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Il presidente Usa Barack Obama ha bloccato quattro anni fa un progetto per l’acquisto di nuovi elicotteri, spiegando che il loro prezzo, crescente, era il simbolo dei contratti sfrenati della passata amministrazione repubblicana. Ma sotto accusa finisce ora la nuova gara per il Marine One. A presentare l’offerta per aggiudicarsi la commessa multimiliardaria potrebbe essere solo una società, Sikorsky Aircraft. E alcuni rivali del gruppo, tra cui Agusta Westland e Boeing, lamentano che sono state previste, e mutate nel tempo, condizioni tali da far fuori ogni potenziale competitor.

Il contenimento della spesa 

In tempi di vacche magre, la Casa Bianca ha previsto gare più dure e a prezzi più bassi in ogni settore. Ma, sottolinea il New York Times, l’ordine dei Marine One, l’elicottero presidenziale, mostra quali difficoltà ci siano in realtà. E “puntando sull’economicità, il governo potrebbe finire per escludere mezzi che potrebbero rivelarsi invece più flessibili e meno costosi nel lungo periodo”.

Il no ai nuovi elicotteri di Obama

“Il fatto non è se il presidente possa garantirsi l’elicottero più economico, ma quale sia il migliore da comprare, spendendo meno”, ha spiegato Jacques S. Gansler, il responsabile acquisti del Pentagono nell’era Clinton. Dal 2009, quando per la prima volta durante un confronto con il candidato alla Casa Bianca John McCain Obama espresse le sue perplessità sull’acquisto, il costo del progetto per i 28 elicotteri capaci di resistere ad attacchi terroristici e nucleari è quasi raddoppiato a 13 miliardi di dollari. “Posso continuare tranquillamente ad usare quelli esistenti, che hanno tra i 35 e i 40 anni. Mi sembrano perfettamente adeguati”, disse Obama all’epoca.

Le condizioni e il ruolo di Agusta

L’ultimo piano prevede l’acquisto di 21 elicotteri, a un prezzo non specificato ma molto più basso, che dovrebbero entrare in servizio nel 2020. Ma le tre grandi società la cui partecipazione alla gara era scontata, Boeing, Bell Helicopter e Agusta Westland, potrebbero in realtà non presentare alcuna offerta. La società di Finmeccanica, Agusta, considerata il rivale numero uno per Sikorsky, ha spiegato che diversi aspetti del bando di gara “ci impediscono di presentare un’offerta competitiva” e “forniscono un vantaggio significativo al nostro probabile competitor”.

Le modifiche alle previsioni sulla larghezza degli elicotteri

Agusta si era alleata con Northrop Grumman per prepararsi alla nuova commessa, mentre Lockheed Martin con Sikorsky. Il gruppo che fa capo a Finmeccanica, decidendo i termini della nuova offerta, ha proposto un elicottero basato sul suo AW101, più largo del Sikorsky H-92, ma è stato svantaggiato quando è stato deciso di ridurre i posti da 14 a 12. E mentre gli elicotteri Sikorsky hanno già ottenuto la certificazione della Federal Aviation Administration, questo passo non c’è ancora stato per i mezzi Agusta. Boeing aveva pensato di presentare il suo H-47 Chinook oppure il V-22 che produce per Bell. Ma nessuno dei due modelli è risultato adeguato quando il governo ha deciso che l’elicottero avrebbe dovuto essere abbastanza piccolo per atterrare nel giardino della Casa Bianca.

“E Boeing, Agusta e Bell sono stati esclusi da una gara per l’acquisto di elicotteri dell’Air Force anche nel 2012. L’unica azienda in grado di presentare un’offerta? Sikorsky”, evidenzia il Nyt.

I problemi di Agusta e Sikorsky

E nei guai, per un motivo o per l’altro, non sarebbe solo la società europea, come tiene a precisare il New York Times: “Agusta Westland sta affrontando un processo riguardante presunte tangenti nella vendita di 12 elicotteri AW-101 all’India, una commessa da 754 milioni di dollari. Sikorsky, che ha costruito gli elicotteri ora in uso alla Casa Bianca, sta invece gestendo con ritardi e cancellazioni un progetto militare con il Canada che prevede l’acquisto di elicotteri simili a quelli che sarebbero offerti alla Navy”.

“Difficilmente un unico concorrente per la gara sceglierà di tagliare i costi della commessa”, spiega Gansler. E il portavoce di Sikorsky, Frans Jurgens, ha dichiarato che “la nostra proposta si concentrerà su un elicottero sicuro, affidabile ed efficiente”. Senza termini di paragone, Sikorsky ci riuscirà sicuramente.

Ecco a chi si affida Obama per viaggiare sul Marine One

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