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Sebbene la situazione internazionale sia ancora fortemente instabile e pericolosa alcuni recentissimi fatti sono incoraggianti.

Il primo in assoluto è l’inizio di dialogo costruttivo, dopo 34 anni, tra l’Iran e gli USA. Se i due presidenti e i rispettivi ministri degli esteri non si faranno intrappolare dalle lobby pro-guerra, allora si vedranno risultati stabilizzanti in tutto l’arco che va dal Marocco all’Afganistan.

Il secondo è il determinato percorso di ricostruzione della credibilità (e della moralità) di una istituzione che in due millenni è stata al centro dell’ascesa dell’Occidente e dell’universalità: la Chiesa Cattolica romana.

Il terzo, ma non meno sostanziale, è l’espansione della maturità dei popoli, sia nelle democrazie mature sia in quelle in divenire, testimoniata da una nuova saggezza pragmatica, dall’isolamento delle minoritarie ideologie laiche e religiose, che si esprime nel desiderio condiviso mondialmente di armoniosa coesistenza.

Tuttavia, i pericoli ci sono e si manifestano in modo terribile e terrificante. Ma la novità è che ne siamo tutti più coscienti!

Come in tutte le fasi storiche di transizione dal ‘vecchio’ al ‘nuovo’ si sprigionano forze visibili e occulte che dietro retoriche mistificanti tentano di difendere, quasi sempre perdendo, un ordine antico che per questo è ritenuto sicuro o rassicurante. Il motu proprio della Storia ci dimostra che, fatta eccezione per le catastrofi naturali epocali (gli antichi flagelli), gli uomini alla fine si adattano, sopravvivono, e dopo fasi più o meno lunghe di sofferenza si riorganizzano innovando.

Oggi siamo proprio nel mezzo di una di queste fasi, in un naturale momento di un ciclo di cambiamento che vede lo spostamento dell’asse di equilibrio mondiale da Ovest a Est, dall’Occidente all’Oriente.

Grazie alle possibilità che offrono le moderne tecnologie e all’accresciuta maturità individuale e collettiva, possiamo evitare di trasformare i cambiamenti in flagelli. Questo è il compito dei leader di questi tempi odierni, di tutti i leader laici e religiosi, civili e militari, ricchi e poveri.

Andare avanti con attenzione responsabile!

Adelante con cuidado!

Sebbene la situazione internazionale sia ancora fortemente instabile e pericolosa alcuni recentissimi fatti sono incoraggianti. Il primo in assoluto è l’inizio di dialogo costruttivo, dopo 34 anni, tra l’Iran e gli USA. Se i due presidenti e i rispettivi ministri degli esteri non si faranno intrappolare dalle lobby pro-guerra, allora si vedranno risultati stabilizzanti in tutto l’arco che va dal…

Ceccanti, il problema non è la "loro" legge elettorale.

Ho letto un commento di Stefano Ceccanti sul sistema elettorale tedesco e ho pensato: ma come, con il sistema elettorale che abbiamo noi, ci permettiamo di criticare quello di un altro Paese, che per giunta funziona benissimo? Ceccanti scrive che è politicamente difficile avere un partito che possa totalizzare una percentuale tra il 42-50% in virtù della presenza di più…

Telecom, Blackberry, Kenya. La rassegna stampa di oggi

La rassegna stampa è presa da Good Morning Italia e pubblicata con licenza Creative Commons. Per ricevere Good Morning Italia ogni mattina, direttamente sulla propria email, è possibile abbonarsi gratuitamente cliccando qui. TELECOM DIVENTA SPAGNOLA Nottata di trattative a oltranza tra Telefonica e i soci italiani di Telco. Raggiunto questa mattina l'accordo tra la società iberica e Generali, Mediobanca e Intesa Sanpaolo per salire…

Bartali, il cuore grande di un grande campione

Grazie all’autorizzazione dell’autore, pubblichiamo il commento di Federico Guiglia uscito sull’Arena di Verona, Giornale di Vicenza e Brescia Oggi. Quel Gino lo chiamavano “Ginettaccio”, e sempre l’hanno associato al rivale Fausto Coppi. Come se la sua storia di campione nel ciclismo fosse una storia “condivisa per sempre”: Bartali e Coppi, impossibile per l’uno fare a meno dell’altro. Ma oggi sappiamo…

"Corruzione, la tassa più iniqua"

Martedì 8 ottobre alle 18, presso la Feltrinelli libri e musica (galleria Alberto Sordi), si terrà la presentazione del libro "Corruzione, la tassa più iniqua" (Donzelli) di Luciano Hinna e Mauro Marcantoni. Intervengono Italo Ormanni e Giuseppe Procaccini. Coordina il fondatore di Formiche Paolo Messa.

Conti correnti, il 30% degli under 35 possiede meno di mille euro

L’Osservatorio SuperMoney ha condotto una ricerca su giovani e risparmio, stimando che un conto corrente su tre intestato ad under 35 abbia meno di 1000 euro.   Il metodo più sicuro per gestire in sicurezza i propri risparmi è affidarli alle banche. Al fine di individuare un conto che ci permetta di gestire i consumi senza spendere grosse cifre possiamo…

Telecom, Grillo e il prêt-à-porter

Una volta si diceva piove, governo ladro. Oggi, visto che il tempo è ancora buono, si dice Telecom va agli spagnoli, governo colpevole, o intervenga, o qualche altra cosa del genere. L'importante, insomma, è sparare sull'esecutivo, e fa niente se la tanto vituperata "cessione di Telecom alla Spagna" è in realtà un aumento della quota di Telefonica - che già deteneva la maggioranza…

Unicredit, Intesa e Mps, comincia dai dipendenti la spending review delle banche. Report (top secret) di Kpmg

I dati sono positivi, ma per le banche e meno per la clientela che si trova ad affrontare una "seconda ondata della crisi" quanto a credit crunch. Le banche italiane puntano ad aumentare la patrimonializzazione, in vista dei nuovi criteri di Basilea3, accrescendo il volume di finanziamenti presso la Bce e gestendo in parallelo un percorso di razionalizzazione che riguarda…

Letta non ha il fisico per la Merkel

“L’Italia non ha le risorse per farlo”. Taglia corto Gian Enrico Rusconi, professore emerito di Scienze politiche all’Università di Torino ed editorialista della Stampa, di fronte alla prospettiva di un’alleanza politica con la Germania, auspicata da Carlo Pelanda su Formiche.net. Professore, Pelanda suggerisce di combattere l’austerity puntando su un’alleanza con Berlino in chiave pro Usa. Cosa ne pensa? Magari... Sarebbe…

Junk sono le agenzie di rating, non Finmeccanica

Pubblichiamo grazie all’autorizzazione del gruppo Class editori l’analisi di Edoardo Narduzzi uscita sul quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi Italia Oggi. Praticamente all'unisono Fitch, S&P e Moody's hanno abbassato il rating di Finmeccanica per portarlo al livello dei titoli spazzatura. L'ultima espressione dell'unilateralismo americano, in attesa che dopo la Cina anche Russia e Brasile si dotino di una loro agenzia di…

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