Skip to main content

Beppe Grillo ha aperto ufficialmente da Genova la campagna elettorale per le prossime elezioni europee. Nel V-Day il leader dei Cinque Stelle ha abbozzato il programma con cui il Movimento cercherà di portare nel 2014 il maggior numero di deputati a Bruxelles: via il Fiscal compact, un Piano di emergenza di fuoriuscita dalla moneta unica, un’alleanza fra i Paesi mediterranei in chiave anti-tedesca; proposta simile a quella espressa di recente dall’ex presidente del Consiglio Romano Prodi. Idee e slogan che non convincono sino in fondo Antonio Maria Rinaldi, docente di Finanza Aziendale all’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara e autore del pamphlet “Europa Kaputt – (S)venduti all’euro“, che in una conversazione con Formiche.net spiega pregi e difetti dell’Europa immaginata dal leader dei pentastellati.

Professore, Grillo si è riscoperto anti-euro. Ha letto i suoi libri e quelli di Bagnai, dunque?
Circa venti giorni fa Grillo è stato intervistato da La7 e la videocamera lo ha ripreso mentre aveva il mio libro in mano, quindi direi proprio di sì. A parte queste note di colore, Grillo ha senz’altro il pregio di aver parlato di temi che nel mondo politico si ascoltano poco. Ma la sua proposta da Genova è stata quantomeno contraddittoria. Da un lato vorrebbe indire un referendum per l’abolizione della moneta unica. Dall’altro chiede l’abolizione del Fiscal compact, l’istituzione degli Eurobond, la possibilità di sforare il 3 per cento nel rapporto deficit/Pil. È ovvio che se uscissimo dall’euro le seconde richieste sarebbero inutili. È un punto di vista legittimo, ma molto diverso dal nostro.

Che cosa condivide e che cosa invece non la convince delle proposte di Grillo sull’Europa?
Anche io non sono un anti-europeista, ma credo che l’attuale impianto della moneta unica non possa reggere e che comunque penalizzi nazioni come la nostra. D’altronde ci sono molti Paesi che condividono con soddisfazione il progetto dell’Unione europea senza per questo aderire all’euro; non vedo perché dovrebbe essere un’eresia.

Entriamo nel merito delle proposte di Grillo.
Io ritengo del tutto impraticabile, se non proprio deleteria, l’ipotesi di un referendum. In primo luogo perché l’articolo 75 della nostra Costituzione vieta di usare lo strumento della consultazione popolare su temi come i Trattati internazionali. Per attuarlo bisognerebbe procedere a un lungo percorso di modifica costituzionale che ci esporrebbe alla speculazione dei mercati e indebolirebbe ulteriormente la nostra economia. E poi perché ritengo molto più utile, come sostiene il professore Paolo Savona, un’uscita concordata dalla moneta unica e non uno strappo solitario che ci esporrebbe a rischi molto alti.

Come giudica la seconda parte della proposta di Grillo, quella sulla revisione di alcuni parametri-obiettivi?
A mio parere sarebbe un compromesso accettabile, considerato che lo sforamento del vincolo del 3 per cento è già previsto dai trattati, e che siamo noi che non forziamo per poterlo fare come altri Paesi come Francia e Spagna, che lo chiedono e lo ottengono. Quello dei vincoli è un problema comune, che riguarda anche la Germania, che li ha infranti sul piano del surplus. Il Fiscal compact è un obbrobrio illegale, come dice il professore Giuseppe Guarino (leggi qui il suo saggio sull’euro), in contrasto con altri trattati. Quindi quello che dice Grillo può essere attuato solo se considera l’ipotesi di rendere illegittimo il Fiscal compact, che va stralciato. Ma noi dobbiamo fare uno sforzo in più, abrogare anche l’art. 81 che ha inserito in Costituzione il pareggio di bilancio.

Ma nel complesso qual è la sua valutazione sulla proposta politica dei partiti italiani per le prossime Europee?
Se dovessi basarmi su quanto ascoltato sinora, direi che è assente e ancora tutta da costruire. Eppure qualcosa si muove nel centrodestra e persino nella base del Pd, anche se apparentemente silente. Tutti iniziano a comprendere la vera portata del problema e quanto sia urgente reagire; un allarme che noi abbiamo lanciato da tempo e di cui anche i cittadini sono ormai consapevoli, dopo 25 anni di bombardamento mediatico a favore della moneta unica. Le parole più dirette fino ad ora le hanno dette la Lega Nord, che ha spiegato chiaramente che vuole uscire dall’euro, e Grillo, che però deve secondo me affinare ancora molto la sua proposta per renderla attuabile. Vedremo come le altre forze politiche si riposizioneranno dopo l’uscita del Movimento 5 Stelle.

È vero che lei, Bagnai e Borghi siete avvicinati da diversi movimenti e partiti che vi vorrebbero inserire nelle liste per le Europee?
Per il momento posso dirle che siamo stati chiamati al No euro day, organizzato dalla Lega. Ma noi vogliamo dialogare con tutte le forze che vogliono intraprendere un percorso serio a livello politico per affrontare i problemi di cui abbiamo parlato. Non servono più parole, ma occorre mettere nero su bianco un piano per salvarci dall’implosione della moneta unica, uno scenario purtroppo sempre più probabile e potenzialmente devastante.

Vi spiego pregi e difetti del piano anti euro di Grillo. Parla il prof. Rinaldi

Beppe Grillo ha aperto ufficialmente da Genova la campagna elettorale per le prossime elezioni europee. Nel V-Day il leader dei Cinque Stelle ha abbozzato il programma con cui il Movimento cercherà di portare nel 2014 il maggior numero di deputati a Bruxelles: via il Fiscal compact, un Piano di emergenza di fuoriuscita dalla moneta unica, un'alleanza fra i Paesi mediterranei…

I consigli di Financial Times e New York Times sul buco greco

Mentre ad Atene si prepara il terreno all’ennesimo scontro tra i rappresentanti dei creditori internazionali e il governo greco sulle misure da attuare entro il prossimo 31 dicembre (altre tasse e eliminazione della firma del ministro del lavoro per procedere ai licenziamenti), due dei più rilevanti quotidiani internazionali, il New York Times e il Financial Times, affrontano lo spinoso caso…

Benvenuti a Prato, regno del nuovo schiavismo nella civilissima Italia

La tragedia di Prato - sette morti avvolti dalle fiamme in una cosiddetta fabbrica tessile che aveva tutte le caratteristiche di una prigione, comprese le sbarre alle finestre - richiama alla memoria le storie di ordinario schiavismo che nel mondo ritenuto sottosviluppato è praticato senza destare scandalo, nel tempo della retorica dei diritti umani e delle battaglie cartacee per la…

Ecco perché l’Unione europea ha perso l’Ucraina

L’Unione europea lotta per recuperare il terreno perso rispetto alla Russia nella disputa per attrarre l’Ucraina nella sua orbita. Le manifestazioni a Kiev contro il governo ucraino sono sempre più violente, dopo la decisione di non firmare l’accordo di associazione politica e integrazione economica con l’Unione europea. GLI STRUMENTI DELLA RUSSIA Ma perché l’Unione europea ha perso l’Ucraina? La settimana…

Ecco come Amazon consegnerà i pacchi con i droni

Pacchi consegnati ai clienti in mezz'ora da mini-elicotteri telecomandati, con un notevole risparmio anche in termini di emissioni inquinanti: è questo l'ultimo avveniristico progetto di Jeff Bezos, fondatore del gigante americano del commercio online Amazon. Il piano necessita, prima di essere autorizzato, di una serie di test di sicurezza, oltre al via libera delle autorità americane dell'aviazione, ma secondo Bezos, "Amazon Prime…

iPad Air e Kindle Fire. Trova le differenze

Ecco il nuovo spot di Amazon dedicato al Kindle Fire HDX comparso su Youtube che prende in giro l'iPad Air.

Il fascino dell'occultismo

Se da noi quattro giovani su dieci sono disoccupati, a maghi, satanisti, santoni, fattucchieri il lavoro certo non manca. Al contrario, si espande a macchia d'olio. "Le possessioni diaboliche sono in aumento per colpa del ricorso frequente all'occultismo", ha detto padre Francesco Bamonte - presidente dell'Associazione internazionale degli esorcisti (vedi "la Repubblica" di oggi). Premetto di non avere una specifica…

Riecco Prodi in Vaticano pizzicato da Pizzi. Tutte le foto

Tra una laurea honoris causa all’interno della Pontificia Accademia delle Scienze con tanto di lectio magistralis, una visita alla Pontificia Università Gregoriana e una conferenza in onore di Papa Francesco, quella di sabato scorso è stata per Romano Prodi la giornata del suo “riavvicinamento” con il Vaticano. ECCO LA GALLERY DI PRODI IN VATICANO IL GRAN RITORNO DI ROMANO PRODI. L'ARTICOLO DI FABRIZIO ANSELMO…

Alfano e Casini alla prova del popolo

Tanti, ancora una volta, sono gli editorialisti che intonano il de profundis di Berlusconi sulle colonne dei quotidiani italiani. Ma questi, per quanto possano avere ragione nel lungo periodo (come del resto l’avevano nel 1994, 1996, 2006 e 2011), sbagliano nel considerare il Cav fuori dai giochi; questa dimostrazione di “vitalità” è avvenuta, paradossalmente, nel giorno della sua decadenza quando,…

Egitto, se i costituenti fanno il gioco dei militari

Egitto di nuovo al bivio: piazza pericolosamente bollente, Parlamento in stallo per modificare la costituzione e la candidatura, prima sussurrata a bassa voce, adesso più chiara, del generale Sisi come potenziale candidato alla guida del Paese. COSTITUENTI Il gruppo dei costituenti ha impedito che ci fosse la maggioranza qualificata del 75%. Uno stop foriero di dubbi e punti di domanda…

×

Iscriviti alla newsletter