Skip to main content

Mancano poche ore alla pubblicazione ufficiale della prima parte del Quinto rapporto di Valutazione sul clima dell’Ipcc (Intergovernmental panel on climate change), gli scienziati che studiano il clima su mandato delle Nazioni Unite e che domani a Stoccolma renderanno pubblico il lavoro di quattro anni. Sul suo blog però Carlo Carraro in un post offre alcune anticipazioni.

Carraro, che è direttore dell’International center for climate governance (Iccg) ed è rettore dell’università Ca’ Foscari di Venezia, racconta infatti che in qualità di “membro del Bureau dell’Ipcc e vicepresidente del Working Group III (una delle squadre di esperti)” ha avuto “accesso in anticipo al rapporto”.

I PUNTI ‘FOCALI’, COLPA UOMO, AUMENTO CO2, PERDITA GHIACCI
Secondo Carraro “i punti focali del testo che sarà reso pubblico il 27 settembre 2013” sono tre: l’aumento di CO2, le colpe dell’uomo sui cambiamenti climatici, la perdita dei ghiacci.

TROPPA CO2
Dal rapporto, dice, arriva “la conferma che la concentrazione di CO2 (anidride carbonica) in atmosfera è dovuta all’attività umana, ed in particolare alla deforestazione e all’utilizzo di combustibili fossili”.

LA COLPA DELL’UOMO
“Si è ormai vicini alla certezza scientifica della responsabilità umana dei cambiamenti climatici: la temperatura media globale (terra e oceani) è aumentata di 0.89 °C nel periodo 1901-2012. Tuttavia – osserva Carraro – il trend di riscaldamento della superficie terrestre presenta variabilità significative di decennio in decennio: fermo restando il trend di aumento delle temperature dal 1901, il grado di riscaldamento del periodo 1998-2012 è inferiore, su scala decennale, a quello del periodo 1951-2012”.

LA PERDITA DEI GHIACCI
Per l’Ipcc “c’è forte evidenza che i ghiacci stiano perdendo massa su scala globale. La copertura nevosa Artica sta diminuendo, mentre in Antardide si registra un leggero aumento della copertura marina ghiacciata”. Mentre “l’innalzamento del livello del mare, cresciuto di 0,19 metri tra il 1901 e il 2010, è accelerato durante gli ultimi due secoli”.

IL FUTURO, TAGLIARE LE EMISSIONI
“Guardando al futuro – rileva Carraro – l’Ipcc conferma che se le emissioni di gas serra continueranno, il riscaldamento aumenterà: emissioni ai livelli di quelle attuali o oltre indurranno cambiamenti nei sistemi climatici, che coinvolgeranno terre, oceani, ciclo dell’acqua, criosfera, livello del mare, eventi estremi, acidificazione degli oceani”.

CAMBIAMENTI SENZA PRECEDENTI
Secondo quanto riportato da Carraro “alcuni di questi cambiamenti saranno probabilmente senza precedenti in centinaia di migliaia di anni e potrebbero persistere per diversi secoli. Il riscaldamento degli oceani continuerà per secoli anche se le emissioni di gas serra diminuissero o le concentrazioni si mantenessero costanti. L’aumento delle temperature non sarà omogeneo nelle varie regioni del mondo, e molto probabilmente la regione Artica si riscalderà molto più velocemente delle altre”.

IL METODO
“I continui progressi della ricerca – osserva Carraro – consentono di affinare la capacità di comprendere il sistema climatico, di capire le cause e prevedere gli impatti dei cambiamenti climatici. I modelli utilizzati nell’AR5 sono più sofisticati e le osservazioni più dettagliate. Non c’è quindi da stupirsi se, nel confermare le tendenze al riscaldamento del clima e la relativa responsabilità dell’uomo, il nuovo rapporto si discosta in parte da quello precedente”.

Ecco come cambia il clima del mondo

Mancano poche ore alla pubblicazione ufficiale della prima parte del Quinto rapporto di Valutazione sul clima dell’Ipcc (Intergovernmental panel on climate change), gli scienziati che studiano il clima su mandato delle Nazioni Unite e che domani a Stoccolma renderanno pubblico il lavoro di quattro anni. Sul suo blog però Carlo Carraro in un post offre alcune anticipazioni. Carraro, che è direttore…

Ecco la bozza del decreto anti Telefonica

Il governo sta lavorando a una modifica della legge sull'Opa (offerta pubblica di acquisto). Le società potrebbero essere autorizzate a definire per via statutaria una soglia inferiore a quella prevista dalla normativa, cioè il 30%, al superamento della quale scatterebbe l'obbligo di offerta. Un escamotage, nel caso specifico di Telecom, grazie al quale il cda della società ex monopolista potrebbe…

Mobilità in città: cosa ne pensano gli automobilisti

Un sondaggio sulla mobilità rivela le opinioni degli italiani sui posteggi urbani: ecco le idee proposte per migliorare un servizio spesso non all’altezza. I prezzi delle Rc auto salgono alle stelle e i guidatori italiani cercano di correre ai ripari. Le compagnie del settore proliferano e gli utenti possono gioire poiché la concorrenza agevola gli utenti a trovare polizze più convenienti. Ma per trovare bisogna saper cercare. Qui subentra internet, che fornisce specifici servizi di comparazione prezzi dove porre le assicurazioni…

Turchia

Moody's, S&P, Fitch. Il downgrade si abbatte sulle società di rating

A dare il rating alle agenzie di rating ci pensa un finanziere d'eccellenza, Bill Gross. Come fidarsi di Moody's che riconferma la tripla A agli Stati Uniti, mantiene stabile l'outlook e sembra indifferente alle spaccature profonde nel Congresso sul nuovo aumento del tetto del debito? Peccato che, dati alla mano, la soglia massima del debito Usa sarà raggiunta entro il 16…

L’eurozona fa scuola. In Africa

Gli euroscettici possono consolarsi: qualcuno ha fatto tesoro dell’eurodisastro. L’esperienza della moneta unica europea è stata una lezione memorabile per tutto il mondo. Tanto è vero che adesso chiunque voglia pensare di creare un’unione monetaria guarda al nostro continente per non commettere gli errori che abbiamo commesso, a caro prezzo, noi. Il fatto che gli unici a parlare di unione…

Telecom adios? Anche la Germania perde pezzi. Il caso dei rubinetti Grohe...

Telecom e Alitalia rischiano di cambiare bandiera. Una svolta che ha messo alla berlina l'industria e il capitalismo italiano, specialmente sulla stampa estera. Le accuse? Nessuna strategia, pochi fondi da investire, burocrazia soffocante. Ma la cessione di marchi storici non avviene solo in Italia. Mal comune mezzo gaudio? I giapponesi all'assalto delle perle tedesche E' stata ufficializzata oggi la più…

Telecom-Telefonica, anche Brasile e Argentina si preoccupano

La vicenda di Telecom Italia preoccupa non solo l’Italia. I governi di Brasile e Argentina si sono attivati per capire come l’acquisto delle partecipazioni da parte della spagnola Telefónica può influire sul mercato latinoamericano. Il presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè, ha assicurato che la compagnia non uscirà da Brasile e Argentina. Ma la possibilità di cambiamenti nella gestione preoccupa…

Alfio Marchini visto dal fogliante Di Michele

Dopo la corsa per il Campidoglio, Alfio Marchini è pronto a far nascere un nuovo movimento politico nazionale che sarà pronto per le prossime elezioni politiche? L'indiscrezione corre veloce in Rete, dove Dagospia svela alcune caratteristiche del nuovo partito, il cui lancio ufficiale dovrebbe avvenire quando la discussione della finanziaria approderà in Parlamento, secondo il sito diretto da Roberto D'Agostino.…

D'accordo con le dimissioni Pdl per Berlusconi? Votate

La raccolta firme è già cominciata. I parlamentari del Pdl hanno deciso di presentare dimissioni di massa, per ora "congelate", fino a quando il 4 ottobre la Giunta delle elezioni non voterà per la decadenza di Silvio Berlusconi, a seguito della sentenza della Cassazione sui diritti Mediaset. Un gesto che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha bollato come "inquietante"…

Twitter ribolle con Barilla

Basta una puntura della Zanzara per scatenare l’inferno. Intervistato dallo smaliziato Giuseppe Cruciani, nella sua trasmissione radiofonica “La Zanzara” appunto, Guido Barilla, presidente dell’omonima multinazionale, fa sapere: “Sono per la famiglia tradizionale, non realizzerò mai uno spot con i gay”. Boom. Le sue parole rimbalzano subito in rete che discetta, si scalda e ribolle sulle parole del manager. Su Twitter viene…

×

Iscriviti alla newsletter