La tutela del diritto alla salute è una sfida che l’Europa non può fallire. Servono però gli strumenti giusti, a cominciare da regole aggiornate e condivise da tutti gli Stati membri. La pandemia ha esposto Bruxelles a una serie di stravolgimenti e allo stesso tempo ha reso evidente la necessità per le istituzioni comunitarie di prendere in mano congiuntamente la materia sanitaria.
Alcuni passi sono stati già compiuti, come ad esempio la stesura da parte del Consiglio europeo, lo scorso 24 ottobre, degli elementi costitutivi dell’Unione europea della salute, attraverso il regolamento relativo alle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, il regolamento sull’ampliamento del mandato del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e il regolamento relativo a un quadro di emergenza inteso a conferire poteri supplementari all’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera).
In questo contesto, la rappresentanza in Italia del Parlamento europeo, in collaborazione con la rappresentanza in Italia della Commissione europea e con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha promosso un dibattito presso Esperienza Europa David Sassoli.
Dopo i saluti istituzionali di Carlo Corazza, rappresentante in Italia del Parlamento europeo, e Antonio Parenti, direttore della rappresentanza in Italia, e l’introduzione del ministro della Salute, Orazio Schillaci, e del rettore della Università Cattolica del Sacro Cuore, Franco Anelli, è toccato a due keynote speech di Sandra Gallina, direttore generale Dg Sante della Commissione europea, Domenico Mantoan, direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari nazionali (Agenas).
Al termine è seguita la tavola rotonda con: Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive Policlinico San Martino di Genova, Anna Bonfrisco e Fabio Massimo Castaldo, parlamentari europei, Nicoletta Luppi, vice presidente di Farmindustria, Marina Zanchi, direttore dell’Agenzia esecutiva Salute e Digitale (HaDEA), Antonio Gasbarrini, preside della facoltà di medicina della Università Cattolica del Sacro Cuore, Brando Benifei, parlamentare europeo e capo delegazione Pd, e Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione Gimbe. L’incontro è stato moderato da Flavia Giacobbe, direttore di Formiche e Healthcare policy.
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