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L’auspicio di Papa Francesco è che “tutti capiscano il suo gesto”, ha riferito padre Federico Lombardi, secondo cui la visita a Lampedusa “è stata una visita di portata storica”.
Papa Francesco è ripartito da Lampedusa per fare rientro a Roma. La sua visita nell’isola, la maggiore delle Pelagie, è durata poco più di quattro ore tra l’abbraccio con gli immigrati, l’incontro con la comunità locale e la visita nella Parrocchia di San Gerlando.
Ripercorriamo le tappe più importanti della giornata di Papa Francesco a Lampedusa:

La simbolica gita  in barca di Papa Francesco

Papa Francesco nel mare di Lampedusa per ricordare la strage di migranti. Il Pontefice, nella sua prima visita a Lampedusa dopo aver salpato da cala Pisana, a bordo di una motovedetta della Capitaneria di Porto, ha lanciato la corona a largo, nei pressi della porta d’Europa. Un gesto simbolico ma carico di significato: il Papa ha voluto ricordare quanti hanno perso la vita in mare, circa 19mila dal 1988. A Punta Favarolo, nel porto nuovo di Lampedusa, Bergoglio ha incontrato un gruppo di immigrati, una cinquantina, in rappresentanza delle centinaia e centinaia di migranti che arrivano ogni giorno sull’Isola.

Il perché della sua visita

“Immigrati morti in mare, da quelle barche che invece di essere una via di speranza sono state una via di morte. Così il titolo dei giornali”, ha detto il Papa all’inizio dell’omelia durante la messa celebrata a Lampedusa. “Quando alcune settimane fa ho appreso questa notizia, che purtroppo tante volte si è ripetuta – ha proseguito – il pensiero è tornato continuamente come una spina nel cuore che porta sofferenza”. E allora “ho sentito che dovevo venire qui oggi a pregare – ha aggiunto – a compiere un gesto di vicinanza, ma anche a risvegliare le nostre coscienze perché ciò che è accaduto non si ripeta. Non si ripeta per favore”.

Indifferenza e perdono

“Siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza”: così Papa Francesco nell’omelia della messa a Lampedusa in memoria dei migranti morti in mare. “La cultura del benessere che ci porta a pensare a noi stessi ci rende insensibili alle grida degli altri, ci fa vivere in bolle di sapone, che sono illusioni del futile, del provvisorio, che portano alla globalizzazione dell’indifferenza”, ha detto il Papa. “Chi è il responsabile del sangue di questi fratelli o sorelle? Nessuno: tutti noi rispondiamo così” ha detto il Pontefice. “Chiediamo perdono per l’indifferenza, per chi si è chiuso nel proprio benessere che porta all’anestesia del cuore, per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno portato a situazioni che conducono a questi drammi. Perdono Signore”, ha detto il Papa in chiusura dell’omelia.

Baci e benedizioni

Un lungo tragitto tra due ali di folla a bordo di una campagnola messa a disposizione di un lampedusano. Papa Francesco è stato accolto con grande calore da migliaia e migliaia di persone radunate lungo il Porto nuovo di Lampedusa e nel campo sportivo dell’Isola. Bergoglio si è fermato più volte per benedire e baciare i bambini lungo il tragitto. Poi ha attraversato tutta l’area sportiva, nei diversi settori, per salutare i fedeli. Prima di iniziare la celebrazione, il Pontefice si è fermato in preghiera davanti alla Statua della Madonna di Porto Salvo, venerata dai lampedusani, protettrice dei pescatori e dell’Isola.

Papa Francesco a Lampedusa. Il racconto per immagini

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