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Per BlackBerry non è ancora detta l’ultima parola. Ha ancora sufficienti fondi e nessun debito per scegliere le prossime mosse con calma.
La buona dose di ottimismo proviene da Bert Nordberg conosciuto nelle vesti di presidente di Sony Ericsson e da febbraio membro del consiglio di amministrazione di BlackBerry nonché tra i componenti del comitato straordinario istituito il 12 agosto cui è stato affidato il compito di trovare una via d’uscita per il difficile momento dell’azienda canadese. Fu sua nel 2011 la decisione di vendere le quote di Sony Ericsson, prossima al fallimento, a Sony Mobile Communications, merito a cui probabilmente può essere ricondotto l’attuale difficile compito. Le prime proposte prese in considerazione dal comitato di Rim hanno riguardato possibili partnership e joint venture con operatori e giganti della produzione, lo scorporo del suo servizio di messaggistica BlackBerry Messenger (BBM) in una controllata, dal nome BBM Inc, fino a quella di ipotetica vendita dell’azienda.

Una proposta “esclusiva”

In una intervista al Wall Street Journal l’executive svedese ha dichiarato che BlackBerry ha buone speranze di sopravvivere ma un tale cambio di strategia richiede scelte dure, come la possibile vendita di alcuni segmenti, e particolare impegno nel cercare il target cui indirizzarsi in modo quasi esclusivo. La società potrebbe quindi continuare la sua difficile corsa attestandosi come un “operatore di nicchia del settore”. Nordberg non ha escluso quindi una vendita o una partnership ma non ha delineato quali segmenti potrebbero essere venduti.

Punti di forza e pegno da pagare

Per Nordberg BlackBerry possiede asset strategici di tutto rispetto ed è da li che bisogna ripartire. Da sempre suo fiore all’occhiello, il mondo del business, a cui si unisce una comprovata garanzia nella sicurezza delle comunicazioni, è stato trascurato da un processo di consumerizzazione dei suoi terminali che non ha ottenuto i risultati sperati facendo perdere anche importanti porzioni nel settore che da sempre ha fatto la sua fortuna.

La società canadese adesso deve pagare pegno, ridimensionando le sue ambizioni e rinunciando alla sfida con i giganti iOS e Android, attualmente i due sistemi operativi più diffusi nel mondo, quasi impossibili da raggiungere per una società come BlackBerry ed il suo OS.

In un mercato che si basa su colossi ed economie di scala BlackBerry è destinato quindi a restare un player di nicchia.

Ultima chiamata per BlackBerry

Per BlackBerry non è ancora detta l’ultima parola. Ha ancora sufficienti fondi e nessun debito per scegliere le prossime mosse con calma. La buona dose di ottimismo proviene da Bert Nordberg conosciuto nelle vesti di presidente di Sony Ericsson e da febbraio membro del consiglio di amministrazione di BlackBerry nonché tra i componenti del comitato straordinario istituito il 12 agosto…

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