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L’ambasciatrice britannica Jill Morris saluta Roma. Le foto

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Jill Morris durante uno dei primi eventi da ambasciatrice in Italia (2016)
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Jill Morris e Giovanni Malagò
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Jill Morris con Roberto Masiero e Lewis Eisenberg
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Jill Morris e Marco Minniti
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Jill Morris e Piero Angela
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Jill Morris e Giuliano Amato
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Jill Morris e Carlo Calenda
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Jill Morris e Valeria Fedeli
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Jill Morris e Roberto Fico
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Jill Morris con Gianni De Gennaro, Alessandro Profumo e Paolo Cantarella
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Jill Morris e Antonio Tajani
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Jill Morris con Ferdinando Nelli Feroci
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L’ambasciatrice britannica Jill Morris lascia l’Italia dopo cinque anni e mezzo di servizio. Le funzioni sono state affidate a Eleanor Sanders, charge d’affaires fino all’arrivo del nuovo ambasciatore.

La sua nomina, annunciata a fine 2015, quando aveva 48 anni, ha rappresentato un cambio di passo di Londra verso Roma, sede non più percepita dalla diplomazia britannica come un buen retiro per i suoi ambasciatori. E, visto l’esito del referendum e le sue conseguenze, quella scelta viene oggi rivendicata con orgoglio da Londra e sottolineata anche dalla diplomazia italiana.

Nei suoi cinque anni e mezzo nel nostro Paese, l’ambasciatrice, prima donna a ricoprire questo incarico, ha visto alternarsi cinque governi, di tutti i colori (per pochi mesi quello di Matteo Renzi, quello di Paolo Gentiloni, i due guidati da Giuseppe Conte e infine quello di Mario Draghi). Ha accolto in due occasioni il principe Carlo e la duchessa Camilla.

Innamorata dell’Italia, lascia in eredità al successore un accordo bilaterale ampio e ambizioso, che parte da affari esteri, difesa e sicurezza, dove la prassi è più collaudata, per estendersi a temi come ambiente ed educazione. È “il primo nel suo genere tra i due Paesi, un documento di natura strategica fondamentale per le relazioni anglo-italiane del prossimo futuro”, ha spiegato l’ambasciatrice nel corso di un’audizione alla commissione Esteri della Camera.

(Foto: Imagoeconomica-riproduzione riservata)


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