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Se nell’eolico si registrano arresti, confische e commistioni con ambienti criminali, è l’intero settore delle energie rinnovabili che comunque non gode di buona salute. Lo analizzano gli esperti Chicco Testa, Giulio Bettanini e Patrizia Feletig, in un libro intitolato “Il giallo dell’energia. Chi ha ucciso le rinnovabili?”.

Secondo gli autori “tutto il settore delle energie rinnovabili è oggi in sofferenza in Italia. Il governo ha dato una drastica sforbiciata agli incentivi concessi a questa tecnologia o addirittura li ha annullati. Il settore si è fermato e molte aziende sono in crisi. Il futuro delle rinnovabili appare seriamente ipotecato”. Per gli autori però la colpa non è del governo presieduto da Mario Monti ma di un “sistema di sovvenzioni al solare fuori controllo che ha scatenato una vera e propria ingordigia e mandato fuori controllo i costi dell’elettricità consumata da milioni di utenti”. Si tratta quindi di un “pessimo intervento di cosiddetta politica industriale, un cedimento alla pressione di diversi gruppi di interesse, che hanno utilizzato ingenti risorse in modo del tutto inefficiente e ingiusto. La sintesi brutale è che il mezzo si è mangiato il fine. Non solo questa modalità di sostegno al fotovoltaico non ha giovato al suo avanzamento tecnologico, né allo sviluppo di una sua filiera industriale nazionale ma, peggio,ha affossato il mondo delle rinnovabili”.

Nel libro si spiega che gli incentivi per le rinnovabili, poco più di 9,5 miliardi di euro, sono concentrati perlopiù nel settore fotovoltaico, che è destinatario del 65% del totale dei contributi rispetto alle altre rinnovabili come eolico, idroelettrico, biomasse, biogas e geotermico. Dal fotovoltaico però si registra una produzione pari solamente al 33% dell’energia elettrica complessivamente incentiva. Gli incentivi gravano su 29 milioni di utenti elettrici che pagano la bolletta, a fronte di benefici in mano di pochi, ossia – per quanto riguarda il fotovoltaico – diretti ai 470 mila impianti.

Ad oggi, il costo cumulato annuo degli incentivi dati all’energia fotovoltaica è di 6,5 miliardi e quindi 130 miliardi di euro circa nei prossimi vent’anni. Il boom del fotovoltaico ha poi generato solo nel 2010 un passivo della bilancia commerciale di circa 8,4 miliardi di euro (era di 2 miliardi nel 2009), in maggioranza concentrato nei flussi provenienti da Germania e Cina, da cui importiamo i pannelli solari. In una bolletta domestica, il costo complessivo degli incentivi legati al fotovoltaico è di circa 80 euro l’anno, anche se la maggior parte degli oneri è a carico delle utenze non domestiche, che in Italia assorbono oltre il 75% del fabbisogno elettrico.

In più, si legge nel libro, il futuro del fotovoltaico senza gli incentivi è “ancora tutto da scrivere” e in assenza di queste risorse “la competitività di questa modalità di elettrogenerazione è legata a doppio filo con le nuove tecnologie che si profilano all’orizzonte”.

 

Ecco i numeri sull'eolico e le rinnovabili

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