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Il Lingotto sventola la bandiera dello stabilimento piemontese di Grugliasco. C’è lo sforzo per far rinascere Maserati, un impegno generale sul break even nel 2015-2016 in Europa e quello più vago sul destino dei lavoratori degli altri stabilimenti italiani di Fiat. Quello che non c’è è l’apertura a un eventuale ritorno nella confederazione degli industriali presieduta da Giorgio Squinzi: “Non ci sono piani per un rientro in Confindustria. Ho conosciuto Squinzi, con cui ho contatti personali. Ma non ci penso neanche”, ha detto l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, inaugurando lo stabilimento di Grugliasco, intitolato all’Avvocato Agnelli.

Il piano del Lingotto per Maserati

“Il nostro è un impegno serio. Stiamo seguendo una strategia precisa” ha sottolineato Marchionne, secondo cui Grugliasco “è un segnale di speranza” del fatto che “si può combattere declino. Il 2013 è un anno storico. Inizia oggi una nuova era per Maserati” ha aggiunto. “Intendiamo fare tutto il possibile per contrastare gli effetti della crisi sulle attività legate ai marchi generalisti in Europa. Stiamo seguendo una strategia precisa per sfruttare il patrimonio storico dei nostri marchi premium e andare a competere nella parte alta del mercato”.

“Le vetture che usciranno da questa linea – ha proseguito – sono cruciali per riposizionare il marchio e avviare una fase di espansione senza precedenti”. Secondo Marchionne il piano di crescita disegnato “ci porterà a vendere 50mila vetture l’anno entro il 2015”. “Se considerate che l’anno scorso Maserati ne ha vendute poco più di 6mila stiamo parlando di un salto epocale”, ha osservato l’ad del Lingotto confermando che nell’impianto di Grugliasco “verrà prodotta anche un’altra vettura fondamentale con volumi decisamente più elevati: la Maserati Ghibli”.

Il modello Ghibli

Con l’entrata in produzione della Ghibli, “la successiva salita produttiva”, secondo Marchionne, la Fiat potrà “assicurare un pieno impiego di tutti i lavoratori dello stabilimento entro la fine dell’anno”. Intanto a Grugliasco “stiamo già costruendo alcune pre-serie della Ghibli”, mentre la produzione ufficiale partirà entro l’estate. Al momento – ha ricordato Marchionne – “sono già rientrate al lavoro più di 500 persone” nello stabilimento di Grugliasco, pari a circa la metà dell’organico, che era in forza alla ex Bertone e “altre 150 stanno seguendo i corsi di formazione”.

Il break even europeo nel 2015-2016

“Raggiungeremo il break even nelle attività in Europa nel 2015-2016. Stiamo lavorando alla velocità della luce per arrivarci”, ha evidenziato l’ad di Fiat. “Credo che la situazione in Europa non sarà drasticamente diversa da quella del 2012. Noi abbiamo già ridotto le perdite nel quarto trimestre dell’anno scorso”, ha proseguito Marchionne.

Melfi, Mirafiori e Pomigliano

“Non intendo entrare nelle polemiche recenti, che sono seguite alla richiesta” di cassa integrazione per Melfi, “sono l’ennesima prova che Fiat viene usata per fini politici”, ha dichiarato Marchionne. “Non abusiamo di lei per fini politici”.

Su Mirafiori “stiamo andando avanti, quando avremo qualcosa da dire lo faremo”, ha detto l’ad di Fiat, e quanto ad un annuncio entro fine anno “è possibile, ma non garantisco”.
In merito ai 19 lavoratori in mobilità nello stabilimento di Pomigliano, Marchionne ha detto che si troverà una soluzione e che “i colloqui sono in corso”.

Marchionne riparte con Maserati e saluta Confindustria

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