Skip to main content

Chissà se al suo risveglio al mattino, il primo pensiero di Xi Jinping è Evergrande. Si potrebbe scommettere di sì, a guardare le ultime drammatiche vicende del fu colosso immobiliare, il simbolo dei mali oscuri della Cina. Che succede? Semplice, Evergrande fa di nuovo tremare le Borse, a cominciare da Hong Kong, colata a picco sull’onda del nuovo terrore che viene da Shenzhen. Il gruppo, schiacciato da oltre 300 miliardi di dollari di debiti, ha riferito che, a causa dell’indagine che coinvolge Hengda Real Estate, la principale controllata in Cina, “non è in grado di soddisfare i requisiti per l’emissione di nuove obbligazioni nelle circostanze attuali”.

Tradotto, non è possibile raccogliere nuova liquidità dal mercato e dunque ripagare (Evergrande ha chiesto, tre settimane fa, la ristrutturazione del debito ricorrendo alla legge fallimentare americana, aprendo la strada alla bancarotta) i creditori. Molto probabilmente, anche se non è stato ammesso, il mercato stesso non ne vuol sapere di comprare bond e prestare denaro a una società ormai in coma farmacologico. Rimangono le poche righe per spiegare che l’azienda, in default da fine 2021, vede in pericolo ora la sua stessa esistenza (e la capacità di completare i cantieri), non essendo in grado di rifinanziare le sue scadenze e a danno di qualsiasi velleità di ristrutturazione del debito.

L’unità di Evergrande è sotto indagine a Pechino per la sospetta violazione della divulgazione di informazioni. A fine luglio, i debiti non pagati di Hengda Real Estate erano 277,5 miliardi di yuan (38 miliardi di dollari), con 1.931 le cause legali pendenti. E anche la ristrutturazione del debito è decisamente in salita, dal momento che Evergrande ha bisogno del via libera di oltre il 75% dei detentori di ciascuna classe di debito per il riordino, che offre ai creditori un paniere di opzioni per la conversione in nuove obbligazioni e altri strumenti.

L’altro fronte è Country Garden. Il quale, ora che due bond sono stati pagati in extremis tra fine agosto e settembre, deve affrontare l’ennesimo test di liquidità con una scadenza da 15 milioni di dollari di interessi legati a un’obbligazione offshore dopo aver schivato il default all’ultimo minuto le scorse settimane.

Certamente il principale costruttore privato del Paese, i cui problemi finanziari hanno peggiorato le prospettive dell’intero settore immobiliare cinese, oltre che dato un’altra mazzata al comparto bancario, soprattutto locale, avrà un periodo di grazia di 30 giorni dopo la scadenza per pagare la cedola prima di essere considerato inadempiente per l’ennesima volta. Ora, se Country Garden non riesce a pagare i 15 milioni di dollari prima che il periodo di grazia finisca a metà ottobre, il capitale diventerà esigibile immediatamente e scatterà il default.

​Evergrande morto che cammina. Ora il mercato nega nuovi bond

Il costruttore, ormai tecnicamente fallito e simbolo indiscusso dei mali oscuri del Dragone, non potrà raccogliere nuova liquidità dal mercato e tentare di ripagare parte dei creditori. Le borse cinesi crollano ancora e torna la psicosi del contagio. E il fondatore finisce ai domiciliari

Xi scrive a Mattarella e non cita la Via della Seta

Nel suo messaggio di cordoglio per la scomparsa di Napolitano, il leader cinese si limita a auspicare la promozione di “uno sviluppo sano e stabile del partenariato strategico globale Cina-Italia”. Manca poco per l’ufficialità del mancato rinnovo del memorandum

Batterie, la coreana LG Chem investe in Marocco (grazie all'Ira)

La rivoluzione della mobilità elettrica passa anche dal paese africano. Le ampie disponibilità di materiali critici, tra cui il cobalto e il fosfato, hanno attirato gli investimenti esteri, ultimo quello dell’azienda coreana LG Chem. Intanto la Corea chiede agli Stati Uniti maggiori chiarezze sulle clausole dell’Inflation reduction act…

Fumo, l'obiettivo europeo si allontana, ma... Focus sulla revisione Cochrane

Di Michele Scialpi

Il 2040 è sempre più vicino, l’anno entro cui il numero di fumatori dovrà ridursi al 5% della popolazione secondo l’obiettivo europeo stabilito dal Beating Cancer Plan. Un traguardo che, dati alla mano, rischia di diventare irraggiungibile per l’Italia. Cosa dice, in merito, lo studio del gruppo indipendente Cochrane

Mps, il piano B del governo per l'uscita soft

Sono lontani i tempi in cui ci si affannava a trovare un cavaliere bianco in grado di prendersi il Monte dei Paschi in un solo boccone e liberare il Tesoro. Ora che la banca ha ripreso vigore sui listini ed è tornata a fare utili, la strada da battere è quella di un disimpegno scaglionato. E questo per tre ragioni

 

Dietro il dialogo tra Erdogan e Aliyev c'è (anche) l'energia

Non solo Nagorno-Karabah, così la tela turca si lega indissolubilmente all’Azerbaigian (via gasdotto) e all’Iran (via Development Road). Ankara accelera anche sul progetto regionale di infrastrutture e trasporti che collegherà l’Iraq meridionale alla Turchia

La lezione del funerale laico di Giorgio Napolitano

Le esequie del Presidente emerito si sono tenute alla Camera dei deputati, dopo la camera ardente al Senato. Un ultimo saluto che è un simbolo, forse un messaggio, per chi resta, incarnato dai luoghi e da chi ha preso la parola per porgere un ultimo saluto

L’Europa tra materiali critici e ordine geopolitico globale

La presidenza spagnola del Consiglio Europeo si inaugura con una presa di coscienza delle sfide sistemiche globali. Serve maggior realismo in politica estera e scrutinio dei settori strategici, a partire dalle materie prime critiche. Ecco le riflessioni e alcune proposte del report che verranno discusso a Granada il 5 ottobre

In Palestina i funzionari sauditi parlano di normalizzazione con Israele

Riad vuole una relazione con Gerusalemme. Per farlo deve passare dalla Palestina, perché simbolicamente non può abbandonare i fratelli arabi. Ma la leadership palestinese dovrà comprendere il valore della normalizzazione israelo-saudita e in qualche modo adeguarsi

Ecco perché nonostante tutto il governo durerà. L'analisi di Sisci

Non ci sono formule magiche per prevenire ed evitare la grave incertezza che potrebbe pesare sul Paese già nei prossimi mesi. Sarebbe fondamentale trovare una ricucitura con l’Europa, la Francia, la Germania. Bisognerebbe mettere la sordina alla questione dei migranti. In mancanza di soluzioni rotonde essa diventerà sempre di più esplosiva e controversa per il governo. L’analisi di Francesco Sisci

×

Iscriviti alla newsletter