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I fini della Strategia energetica nazionale secondo il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, sono molto chiari. L’obiettivo numero uno del documento, varato ieri dal Cdm e che ora va in consultazione per sei settimane, è quello della “riduzione delle bollette”. Gli altri tre obiettivi principali sono il rispetto degli impegni ambientali del 2020, la sicurezza degli approvvigionamenti e lo sviluppo delle energie verdi.
 
“Da molti anni – ha spiegato Passera – l´Italia non ha una Strategia energetica, cioè non ha linee guida a cui informare le attività del mondo pubblico e anche di quello privato”. Tra l´altro “in questo settore molte cose e molti presupposti delle strategie precedenti si sono modificati: basti pensare al gas che ha preso il posto del petrolio, al nucleare che sembrava potesse avere un ruolo rilevante e come sia invece scomparso”. Il governo ha fatto quindi “un lavoro di messa in ordine di tutto ciò che riguarda l´energia, avendo come obiettivo la riduzione della bolletta energetica e l´allineamento dei costi italiani, soprattutto all´ingrosso, rispetto a quelli europei”. Il secondo obiettivo è che “l´Italia raggiunga e superi gli obiettivi ambientali del 2020 con la riduzione delle emissioni, l´efficienza energetica, le energie rinnovabili”. Grande attenzione è riservata al tema della sicurezza, “esssendo l´Italia quasi totalmente dipendente dagli approvvigionamenti esteri” e il grande mondo della “white e green economy”.
 
La documentazione, che come ha sottolineato Passera ha già ricevuto il contributo di tutti i ministeri e di molte parti sociali ed economiche, verrà messa a disposizione della pubblica opinione per circa sei settimane, “per avere il contributo del parlamento, degli enti di ricerca, delle parti sociali”. Sarà dunque disponibile sul sito del ministero, sia nella versione lunga che in altre più brevi, ha concluso Passera.
 
e.m.

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