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Domani è un altro giorno per la Nazionale di calcio italiana. Anche se negli occhi e nel cuore rimangono le quattro bombe spagnole di ieri a Kiev che hanno consegnato alla Roja il titolo europeo e uno storico “triplete”(europeo-mondiale-europeo), per Prandelli e i suoi ragazzi è tempo di guardare avanti.
 
Oggi gli azzurri rientrano a casa passando per Roma. Qui li aspetta il presidente della Repubblica perché, come scrivono oggi molti quotidiani, meritano un “grazie lo stesso”. Lo ha scritto lo stesso Napolitano in una lettera al commissario tecnico:
“Caro Prandelli, desidero ringraziarla per le così calorose parole augurali che mi ha rivolto, anche a nome dell´intera Nazionale, in occasione del mio compleanno e all´indomani della splendida vittoria di Varsavia. Quello che ho trovato molto bello in tutte le vostre prestazioni agli Europei è stato l´affiatamento tra “vecchi e nuovi”, lo spirito di squadra, la comune determinazione e generosità. Impossibile fare graduatorie: non c´è stato nessuno che non abbia condiviso l´impegno e lo sforzo, che non abbia dato il meglio di sè. E aver creato quel clima, aver saldato quella compagine è stato atto meritorio. Ho nello stesso tempo molto apprezzato la sobrietà e la serietà dei suoi commenti: consapevolezza dell´importanza dei risultati, senza retorica, senza trionfalismi, sapendo quanta strada resti da percorrere. Ma non è forse questo il discorso da fare per l´Italia e per la sua Nazionale di calcio? Le esprimo la mia vicinanza e le trasmetto il mio incitamento, a tutti i ragazzi, per la prova conclusiva di domani. Sono stato felice di essere accanto a voi a Danzica, quando si trattava di superare la prima prova, di smentire facili pessimismi, di dimostrare che ´la squadra c´era’, che gli azzurri ancora una volta si sarebbero fatti onore in nome dell´Italia. Vi accoglierò in Quirinale con grande piacere al vostro ritorno a Roma lunedì”.
 
Nonostante l’esserci svegliati bruscamente dal sogno, come ha commentato ieri il premier Monti, l’Italia c’è. Ed è già una notizia, visti i pronostici prima del calcio d’inizio di questi Europei. Ora si ricomincia con nuovi giovani giocatori che non vedono l’ora di indossare la maglia azzurra, con l’entusiasmo per quella maglia che grazie a questo torneo ha di nuovo contagiato tutto il Paese, con Prandelli che ha confermato ieri di rimanere sulla panchina dell’Italia. Oggi in conferenza stampa il tecnico di Orzinuovi si è detto orgoglioso dei suoi ragazzi:
“Siamo un Paese vecchio, con tante cose da cambiare, noi siamo venuti all´Europeo per cambiare, per perseguire un´idea senza farci condizionare dal risultato. In questi due anni abbiamo cercato di costruire una Nazionale con la mentalità di un club. Siamo partiti senza aspettative e abbiamo fatto sognare l´Italia”. E ancora: “Vincere l´Europeo avrebbe fatto bene, ma avrebbe tolto l´equilibrio a qualcuno. Non siamo ancora pronti per vincere, quando lo saremo vinceremo e rivinceremo ancora, senza alti e bassi né disagi”. E  chissà che per farlo non si inizi con i mondiali in Brasile tra due anni. E con una rivincita contro la Spagna che la sorte ha voluto nel girone di qualificazione con gli azzurri.
 
f.a. 

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