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Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha firmato oggi con Yasutoshi Nishimura, ministro dell’Economia, del commercio e dell’industria del Giappone, un documento congiunto sulla cooperazione economica, industriale e tecnologica tra i due Paesi. Si tratta, si legge in una nota del Mimit, della “naturale prosecuzione del processo di rafforzamento della partnership politica tra Italia e Giappone”, sancita dai capi di governo – Giorgia Meloni e Fumio Kishida – a gennaio scorso con l’elevazione dei rapporti bilaterali a partenariato strategico.

Le sinergie industriali

L’intesa tra i ministri è finalizzata ad accrescere le sinergie industriali, oltre che a realizzare investimenti nei reciproci settori di interesse. La cooperazione tra i Paesi si sostanzierà attraverso la promozione di collaborazioni tra aziende e startup nel campo delle tecnologie di nuova generazione – come l’intelligenza artificiale, i semiconduttori e le tecnologie quantistiche – dell’energia, delle infrastrutture e del biotech. Un ruolo cruciale nel consolidamento delle relazioni industriali tra Italia e Giappone lo avranno le agenzie governative Istituto commercio estero (Ice) e Japan external trade organization (Jetro).

Le parole di Urso

“L’accordo di oggi è un ulteriore passo in avanti nel partenariato strategico tra il nostro governo e quello giapponese, che hanno sempre più piena convergenza di vedute sulle sfide del futuro. Sul piano industriale porteremo avanti un progetto di rafforzamento della cooperazione tra i nostri Paesi che sono certo porterà reciproco beneficio in numerosi settori” ha dichiarato il ministro Urso.

Le sfide del digitale

Lunedì Urso ha avuto un bilaterale con Junji Suzuki, ministro per gli Affari interni e le comunicazioni. Al centro dell’incontro, la collaborazione tra i due Paesi nel settore del digitale e delle tecnologie di frontiera e la presidenza italiana del G7 nel 2024, che prenderà il testimone proprio dal Giappone che ha lo presieduto nel 2023. Urso ha illustrato al collega nipponico le linee guida del G7 sull’industria e sulla Digital Economy che si terrà in Italia a marzo, e che sarà affiancato da una Multistakeholder Conference, volta a promuovere l’adozione di una strategia di co-investimenti in alcuni degli ambiti più strategici in campo di tecnologie di nuova generazione, come l’intelligenza artificiale, i semiconduttori e le tecnologie quantistiche. “Con Tokyo vogliamo rafforzare le sinergie industriali e nel campo del digitale, per affrontare le sfide del futuro con un approccio condiviso, a partire dalla comune rotta che intendiamo tracciare nella staffetta tra presidenze del G7”, ha dichiarato il ministro Urso.

Lo spazio e la Luna

Successivamente, ha incontrato Sanae Takaichi, ministro dello Spazio e della tecnologia, per parlare di cooperazione spaziale, con un focus su diversi settori, come l’osservazione della Terra e l’esplorazione spaziale. I ministri, nel corso della riunione, hanno condiviso l’importanza strategica del programma di esplorazione lunare Artemis, lanciato dagli Stati Uniti e che oggi rappresenta una priorità nei rispettivi programmi spaziali nazionali. Ulteriore capitolo affrontato nella riunione è stato l’osservazione della Terra dallo Spazio, di grande importanza per entrambi i Paesi considerando le fragilità tipiche dei territori di Italia e Giappone. Urso ha infine illustrato le priorità del G7 sotto la presidenza italiana sui temi afferenti alle politiche spaziali, con un focus sulla trasversalità della tecnologia del settore che può contribuire al raggiungimento di molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. “Piena sintonia tra i nostri Paesi per una partnership industriale e tecnologica nel settore spaziale, anche attraverso progetti di ricerca e di sperimentazione. Lo Spazio si conferma una grande occasione di sviluppo e di innovazione che intendiamo cogliere con convinzione”, ha commentato il ministro.

Gli investimenti verso l’Italia

Sempre lunedì Urso ha incontrato una delegazione di Muf, la più importante banca giapponese che rappresenta una delle principali istituzioni finanziarie globali e che, dal 1972, è presente in Italia con le sue attività operative. L’obiettivo della riunione è stato facilitare l’incontro tra i capitali giapponesi e le opportunità di investimento in Italia. Nel corso dell’incontro, il ministro ha illustrato gli strumenti introdotti dal governo italiano per attrarre capitali esteri nel nostro Paese. A questo scopo, nel corso della giornata il Mimit ha tenuto presso l’Istituto italiano di cultura di Tokyo un seminario di presentazione dello sportello unico dedicato agli investitori stranieri, che finalmente potranno rivolgersi a un punto di riferimento fisico dedicato a facilitare, indirizzare e sburocratizzare le procedure amministrative per gli investimenti in Italia. All’iniziativa, che si è conclusa con un discorso del ministro Urso, hanno partecipato rappresentanti di multinazionali giapponesi e della comunità finanziaria locale.

L’incontro con Sony

Nella giornata di martedì Urso ha anche incontrato Toshimoto Mitomo, vicepresidente e chief strategy officer di Sony, Kaz Hadano, numero due di Sony Venture Capital, e Terushi Shimizu, presidente e amministratore delegato di Sony Semiconductor Solutions, per discutere degli investimenti del Gruppo in Italia. Il ministro ha “accolto con grande favore”, si legge in una nota, l’ingresso della società nella Fondazione Chips.IT di Pavia e ha espresso “soddisfazione” per gli ottimi risultati del centro di ricerca Sony a Trento dedito al chip design.

Italia e Giappone, partner strategici nei settori del futuro. La missione di Urso

Sinergie industriali, digitale, spazio, investimenti e semiconduttori. Tutti gli incontri a Tokyo del ministro delle Imprese, che dà il benvenuto a Sony nella Fondazione Chips.IT

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