mondo del lavoro in costante evoluzione, sempre più basato su logiche e modelli di collaborazione.

(Foto e testo Luiss – riproduzione riservata)


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