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Avremmo potuto scrivere ieri su quello che sarebbe successo a Milano, nel pre-elezioni per la carica di presidente della Lega calcio serie A, ma dopo il pranzo di Ezio Maria Simonelli (candidato di Adriano Galliani) con i presidenti di Lega, si era subito capito che la candidatura di Andrea Abodi (presidente di B dimissionario) sarebbe stata in salita e che qualcuno, pre-votazione, lo avrebbe “tradito”. Così purtroppo è stato. Dopo ieri, la Lega calcio serie A è ancora più debole di prima. Spaccata, senza un vero timoniere, e con poche idee “nuove” a parte l’ipotesi Abodi.

“Andrea Abodi, candidato alla carica di presidente della Lega calcio serie A”

La governance della serie A ha bisogno di un “timoniere”, di un manager-presidente e non di un semplice presidente. Poteva esserlo Maurizio Beretta, ma ha perso questa occasione negli ultimi anni, conteso tra lavori di Lega e ruolo di direttore comunicazione in Unicredit group. Tra l’altro, una incompatibilità non da poco, visto che UC, a sua volta, partecipa al 40% l’A.s. Roma, uno dei 20 club seduti al tavolo della governance. Dovrebbe dimettersi, a priori, o da UC o dalla Lega serie A. Saremmo felicissimi se facesse il presidente di Lega, ma ci sembra ad occhio che preferisca, economicamente parlando (anche giustamente), lo stipendio da top manager di una banca paneuropea come Unicredit. Simonelli è sicuramente un tecnico, una bravissima persona non si discute, ma non ha quelle qualità manageriali, che vediamo, a parte Beretta (anche per il suo precedente incarico in Confindustria) solo in Andrea Abodi.

Ex vice-presidente di Media Partners (oggi Infront Italy), con una carriera anche in IMG, poi una forte esperienza in diversi contesti pubblici (sia a livello di aziende che di enti come Coni servizi Spa). Adesso la “carta” della B, presa a un passo dal fallimento e ricostruita pezzo per pezzo (anche politicamente con una sana strategia di pacificazione interna), come un puzzle della Lego. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ad aprile la piattaforma “B FUTURA” ideata e pensata da Andrea Abodi e dal d.g. Paolo Bedin (un altro manager di cui sentiremo parlare anche tra meno di 4 anni) annuncerà i nomi dei primi comuni e club di B pronti a partire con nuovi progetti di impiantistica sportiva. Fosse solo per questo, ieri, i 20 presidenti di A avrebbero dovuto acclamare Abodi presidente di Lega alla prima votazione e, invece, non è riuscito a superare gli 11 voti (alla terza votazione ne sono mancati appena 3). Non per sua incapacità gestionale, ma per una “non-volontà” da parte di alcuni di arrivare a un nome unico che possa “pacificare” la prima divisione e mettere le basi per una nuova serie A, più forte, più ricca, più capace di sapersi modellare rispetto alle diverse esigenze dei club e in grado di tenere la barra del timone a dritta in un momento difficile del Paese e mentre dall’estero arrivano annunci di accordi “monstre” come quello tra il governo del Qatar e il PSG (800 milioni di euro di sponsorizzazione per la maglia del club parigino). E il rischio della concorrenza straniera nel confronto con l’Italia, credetemi, è il maggiore pericolo in questo momento per la rinascita della serie A e del movimento tricolore più in generale.

Non so se ci sono ancora i tempi tecnici per una nuova votazione, ma il dopo il 28 dicembre, Andrea Abodi il “pacificatore” se ne tornerà in serie B, a lavorare seriamente (anche perchè non c’è dubbio che non venga acclamato all’unanimità) per questa piattaforma calcistica. Ma è come se vedessimo Messi giocare riserva invece che al Barcellona al Getafe. Non è uno spreco? Ai posteri l’ardua sentenza…vedremo cosa ci riserverà la fine di questo anno. Magari arriva il regalo manageriale inatteso che l’intero movimento di A desidererebbe da tempo. Anche perchè che senso ha scegliere un candidato (chiunque esso sia) che, comunque, ha meno voti di quelli conquistati da Andrea Abodi? Sarebbe la vittoria del paradosso italiano. E infatti viviamo e lavoriamo nel BelPaese.

La Lega calcio di A ha bisogno di un manager-presidente a tempo pieno

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