C’è qualcosa che sta curiosamente e progressivamente accomunando giornali che, per le loro aree culturali, sociali e politiche di riferimento, non dovrebbero essere più diversi: il Giornale e il Foglio da una parte e il Fatto Quotidiano e la Repubblica dall’altro. Ma al netto - quest’ultima - degli editoriali festivi del preoccupatissimo e sempre più inascoltato fondatore Eugenio Scalfari. Li…
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Il ruolo dei curdi nel conflitto siriano
Pubblichiamo un articolo di Affari Internazionali Mentre nei corridoi di Ginevra ci si interroga sul futuro di una conferenza che risolva l'impasse siriana, una forza nascente guadagna lentamente terreno sul campo. Dal luglio scorso, i curdi siriani si battono per il controllo della regione settentrionale di Rojava, storico crocevia di scambi tra il porto turco di Alessandretta, la Siria e…
Vi prego: basta tecnici al Tesoro
Grazie all'autorizzazione del gruppo Class editori pubblichiamo l'analisi di Edoardo Narduzzi apparsa su Italia Oggi, il quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi. L'ultimo documento rilasciato dall'Ocse lo conferma ancora una volta. I ministri tecnici continuano a fare previsioni sballate: secondo il ministro Saccomanni nel 2014 il pil italiano crescerà dell'1%, mentre l'organizzazione parigina prevede solo uno +0,6% con una domanda interna…
Genova scioperaiola, ecco le colpe di sindacalisti, manager e politici
La crisi di Amt - la municipalizzata dei trasporti che col suo sciopero sta mettendo Genova in ginocchio - non è piovuta dal cielo. Si è sviluppata tutta qui sulla terra, in conseguenza di scelte politiche coerentemente assunte a difesa del ruolo dei sindacati, i veri azionisti di controllo dell'azienda. Non si può capire la gravità di quello che sta…
De Mita consiglia Passera?
L'attivismo politico di Corrado Passera appare a tratti spasmodico: incontri, riunioni, partecipazioni a seminari e convegni, fra Roma, Milano e Torino. L'ATTIVISMO DI PASSERA L'ex banchiere di Intesa non si risparmia e non lesina a incontrare esponenti di associazioni e movimenti, sia della galassia liberale (con una preferenza per Fare capeggiato dall'economista Michele Boldrin) sia di quella popolare ed ex…
Kennedy, l'americano che sfidò De Gaulle
Storicamente le nazioni hanno tenuto fede alle alleanze perché le conseguenze che sarebbero potute derivare dall’abbandonare un alleato venivano considerate più rischiose dell’adempimento dei propri obblighi. L'ERA NUCLEARE Nell’era nucleare questa regola non era necessariamente valida; abbandonare un alleato poteva comportare un eventuale disastro, ma incorrere in una guerra nucleare al suo fianco garantiva la catastrofe immediata. Per intensificare la…
L'Italia e gli investimenti esteri visti da Londra
Tra poche ore l’autista di una solerte compagnia privata mi accompagnerà all’aeroporto di Heathrow dopo una due giorni a Londra per definire i dettagli di alcuni progetti di investimento per il prossimo anno, precedentemente valutati per settimane con collaboratori e partners. Prima di rientrare in Italia, con l’aiuto di una ordinatissima assistente, decido di mettere un po’ d’ordine tra le carte e…
Storace, La Russa e Meloni. Tutti i destri attratti da Pizzi
È difficile capire quale sia il premio in palio, ma sembra che all'interno della destra italiana la lotta - in senso figurato, per fortuna - sia per dimostrare chi, di destra, lo è di più. Il premio, forse, potrebbe essere il consenso da parte di un elettorato sempre più frammentato, ma neanche questo è poi così scuro. Di sicuro, invece,…
Ecco la lezione di Kennedy che l'Occidente ha dimenticato
La lezione più importante di John Kennedy è che il futuro va plasmato con le nostre speranze razionali, non con le nostre paure. Egli era il primo a rigettare le speranze infondate dei sognatori di professione. “Non credo – diceva – nel concetto assoluto, infinito di pace universale e buona volontà di cui alcuni fanatici fantasticano o sognano. Non rifiuto valore…
Chi mugugna per i comizi di Cottarelli sulla spending review
Gli annunci di mister spending review, al secolo Carlo Cottarelli, commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica incaricato dal governo di tagliare 32 miliardi di euro in tre anni, non sono piaciuti. A chi? Scorrendo le reazioni sulla stampa, ma soprattutto sui social network, dopo gli annunci di tagli e risparmi diversificati, ecco prendere forma una cartina di tornasole…















