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Nato da appena quattro giorni, ma già al centro dell’agenda politica italiana. Il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano è la novità politico-partitica del momento, non solo per il destino in sé che avrà da qui alle elezioni europee di maggio (o chissà se in altre competizioni), quanto soprattutto per il fermento che ha prodotto nelle segreterie politiche avversarie e tra i sondaggisti, che fanno a gara per interrogare i cittadini sull’appeal della nuova formazione.

LA FIERA DELLE PERCENTUALI
In sole novantasei ore i titoli dei quotidiani si sono sbizzarriti. E’ già al 10%, no solo al 3,6% e lontano dal quorum, anzi potrebbe “replicare” le performance di Grillo, mentre qualcuno prevede una deriva montiana. Il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, nato ufficialmente sabato con il Consiglio Nazionale che ha sciolto il Pdl per dare vita a Forza Italia, è il protagonista principale di svariate considerazioni sondaggistiche: differenti e apparentemente disarticolate. E dove le distanze tra le varie rilevazioni appaiono significative.

ALFANO VISTO DALLA GHISLERI DI EUROMEDIA RESEARCH
L’ultima in ordine di tempo è quella condotta da Euromedia Research, effettuata il 17 e il 18 novembre, secondo cui gli alfaniani sono dati al 3,6% mentre Forza Italia schizzata al 20,1%. Un dato che va in controtendenza rispetto ai numeri pubblicati negli ultimi giorni che invece attribuiscono alla nuova formazione del vicepremier un consenso fluttuante di almeno 8-10 punti percentuali.

LE VALUTAZIONI DI ISPO

Secondo la rilevazione diffusa ieri da Ispo condotto per il Corriere della Sera, il nuovo partito di Alfano parte già con una base del 10,8% a cui sommare il 18% di Forza Italia.

LA RICERCA DI FERRARI NASI

Anche l’Istituto di ricerche Ferrari Nasi & Associati nella rilevazione condotta per il quotidiano Libero assegna un 10% al NcD. Il sondaggio Emg per Tg La7 invece dà il Nuovo Centrodestra al 7%, con l’astensione ancora in aumento: il settimanale sondaggio del lunedì diffuso durante il Tg La7 di Enrico Mentana attribuisce ai due nuovi partiti rispettivamente il 18,1% e il 7,1%, la cui somma è di 1,3 punti percentuali in più rispetto al consenso del PDL registrato sette giorni prima.

I NUMERI DI PAGNONCELLI

Mentre i numeri di Nando Pagnoncelli, sciorinati ieri in occasione della trasmissione televisiva Ballarò, incollano gli alfaniani al 7,8%. Meno del 10 “base di partenza in via di incremento” ma esattamente il doppio del dato di Alessandra Ghisleri (che in verità poche volte manca il colpo).

L’ANALISI DI PIEPOLI

Le intenzioni di voto per il NcD secondo l’analisi che il sondaggista Nicola Piepoli aveva fatto ieri a Formiche.net, “credo siano su per giù uguali a quelle per il gruppo di Berlusconi”. E aveva sottolineato come non dovrebbe esserci né un incremento né una diminuzione per il centrodestra complessivamente inteso, “in quanto da sempre è una grande area politica che è stata una costante della vita politica italiana”.

Mannheimer, Piepoli, Pagnoncelli e Ghisleri vivisezionano il Nuovo Centrodestra di Alfano

Nato da appena quattro giorni, ma già al centro dell’agenda politica italiana. Il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano è la novità politico-partitica del momento, non solo per il destino in sé che avrà da qui alle elezioni europee di maggio (o chissà se in altre competizioni), quanto soprattutto per il fermento che ha prodotto nelle segreterie politiche avversarie e tra…

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