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Ma alcuni giornali hanno voluto fare il punto sull’operazione. Secondo il quotidiano El Pais, l’aumento della partecipazione in Telecom Italia “è stato preceduto da negoziazioni e rappresenta la ricerca di un complesso equilibrio di poteri per assicurare la formula che garantisca competitività effettiva in Brasile e Argentina”. El Pais sottolinea che l’operatore ha confermato l’accordo per 440 milioni di euro.

Attenti al debito
Il quotidiano spagnolo ricorda che l’accordo con Telefónica può risolvere la situazione di Telco ma solo temporaneamente. “La chiave, invece, è nelle decisioni che deve prendere Telecom Italia. In questo senso, sarà decisivo il Consiglio di amministrazione del 3 ottobre, che dovrà definire il piano sul futuro della compagnia, che ha un debito finanziario di quasi 30mila milioni di euro e un valore in borsa di 10mila e 800 milioni”, ha scritto El Pais.

“È finita la telenovela: c’è l’accordo e Telefónica adesso controlla Telecom Italia”, scrive il sito iProfesional. “La compagnia pagò un aumento di capitale con 323 milioni di euro. Gli italiani vedono così la perdita di una delle imprese simbolo del Paese”, ha scritto.

Gli impegni a favore del bilancio
Per il settimanale di approfondimento Cinco días, nonostante le rassicurazioni del presidente di Telefónica, César Alierta, oggi “l’acquisto di Telecom Italia da parte del gruppo spagnolo è un’operazione complessa dal punto di vista politico e finanziario”.

“Telefónica ha detto chiaramente ai mercati che l’acquisto non comporterà nessun cambiamento nel proprio bilancio. Gli impegni per la riduzione di 47mila milioni di euro restano. Ma, con l’acquisto di Telecom Italia, Telefónica si accolla un debito di 29mila milioni di euro e questo potrebbe aumentare il debito del gruppo spagnolo fino a 77mila milioni di euro”, avverte Cinco días.

L’obiettivo reale
“L’intenzione di Telefónica non è aumentare la sua presenza sul mercato italiano, ma contribuire al suo consolidamento nel mercato brasiliano grazie a Tim Brasil”. È questa l’analisi di Javier Montoya, consulente del fondo di investimenti Alpha Pluspubblicata sul quotidiano finanziario Expasión.

Il mistero cinese
“Uno dei punti interrogativi resta il futuro della partecipazione di Telefónica in China Unicom, una questione sulla quale la compagnia ancora non si è pronunciata”, ha scritto Montoya. Telefónica ha il 5,01% del capitale di China Unicom, una partecipazione che si è ridotta dopo la vendita del 4,56% a luglio del 2012 per 1.142 milioni di euro.

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