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Terrestre, aereo, navale, cyber e spazio. La partecipazione di Elt Group alle attività di ricerca e sviluppo finanziati nell’ambito dell’European defence funds (Edf) coinvolge l’azienda in tutti i domini operativi, dai tradizionali a quelli del futuro. La Commissione europea ha infatti selezionato i 41 programmi del Work program 2022, nove dei quali vedono la partecipazione da protagonista della società basata a Roma. In questi programmi, l’azienda fornisce il suo contributo grazie soprattutto alla competenza e capacità di innovazione nelle operazioni nello spazio elettromagnetico (Emso) e nel campo cyber.

La partecipazione all’Edf

Il gruppo è coinvolto nelle iniziative dell’Edf fin dalle sue fasi propedeutiche, attraverso la partecipazione al Preliminary actions defence research (Padr) e European defence industrial development programs (Edidp) per lo sviluppo di capacità di difesa comuni. Anche prima dell’istituzione del fondo comune, Elt Group ha maturato e consolidato le sue competenze grazie alla partecipazione a diversi programmi congiunti della difesa tra Paesi europei, come l’Eurofighter Typhoon, le Fremm, l’elicottero NH90 e attualmente partecipa anche allo sviluppo del futuro caccia di sesta generazione Gcap.

Nuovi domini…

Nel dominio spazio, Elt partecipa al progetto Spider che mira alla creazione di una costellazione di satelliti per missioni di Intelligence sorveglianza e ricognizione militari con incluso payload Sigint, e nel dominio cyber con il progetto Newsroom mirato a superare le attuali limitazioni della cyber situational awareness (Csa). Sempre in ambito tecnologico, Elt è presente nei progetti Tiresyas ed Epicure, rispettivamente per contrastare le minacce emergenti aumentando la resilienza dei sensori sviluppare e per l’assemblaggio e collaudo di semiconduttori in outsourcing (Osat) e sostenere i fornitori di tecnologia in Europa nel campo del packaging avanzato per le esigenze della difesa.

… e tradizionali

Nei domini tradizionali, a partire dal dominio aereo, il gruppo italiano partecipa ai progetti React II, per la capacità di attacco elettronico aereo, follow-on del progetto Edidp 2019, e Fasett, nuovo aereo da trasporto per gli Stati membri Ue. Nel dominio navale è presente nei progetti E-Nacsos, per la sorveglianza navale, ed Euroguard, per l’integrazione di tecnologie innovative in una unità navale sperimentale per operazioni costiere. Infine, nel dominio terrestre è sul progetto Latacc per rafforzare la capacità collaborativa fra posti di commando, veicoli, soldati e assetti unmanned in conflitti ad alta intensità.

L’innovazione di Elt Group

Come ricordato di recente dal presidente di Elt Group, Enzo Benigni, “l’innovazione è una cosa seria”, soprattutto in un’epoca in cui l’evoluzione tecnologica procede a una velocità sorprendente “per gli stessi tecnici”. Senza innovazione si diventa rapidamente obsoleti, ed Elt Group ha infatti messo questi concetti al centro del proprio piano industriale Tenet 2030, per cogliere al meglio le possibilità offerte dalle proprie competenze nei nuovi domini dello spazio, del cyber e della bio-difesa. L’azienda, del resto, ha celebrato il proprio importante traguardo proprio in campo spaziale, mettendo in orbita il suo primo payload finanziato dall’azienda, il sistema Scoprio. Il satellite, la cui missione è raccogliere i dati marittimi non classificati analizzati dal segmento di terra presso il quartier generale di Elt a Roma, è solo l’ultimo traguardo della società, i cui prossimi obiettivi sono il sistema in orbita stratosferica EuroHAPS e il sistema di contromisura per impedire l’acquisizione di immagini da parte di satelliti ostili, Zenital jammer.

L’innovazione europea è multidominio. Ecco l’impegno di Elt Group

Elt Group sarà protagonista in nove programmi finanziati dalla Commissione attraverso lo strumento dell’European defence funds. L’impegno dell’azienda si dipana in tutti i domini, nuovi e tradizionali, confermando l’impegno al multidominio della società

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