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Four more years, se Obama ha dovuto aspettare con trepidazione la certezza della rielezione per twittare il suo slogan-messaggio, un bookmakers irlandese non ha affatto atteso. Come si dice: i quotisti sanno sempre qualcosa in più sugli eventi, e quindi hanno cominciato alacremente alla vigilia stessa delle elezioni a pagare le scommesse sulla rielezione di Barack Obama. Circa il 75% degli scommettitori avevano puntato sul secondo mandato democratico, nonostante le quote fossero tutt’altro che allettanti, vista la tendenza a senso unico delle quote in bacheca e un trend mai in calo. Proprio per questo il bookmaker ha smesso di accettare le giocate e ha pagato oltre 500 mila dollari in vincite.
 
Certo per gli scommettitori il verdetto elettorale poteva avere economicamente un peso ragguardevole. Obama vincendo, lo abbiamo detto, ha fatto vincere e non poco. Secondo i bookmaker inglesi ad esempio la metà del milione di sterline è ritornata in vincita, e tra tutti un politicamente avveduto scommettitore ha puntato da solo 30 mila sterline sul presidente vincente portandone a casa 67.500, mentre un tailandese ha rischiato su Obama 30 mila dollari. Decisamente peggio è andata peggio a chi a puntato su Romney: la puntata unica più consistente è stata di 25 mila sterline. Sfumate un po’ alla volta con l’assegnazione dei grandi elettori.
 
Passo successivo: le quote per gli incarichi di prestigio della nuova amministrazione. I bookmakers puntano su John Kerry agli esteri al posto di Hillary Clinton: Kerry si gioca a 2.50, preferito dai quotisti all’ambasciatrice alle Nazioni Unite Susan Rice (a 3.00) e Thomas Donilon, consigliere per la Sicurezza nazionale (5.00). Per quanto riguarda invece il Tesoro, al posto dell’uscente Timothy Geithner gli allibratori si concentrano su Jacob Lew, il capo dello staff della Casa Bianca, favorito a 2.00. Lew precede di poco Erskine Bowles (a 2.50) che ha ricoperto quel ruolo con Bill Clinton. Più staccato, a 8.00, l’amministratore delegato di BlackRock, Lawrence Fink.
 
E se volete guardare più in là. Rumors politici parlano di una Hillary Clinton pronta a scendere in campo per le presidenziali 2016. E allora le quote vedono contendersi la Casa Bianca tra il repubblicano Paul Ryan e la democratica Hillary Clinton per entrambi a 8.00. Salgono invece a 15.00 le possibilità di vedere al posto che fu di Abramo Lincoln uno tra i repubblicani Jeb Bush, Marco Rubio, Chris Christie e Mitt Romney. Quota 20.00 per l’altro repubblicano Rob Portman, mentre salgono a 25.00 i democratici Joe Biden ed Andrew Cuomo. La Clinton appare come la candidata più credibile per le prossime presidenziali: si gioca favorita alle primarie del partito a 1.66 contro il 5.50 di Cuomo e Biden. In campo repubblicano Ryan sembra il più credibile a 3.50, Rubio, Bush e Christie salgono a 6.50.
E chissà fosse il 2016 sarà il tempo del primo Presidente USA donna.

Four more years e per i bookmakers la Clinton sarà Presidente

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