Skip to main content

Salvini il Radicale visto da Pizzi. Tutte le foto

1 / 47
Giovanni Paolo Bernini, Mario Mantovani
2 / 47
Mario Mantovani, Giovanni Paolo Bernini
3 / 47
Mario Mantovani, Giovanni Paolo Bernini
4 / 47
Mario Mantovani
5 / 47
Mario Mantovani
6 / 47
Mario Mantovani
7 / 47
Irene Testa, Matteo Salvini
8 / 47
Irene Testa, Matteo Salvini
9 / 47
Irene Testa, Matteo Salvini
10 / 47
Irene Testa, Matteo Salvini
11 / 47
Irene Testa, Matteo Salvini
12 / 47
Matteo Salvini
13 / 47
Matteo Salvini
14 / 47
Matteo Salvini
15 / 47
Matteo Salvini, Maurizio Turco
16 / 47
Matteo Salvini, Maurizio Turco
17 / 47
Matteo Salvini, Maurizio Turco
18 / 47
Matteo Salvini, Maurizio Turco
19 / 47
Matteo Salvini, Maurizio Turco
20 / 47
Matteo Salvini
21 / 47
Matteo Salvini
22 / 47
Matteo Salvini
23 / 47
Matteo Salvini
24 / 47
Matteo Salvini
25 / 47
Matteo Salvini
26 / 47
Matteo Salvini
27 / 47
Matteo Salvini
28 / 47
Matteo Salvini
29 / 47
Matteo Salvini
30 / 47
Matteo Salvini
32 / 47
Luca Barbareschi
33 / 47
Luca Barbareschi
34 / 47
Luca Barbareschi
35 / 47
Luca Barbareschi
36 / 47
Luca Barbareschi
37 / 47
Luca Barbareschi
38 / 47
Luca Barbareschi
39 / 47
Luca Barbareschi
40 / 47
Luca Barbareschi

“Il 12 giugno gli italiani possono rivoluzionare la giustizia. Però bisogna andare a votare e conto che in tanti lo facciano”. Lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega, a margine della presentazione del libro di Irene Testa “Il fatto non sussiste” nella sede del Partito Radicale a Roma che si è tenuta nella giornata di ieri lunedì 9 maggio.

“Sarà difficile raggiungere il quorum” sui referendum in materia di giustizia “ma non è impossibile”, ha aggiunto il segretario della Lega, che sulla riforma della Giustizia ha commentato: “Cartabia per mettere d’accordo tutto e il contrario di tutto ha messo insieme una riforma che non passerà certo alla storia del Parlamento. E allora ho detto proviamoci noi… A mani nude”, proponendo i sei referendum: “Casualmente la Cassazione non ha ammesso quello sulla responsabilità civile dei magistrati.. Chi se lo sarebbe mai aspettato…”, ha ironizzato Salvini.

In ogni caso, con i 5 quesiti ammessi, “il 12 giugno è un mattoncino. Non è una rivoluzione copernicana, ma portiamo un mattoncino per la casa della giustizia”. Salvini ha lamentato la scarsa informazione sul tema, “ho chiesto a casa sondaggi di chiedere se gli italiani sanno che il 12 giugno si vota. Rispondono chi mare, chi montagna, nipotini, lavoro…”. E soprattutto il mancato sostegno degli altri partiti: “A tutti gli altri va bene così? Un debito pubblico di 6 milioni di giudizi pendenti?”. Dunque “parlerò con Rai, Mediaset, per chiedere di informare”. E “magari ci fossero i sostenitori del no… invece abbiamo i sostenitori del nulla, del silenzio”.

Per Formiche.net era presente Umberto Pizzi. Ecco le sue foto.

(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata



×

Iscriviti alla newsletter