Skip to main content

Si fa presto a dire “uomo solo al comando”. Matteo Renzi forse ha capito che per la volata finale basta il talento del campione, ma per tutto il resto ci vuole una grande squadra: “Non è mai uno a vincere, è la squadra”, ha detto dal palco della Leopolda.

Il team renziano è sempre più numeroso e sembra estendersi ai cosiddetti “poteri forti” che il sindaco pubblicamente avversa perché “hanno fatto perdere tempo e occasioni all’Italia”, ha detto in un’intervista al Corriere della Sera. Ma che in realtà appaiono sempre più vicini al giovane (ex?) rottamatore.

I rapporti internazionali
È l’analista Leopoldo Voronhoff su Formiche.net a offrire una panoramica di tutti i rapporti tessuti in questi anni da “Matteo” a livello internazionale. Con l’aiuto di Marco Carrai, il “Gianni Letta” renziano, e recentemente di Yoram Gutgeld, soprattutto per quanto riguarda le relazioni speciali con Israele.
Renzi stesso è stato poi protagonista di alcuni pellegrinaggi in terra statunitense. E ha stretto amicizia con un grande vecchio di era reaganiana, Michael Ledeen, ora eletto suo consigliere di fiducia.

Insomma il giovane e inesperto “Matteo” sembra aver dato retta ai consigli di Massimo D’Alema che gli suggeriva di rafforzare la sua immagine internazionale. Su questo fronte, Renzi è cresciuto e la strategia ora è quella di puntare a un profilo più istituzionale. Così il sindaco, ha raccontato ieri Goffredo De Marchis su Repubblica, sembra aver quietato il suo carattere fumantino e aver accettato di sacrificarsi sull’altare della “stabilità”, fino a pochi giorni fa definita “immobilismo”, per far contente le Cancellerie europee.

Tregua con Letta
Dalla Leopolda è arrivato un messaggio di pace a Enrico Letta, che in quanto a rapporti con i poteri forti internazionali non è certo da meno: “Non siamo ingrifati all’idea di dire agli italiani che tra sei mesi si torna a votare”, ha detto il promesso sposo alla segreteria Pd. Anche se non tutti, a partire dai suoi, scommetterebbero su una tregua troppo lunga.

I rapporti con la finanza
È stato l’applauditissimo intervento di Davide Serra, fondatore del fondo Algebris, dalla vecchia stazione di Firenze, ad accendere ancora i riflettori sui rapporti di Renzi con la finanza. Un chiacchierato aspetto che costò tante critiche al rottamatore alle scorse primarie. Voronhoff paventa l’ipotesi che “Renzi sia sostenuto dai finanzieri di Morgan Stanley, la banca in cui si è fatto le ossa Davide Serra e che di recente ha chiamato nel proprio advisory board il fiorentinissimo e renzianissimo Lorenzo Bini Smaghi”.

I rapporti con gli industriali
Meno oscure le relazioni che Renzi intrattiene con gli industriali. Le presenze a riguardo alla Leopolda dicono più delle parole: il genio di Eataly Oscar Farinetti, l’ad di Luxottica Andrea Guerra, lo stilista Brunello Cucinelli raccontano di un’attenzione verso la novità renziana da parte dell’imprenditoria italiana di cui il sindaco può andare fiero.

Renzi e Della Valle, odi et amo
Capitolo a parte merita il travagliato rapporto con i Della Valle. Dopo gli screzi sul nuovo stadio di Firenze, ora tra loro sembra regnare la pace. Li si vede festeggiare insieme allo stadio le prodezze della Fiorentina. E insieme sembrano combattere sullo stesso fronte rottamatore la battaglia in Rcs. “Considero positivo che si sia sciolto il patto Rcs. L’Italia è stata gestita da troppi patti di sindacato che erano in realtà pacchi di sindacato. Faccio il tifo per i manager che stanno cambiando il sistema”, ha detto Renzi al Corriere della Sera. A cui sembra rispondere indirettamente, in quasi una corrispondenza di amorosi sensi, Alberto Nagel, ad di Mediobanca che ha favorito insieme a Della Valle lo scioglimento del patto Rcs: “Sono per quelli che fanno”, ha detto ieri a chi gli chiedeva se fosse renziano.

I rapporti con la stampa
E se poteri forti devono essere, a un buon leader non può mancare un “giornale amico”. Così se via Solferino sembra mostrarsi ancora piuttosto tiepida sulla scalata renziana, è il potentissimo gruppo Espresso ad aver dato prova di appoggiarla pienamente.

Matteo Renzi e Diego Della Valle

I poteri forti avvinghiati a Matteo Renzi

Si fa presto a dire “uomo solo al comando”. Matteo Renzi forse ha capito che per la volata finale basta il talento del campione, ma per tutto il resto ci vuole una grande squadra: “Non è mai uno a vincere, è la squadra”, ha detto dal palco della Leopolda. Il team renziano è sempre più numeroso e sembra estendersi ai…

Pechino vieta lo ‘shopping tour’ ai turisti cinesi

Niente più ‘shopping tour’ per i turisti cinesi. Lo ha imposto un nuovo provvedimento promulgato dal Governo di Pechino lo scorso 1 ottobre, che vieta il cosiddetto shopping ‘forzato’, ossia i tour organizzati con il preciso scopo di guidare i turisti ad acquistare in particolari luoghi e negozi. Una normativa volta a tutelare i diritti dei viaggiatori, ma che ha…

Il renziano Baricco alla Leopolda. I discorsi a confronto

Alla Leopolda tutti sono rimasti in silenzio mentre parlava lo scrittore Alessandro Baricco. Non solo perché è un habituè della kermesse di Matteo Renzi, ma perché le sue parole sono state un duro colpo per i renziani dell’ultima ora. Come scrive La Stampa, Baricco ha denunciato la presenza di “un mucchio di improbabili sul carro del vincitore”, ma ha avvertito:…

Dalla Basilicata la provocazione del tema sulla "correità politica". Ma è solo una provocazione?

Smanettando sul web, anzi su Facebook, ci si può imbattere in pensieri interessanti, o che comunque portano ad una discussione tra addetti ai lavori, al di là del fatto che vengano ideati da giornalisti o meno. Anzi, spesso i "non giornalisti", i semplici cittadini, hanno una sensibilità, che, sinceramente, non trovo sovente nel mondo del giornalismo, ormai fin troppo autoreferenziale.…

Pd, brogli solo in salsa renziana?

Impennata di tessere e denuncia di brogli? Il tesseramento, in vista delle primarie del Pd, inizia nel peggiore dei modi, con sospetti di disfunzioni amministrative che lasciano più di un dubbio. “Ho visto anziani pagati per iscriversi e votare, questo Pd mi ripugna” attacca il senatore democratico Stefano Esposito intervistato dal Giornale. L’indignazione è figlia di gravi maneggi e accusa:…

Perché Mister Spread promuove la Spagna e rimanda l'Italia

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class Editori pubblichiamo il commento di Edoardo Narduzzi apparso sul quotidiano Italia Oggi diretto da Pierluigi Magnaschi. È sempre il giudizio di Lady Spread quello che certifica il buon o cattivo stato di salute di un governo dell'eurozona. E, nel caso dell'esecutivo di larghe intese, il giudizio espresso dovrebbe innescare più di qualche preoccupazione, perché dopo…

Vi spiego perché Renzi piace

Grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo il commento del direttore Pierluigi Magnaschi apparso sul quotidiano Italia Oggi. Renzi, nel suo discorso di chiusura alla Leopolda, ha fatto fare il giro di boa al Pd. Sui suoi propositi vedremo che cosa sarà capace di fare. Ciò che è dirompente, è che li abbia enunciati. In modo comprensibile. Senza ricorrere al…

Così gli 007 italiani si aprono a giovani e università

L'iniziativa è stata programmata mesi fa, in tempi non sospetti, eppure è sempre più di attualità. Perché il clamore scatenato anche in Italia dal programma di sorveglianza elettronica della National Security Agency (Nsa) americana ha generato un senso di sfiducia e smarrimento nell'opinione pubblica. Partono due nuovi progetti dei Servizi italiani nati con l'obiettivo dichiarato di "avvicinare i cittadini al…

×

Iscriviti alla newsletter