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La passione di Renato Carosone per il pianoforte. Foto di Pizzi

“Tu vuo’ fà l’americano”, “Torero”, “Caravan petrol”, “Pigliate ‘na pastiglia”, “‘O sarracino”, “Maruzzella”. Sono solo alcuni titoli delle più famose canzoni di Renato Carosone, cantautore, pianista, direttore d’orchestra e compositore italiano morto nel sonno la mattina del 20 maggio 2001, esattamente 20 anni fa.

Carosone è stato l’artista italiano ad aver venduto dischi negli Stati Uniti senza averli incisi in lingua inglese. Nato a Napoli, inizia a suonare il pianoforte giovanissimo, scrisse la sua prima composizione a 15 anni e a diciassette anni si diplomò in pianoforte con Alberto Curci presso il Conservatorio di San Pietro a Majella.

“Io volevo fa’ Carosone più che l’americano. Non ho mai potuto incontrarlo. A 11 anni gli scrissi una lettera. Mi rispose consigliandomi di studiare il blues che, mi disse, è ‘alla base di tutto’”, raccontava Stefano Bollani durante la conferenza stampa di presentazione del film “Carosello Carosone”, andato in onda su Rai1 a marzo del 2021, per il quale ha realizzato le musiche, “fedeli alla versione originale. Siamo volutamente restati fedeli alle partiture, perché i brani di Carosone, i suoi arrangiamenti sono per me e per tutti dei piccoli gioielli intoccabili. Non serve aggiungere nulla, vanno suonati così come sono”.

Ecco, a 20 anni dalla sua scomparsa, una selezione di foto di archivio di Renato Carosone, firmate Umberto Pizzi.

(c) Umberto Pizzi – Ripoduzione riservata


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