La complessità della relazione tra ciclo dell’Intelligence e decisioni politiche è solo uno dei numerosi argomenti trattati nelle più di 450 pagine del “Manuale di Intelligence e servizi segreti. Antologia per principianti, politici e militari, civili e gente comune: storia, organizzazione, tecnologia, strategia, geopolitica e metodologia”, il libro di Alberto Pagani, capogruppo Pd alla Commissione difesa della Camera dei deputati.
Un manuale per accompagnare sia gli addetti ai lavori sia i semplici curiosi in una narrazione attraverso le diverse dimensioni del mondo dell’Intelligence e dei servizi segreti, trattando gli aspetti storici, geopolitici, strategici e militari più rilevanti per il comparto. Un viaggio che non passa solo per date e avvenimenti storici, ma anche attraverso la letteratura e il cinema, dai richiami a Moby Dick alle citazioni di 007. Così la dimensione più tecnica e organizzativa delle agenzie di Intelligence si intreccia con le storie di spionaggio, fino a portare il lettore alle soglie delle prospettive future del settore, che vedono sempre più preponderanti le nuove tecnologie e il mondo cibernetico, dai big data all’Internet of things. Non solo, si parlerà anche di fragilità delle infrastrutture critiche e delle minacce di varia natura che possono derivare dalle fake news e dalla infowar (guerra dell’informazione), tema di attualità rivelatosi critico anche nell’attuale conflitto ucraino.
Di tutto questo si è parlato alla presentazione del manuale, svolta a Roma lunedì 4 aprile alle 17:00, presso la Casa dell’Aviatore. Ne hanno discusso Franco Gabrielli, sottosegretariato alla Presidenza del Consiglio con delega alla Sicurezza nazionale, Andrea Manciulli, presidente di EuropaAtlantica (autore della prefazione del libro insieme con Marco Minniti), Mario Caligiuri, presidente della Società italiana Intelligence e Robert Gorelick, già capo della Cia in Italia. A moderare il dibattito, il direttore delle riviste Formiche e Airpress, Flavia Giacobbe.
Qui le parole di Franco Gabrielli.
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