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Dopo la conquista della località di Quseir i “leali” a Bashar al-Assad vogliono prendere il controllo di Aleppo, la seconda città più importante della Siria. Sanno che dovranno affrontare difficoltà logistiche e blocchi, attacchi da parte dei ribelli che tra poco potranno contare su un maggiore sostegno da parte degli Stati Uniti e della comunità internazionale. Ma non temono lo scenario. Sanno che quella di Aleppo sarà l’ultima battaglia per vincere la guerra.

Come ha spiegato in un’intervista a Formiche.net l’analista Carlo Jean, la guerra in Siria si basa su mosse strategiche: “Il regime di Assad è alla controffensiva. Hanno avuto dei risultati recentemente con la presa di Qusayr, un luogo strategico perché permette di controllare l’autostrada tra Damasco e Aleppo e così bloccare le vie di rifornimento per i ribelli e riaprirle alle forze dell’esercito”.

L’operazione “Tormenta del Nord”

L’ultima strategia dell’esercito siriano è l’operazione “Tormenta del Nord”. Secondo una fonte dei servizi di sicurezza siriani, l’operazione ha come finalità prendere il controllo di Aleppo per poi riuscire a sventare gli attacchi dei ribelli. La strategia ha già dato i suoi primi frutti con la presa della località di Shwihneh, in provincia – appunto – di Aleppo e ha dato un duro colpo al gruppo ribelle Fronte Al Nusra. Gli insorgenti però sono ancora presenti (dopo un anno) nell’aeroporto militare di Minigh, vicino ad Aleppo.

L’appoggio di Hezbollah

Ora con l’appoggio di Hezbollah i sostenitori di Assad si sentono più forti. Secondo le dichiarazioni di un responsabile dei servizi di sicurezza siriani alla Cnn, ci sono tutti gli elementi perché l’esercito siriano riprenda il controllo di Aleppo.

Secondo un’analisi di Stratfor, il contributo logistico e di manodopera di Hezbollah al regime è stato decisivo. “Nonostante l’elevato numero di vittime di Hezbollah nei combattimenti, l’investimento nel conflitto ha pagato. Finché Libano – e più specificamente le aree operative chiave di Hezbollah – rimangono senza minacce, Hezbollah può continuare a concentrarsi sul sostegno delle forze lealiste in Siria”, si legge. Nonostante la sicurezza in Libano non sia delle migliori.

La vittoria di Assad?

In questo quadro, il regime di Assad sembra tutt’altro che sconfitto. Sempre secondo Stratfor, per riuscire seriamente ad abbattere i ribelli, deve conquistare Aleppo. Ma per un principio semplicemente geografico: “Riconquistare Aleppo darebbe ai lealisti un controllo efficace della maggior parte dei centri abitati della Siria”. Conquistando Aleppo, distruggerebbero forse la più grande concentrazione di forze ribelli e sarebbe un colpo terribile per il loro morale.

Siria, ecco perché la guerra si gioca ad Aleppo

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