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Carceri, ecco il progetto Ripartenze per il reinserimento dei detenuti. Le foto della firma

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Antonio Sangermano e Giovanni Russo
Francesco Paolo Sisto
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Francesco Paolo Sisto
Riccardo Capecchi e Guglielmo Angelozzi
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Riccardo Capecchi e Guglielmo Angelozzi
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Francesco Russo e Guglielmo Angelozzi
Francesco Paolo Sisto, Antonio Sangermano, Giovanni Russo, Riccardo Capecchi, Guglielmo Angelozzi
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Francesco Paolo Sisto, Antonio Sangermano, Giovanni Russo, Riccardo Capecchi, Guglielmo Angelozzi
Riccardo Capecchi e Guglielmo Angelozzi
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Riccardo Capecchi e Guglielmo Angelozzi
Francesco Paolo Sisto, Antonio Sangermano, Giovanni Russo, Andrea Picardi, Riccardo Capecchi e Guglielmo Angelozzi
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Francesco Paolo Sisto, Antonio Sangermano, Giovanni Russo, Andrea Picardi, Riccardo Capecchi e Guglielmo Angelozzi
Francesco Paolo Sisto, Antonio Sangermano e Giovanni Russo
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Francesco Paolo Sisto, Antonio Sangermano e Giovanni Russo
Pietro Cum, Riccardo Capecchi, Giovanni Russo, Francesco Paolo Sisto, Guglielmo Angelozzi, Antonio Sangermano, Annachiara Moltoni e Andrea Picardi
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Pietro Cum, Riccardo Capecchi, Giovanni Russo, Francesco Paolo Sisto, Guglielmo Angelozzi, Antonio Sangermano, Annachiara Moltoni e Andrea Picardi
Francesco Paolo Sisto, Antonio Sangermano e Giovanni Russo
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Francesco Paolo Sisto, Antonio Sangermano e Giovanni Russo
Pietro Cum, Antonio Sangermano e Francesco Paolo Sisto
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Pietro Cum, Antonio Sangermano e Francesco Paolo Sisto
Giovanni Russo
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Giovanni Russo
Pietro Cum e Antonio Sangermano
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Pietro Cum e Antonio Sangermano
Giovanni Russo e Guglielmo Angelozzi
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Giovanni Russo e Guglielmo Angelozzi
Francesco Paolo Sisto e Riccardo Capecchi
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Francesco Paolo Sisto e Riccardo Capecchi
Giovanni Russo, Guglielmo Angelozzi e Antonio Sangermano
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Giovanni Russo, Guglielmo Angelozzi e Antonio Sangermano
Guglielmo Angelozzi, Pietro Cum e Antonio Sangermano
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Guglielmo Angelozzi, Pietro Cum e Antonio Sangermano
Francesco Paolo Sisto
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Francesco Paolo Sisto
Pietro Cum e Guglielmo Angelozzi
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Pietro Cum e Guglielmo Angelozzi
Francesco Paolo Sisto
Riccardo Capecchi e Guglielmo Angelozzi
Francesco Paolo Sisto, Antonio Sangermano, Giovanni Russo, Riccardo Capecchi, Guglielmo Angelozzi
Riccardo Capecchi e Guglielmo Angelozzi
Francesco Paolo Sisto, Antonio Sangermano, Giovanni Russo, Andrea Picardi, Riccardo Capecchi e Guglielmo Angelozzi
Francesco Paolo Sisto, Antonio Sangermano e Giovanni Russo
Pietro Cum, Riccardo Capecchi, Giovanni Russo, Francesco Paolo Sisto, Guglielmo Angelozzi, Antonio Sangermano, Annachiara Moltoni e Andrea Picardi
Francesco Paolo Sisto, Antonio Sangermano e Giovanni Russo
Pietro Cum, Antonio Sangermano e Francesco Paolo Sisto
Giovanni Russo
Pietro Cum e Antonio Sangermano
Giovanni Russo e Guglielmo Angelozzi
Francesco Paolo Sisto e Riccardo Capecchi
Giovanni Russo, Guglielmo Angelozzi e Antonio Sangermano
Guglielmo Angelozzi, Pietro Cum e Antonio Sangermano
Francesco Paolo Sisto
Pietro Cum e Guglielmo Angelozzi

Favorire il reinserimento sociale dei detenuti attraverso gli strumenti chiave della formazione e del lavoro. È questo, in sintesi, l’obiettivo del progetto “Ripartenze: riprendiamoci il futuro!” promosso da Fondazione Lottomatica in collaborazione con il Ministero della Giustizia e in partnership con ELIS, associazione non profit specializzata nella formazione e nell’avviamento al lavoro di chi è socialmente ed economicamente più svantaggiato.

Il protocollo d’intesa che dà il via all’iniziativa è stato firmato a Roma presso la sede del Ministero della Giustizia e ha durata annuale. A siglare il documento, che rappresenta la cornice istituzionale all’interno della quale saranno poi declinate concretamente le modalità operative del progetto, sono stati il capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Giovanni Russo, il capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità Antonio Sangermano, il presidente di Fondazione Lottomatica Riccardo Capecchi e l’amministratore delegato di ELIS Pietro Cum. Alla firma erano presenti anche il Viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto e l’amministratore delegato del Gruppo Lottomatica Guglielmo Angelozzi.

La prima fase, sperimentale, del progetto si terrà nel territorio della Regione Lazio. Sarà rivolta alle persone condannate a pene detentive in uno degli istituti penitenziari regionali, a chi sia sottoposto alla misura della messa alla prova, a sanzioni sostitutive ovvero a misure alternative alla detenzione e ai soggetti ammessi all’esecuzione penale esterna. La fase operativa nell’ambito del Ministero della Giustizia sarà demandata al Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria o al Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, secondo i destinatari coinvolti nel progetto.

Le persone ammesse al programma saranno formate sulla base di un apposito e dettagliato programma messo a punto da ELIS. Al termine della formazione, verranno avviate al lavoro in una delle aziende partner del progetto. Queste ultime saranno selezionate tra le centinaia che attualmente già aderiscono a Distretto Italia, la community di grandi e medie imprese creata da ELIS per favorire l’occupazione stabile e di qualità nel nostro Paese.

La fase di raccolta delle adesioni da parte delle aziende sarà effettuata già all’inizio del progetto, in modo che la selezione delle persone ammesse al programma e le attività di formazione siano in linea con il fabbisogno delle imprese.

Dopo la firma del protocollo d’intesa, il cronoprogramma prevede nelle prossime settimane la definizione del modello e dei processi operativi, a cui seguiranno l’inizio della selezione dei candidati e l’attivazione dei percorsi di formazione. L’obiettivo finale è avviare al lavoro e inserire in azienda il maggior numero possibile delle persone ammesse al progetto.

Francesco Paolo Sisto (Viceministro della Giustizia)

“L’articolo 27 della Costituzione non è, per il Ministero della Giustizia, soltanto un principio. Deve essere una scelta capace di incidere sulla realtà dell’esecuzione della pena. La firma del protocollo con Fondazione Lottomatica, Associazione Centro ELIS, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità costituisce un importante segmento di una linea che con continuità e determinazione porta a offrire alla parola recupero una concreta chance di risultati. L’attività lavorativa, senza alcun dubbio, è terreno privilegiato per poter dare all’esperienza di esecuzione della pena un significato costituzionalmente orientato”.

Guglielmo Angelozzi (Amministratore delegato Lottomatica)

“La sostenibilità sociale è uno dei driver fondamentali che guidano le nostre scelte e le nostre azioni. Siamo convinti infatti che il lavoro di tutti i giorni vada inserito in un’ottica più ampia, che consideri di assoluta priorità gli impatti sulle persone, sulla società e sulle comunità in cui siamo inseriti. In questo senso l’obiettivo è provare a dare un contributo alla costruzione del bene comune, che passa anche attraverso la formazione, il lavoro e la partecipazione. Tutti ingredienti presenti in questa iniziativa, che sono davvero felice la nostra fondazione abbia deciso di avviare. Un progetto che conferma l’impegno assunto da Lottomatica per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, in particolare per il lavoro dignitoso e la crescita economica e la riduzione delle disuguaglianze”.

Pietro Cum (Amministratore delegato ELIS)

“Siamo entusiasti di contribuire a questo progetto in un campo, la formazione al lavoro, che da sempre rappresenta la nostra missione. Il lavoro costituisce uno strumento essenziale di emancipazione personale, offre l’opportunità di mettersi al servizio degli altri ed è un elemento fondante di qualsiasi progetto di vita. Perché tutto ciò sia possibile, è necessario che a monte vi sia un’adeguata formazione che incroci le competenze dei lavoratori con le esigenze delle aziende. È quello che cercheremo di fare anche in questo progetto, consapevoli che le fasi di raccolta del fabbisogno e di formazione al lavoro costituiscano un tassello fondamentale. Vogliamo costruire opportunità di inserimento lavorativo, in grado di tradursi concretamente in occasioni di riscatto per tutte le persone coinvolte”.


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