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Il fiume Mississippi rischia di chiudere l’accesso alle imbarcazioni a causa della siccità che ha colpito il Midwest. È quanto emerge da un’inchiesta del New York Times sul bacino idrico del più grande fiume americano che si snoda per oltre 3.700 chilometri in 10 Stati. I livelli delle acque si sono ridotti al punto da far prevedere la chiusura di un tratto di circa 250 chilometri che collega Cairo, in Illinois, a St. Louis, in Missouri.

Per scongiurare questa decisione, le principali compagnie di trasporti fluviali hanno chiesto al governo di distruggere alcune formazioni rocciose che ostacolano il passaggio delle navi nel sud dell’Illinois e di usare le riserve del fiume Missouri. La prima operazione dovrebbe essere portata a termine in 30-45 giorni, la seconda vede l’opposizione del governo del South Dakota che ha la giurisdizione sulle riserve. “È illegale usare le acque di un altro Stato”, ha denunciato un rappresentante del South Dakota al Senato americano. Il Waterways Council, una lobby del settore dei trasporti navali, ha invece chiesto all’amministrazione Obama di autorizzare il filtraggio di acque dalle riserve del fiume Missouri.

Sarà quindi compito dell’Esecutivo quello di prendere una decisione su una controversia da 7 miliardi di dollari. Secondo il quotidiano è infatti questo il volume d’affari degli scambi commerciali nel bacino idrico del Mississippi.

 

Mississippi a secco?

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