Durante la sua prima cena annuale dallo scoppio della pandemia Covid-19, l’Istituto Bruno Leoni ha consegnato il Premio “Bruno Leoni” a Isabel Díaz Ayuso, presidente della Comunidad autonoma di Madrid.
Dopo la ‘prima ondata’ della pandemia che ha preso alla sprovvista la capitale spagnola come, del resto, ogni altro Paese europeo, il governo regionale è riuscito a porre in essere un mix di politiche che, mentre costruivano un approccio proattivo alla pandemia e al contenimento del virus (test a tappeto, aumento dell’offerta di posti letto e terapie intensive, lockdown mirati e limitati ai singoli focolai), avevano l’obiettivo dichiarato di mantenere quanto più possibile aperta la società madrilena.
La motivazione della scelta: “Per aver saputo immaginare e costruire una strategia di contrasto alla pandemia compatibile con la libertà individuale e la socialità delle persone, dimostrando che una società aperta e libera può affrontare la minaccia pandemica senza abbandonare i propri valori”.
Franco Debenedetti, presidente dell’Istituto Bruno Leoni, ha dichiarato: “La presidente Ayuso, nella comunità di Madrid, ha messo in atto politiche che già qualcuno chiama ‘metodo Ayuso’: il massimo di successo nel combattere il male, il minimo di riduzione della libertà degli individui. Per questo abbiamo deciso di assegnarle la nostra fiaccola della libertà 2021. E nel consegnargliela, le abbiamo chiesto di spiegarci come ha fatto e soprattutto da quali principi è stata ispirata”.
Isabel Díaz Ayuso ha detto ricevendo il Premio: “Regole assurde e danni gratuiti sono stati causati dalle decisioni basate sulla paura di alcuni politici e imprenditori. Madrid è stata la prima ad agire contro il virus, ma soprattutto abbiamo deciso che la chiusura, che è un fallimento, deve essere sempre l’ultima opzione dopo che tutto è stato provato. La libertà è il bene più prezioso che ha l’uomo ed è nostro obbligo dimostrare che la libertà non è gratuita. Ovunque sia violata è nostro dovere difenderla, dentro e fuori i nostri confini”.
In passato la piccola statua che simboleggia la fiamma della fiaccola della Statua della libertà è stata assegnata a personalità come Vernon L. Smith, Mario Vargas Llosa, Richard Pipes, Deirdre N. McCloskey.
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