L’ambasciatrice britannica Jill Morris lascia l’Italia dopo cinque anni e mezzo di servizio. Le funzioni sono state affidate a Eleanor Sanders, charge d’affaires fino all’arrivo del nuovo ambasciatore.
È stato un grande onore servire come Ambasciatore Britannico 🇬🇧 in questo meraviglioso paese 🇮🇹. Quelle funzioni sono ora affidate a @ESandersFCDO, quale Charge d’Affaires fino all’arrivo del mio successore. Il mio saluto grato a tutti. Arrivederci. pic.twitter.com/PZGnAEdS34
— Jill Morris (@JillMorrisFCDO) January 17, 2022
La sua nomina, annunciata a fine 2015, quando aveva 48 anni, ha rappresentato un cambio di passo di Londra verso Roma, sede non più percepita dalla diplomazia britannica come un buen retiro per i suoi ambasciatori. E, visto l’esito del referendum e le sue conseguenze, quella scelta viene oggi rivendicata con orgoglio da Londra e sottolineata anche dalla diplomazia italiana.
Nei suoi cinque anni e mezzo nel nostro Paese, l’ambasciatrice, prima donna a ricoprire questo incarico, ha visto alternarsi cinque governi, di tutti i colori (per pochi mesi quello di Matteo Renzi, quello di Paolo Gentiloni, i due guidati da Giuseppe Conte e infine quello di Mario Draghi). Ha accolto in due occasioni il principe Carlo e la duchessa Camilla.
As I look back over the last five and a half years, I am hugely proud of the @UKinItaly team. It was an honour to work with such wonderful colleagues. Thank you for all your hard work and commitment. Vi auguro ogni bene per il futuro. Grazie di cuore a tutti voi. ❤️ pic.twitter.com/EOGiOmTpmU
— Jill Morris (@JillMorrisFCDO) January 16, 2022
Innamorata dell’Italia, lascia in eredità al successore un accordo bilaterale ampio e ambizioso, che parte da affari esteri, difesa e sicurezza, dove la prassi è più collaudata, per estendersi a temi come ambiente ed educazione. È “il primo nel suo genere tra i due Paesi, un documento di natura strategica fondamentale per le relazioni anglo-italiane del prossimo futuro”, ha spiegato l’ambasciatrice nel corso di un’audizione alla commissione Esteri della Camera.
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