Skip to main content
Aumentano le preoccupazioni attorno alle minacce di terrorismo in Italia. Questa volta l’invito a prendere provvedimenti e fare attenzione è arrivata dal premier Mario Monti e da Antonio Manganelli, capo della Polizia alla Commissione Affari Costituzionali della Camera. “È concreta la possibilità di aggressione alle maggiori imprese e agli asset strategici dello Stato”, ha detto Monti dopo l’incontro al Copasir. Il premier ha segnalato che devono essere adeguati i servizi ai nuovi pericoli, con l’ammodernamento e la razionalizzazione dell’intelligence.
 
Manganelli, invece, ha spiegato che l’anarco-insurrezionalismo vuole fare il salto di qualità. “Di avere intenzioni di uccidere, lo hanno scritto loro. E noi lo abbiamo intercettato. Gli anarchici italiani, inoltre, hanno aderito a un’organizzazione internazionale che ha ucciso”, ha detto il capo della Polizia. Facendo riferimento all’ondata di violenza per le manifestazioni No tav.
 
Nell’articolo “Nome in codice Quo: ‘Armiamoci’”, pubblicato questo giovedì sul Corriere della sera, sono rivelate delle informazioni sulla Federazione anarchica informale. Questa organizzazione “anarco-insurrezionista” sarebbe entrata nella categoria dell’omicidio politico e in un documento avrebbe rivelato l’importanza della “azione distruttiva come elemento indispensabile e imprescindibile. Azione che può andare dal lancio di una molotov all’assassinio”.
 
Preoccupa che il ministro Elsa Fornero sia entrato nel mirino delle minaccia, in un contesto nel quale “persistono delle code di terrorismo interno legate agli anni Settanta”, come ha detto il presidente del Copasir, Massimo D’Alema.
 
Il pericolo dei No Tav
 
Il procuratore Gian Carlo Caselli ha la scorta dal 1974, quando gli fu assegnata l’inchiesta sul sequestro del magistrato genovese Sossi. A sentirsi minacciato è abituato, purtroppo. Ma la tensione degli ultimi giorni trapela troppo odio e bisogna fare attenzione. Più del solito. Caselli ha dovuto cancellare le presentazioni a Milano e Genova del suo libro “Assalto alla giustizia” (Melampo, 2011). Nelle manifestazioni in val di Susa si organizza il tiro al barattolo con la sua fotografia e sui muri c’è scritto “Caselli come Ramelli”, chi è stato ucciso a sprangate. In un’intervista pubblicata questo giovedì su La Repubblica, Caselli dice che a lui “piace credere alla teoria che chi ti odia non scrive le lettere, agisce. Ma sarà sempre vero?”. “Vorrei fare il procuratore della Repubblica in un Paese normale. Un Paese in cui non c’è chi ti odia e dall’altra parte i partigiani della Costituzione che tifano per Caselli… Io non ho mai messo in discussione il diritto di contestare la Tav. Ma non posso accettare la voglia di impunità di chi’critica’ lanciando estintori sulla testa degli agenti. Quello è un reato e va perseguito”.
 
In un’intervista a La Stampa, Piero Fassino, sindaco di Torino, sostiene che quello che accade con il procuratore della Repubblica, Giancarlo Caselli, è un tragico copione già visto che potrebbe diventare pericoloso. Tra i pacifisti No Tav, ci sono anche soggetti che puntano all’eversione e alla violenza. “È legittimo contestate l’alta velocità o altre opere. Non è accettabile che la contestazione si realizzi attraverso forme di sopruso e violenza che contrastano con i principi e le regole di ogni società democratica”, ha detto Fassino.
 
Il sindaco ricorda che negli anni ’70, quando era militante del Pci e operava nelle fabbriche, c’erano delle minacce nei confronti dei capisquadra, lettere minatorie ai magistrati, volantini che indicavano bersagli umano. “E poco a poco dalle parole si passò a gambizzazioni e assassinii”. “Oggi siamo in un contesto diverso, ma sarebbe sciocco non vedere che in una fase di crisi in cui si manifestano anche fenomeni di disagio sociale ci può essere il rischio che qualcuno sia tentato di trasformarlo in atti violenti ed eversivi”, spiega.
 
r.m.

Allarme terrorismo. C'è chi cerca il morto in Italia

Aumentano le preoccupazioni attorno alle minacce di terrorismo in Italia. Questa volta l’invito a prendere provvedimenti e fare attenzione è arrivata dal premier Mario Monti e da Antonio Manganelli, capo della Polizia alla Commissione Affari Costituzionali della Camera. “È concreta la possibilità di aggressione alle maggiori imprese e agli asset strategici dello Stato”, ha detto Monti dopo l’incontro al Copasir.…

Don Giussani e la beata sussidiarietà

Un lungo applauso ha scosso le navate del Duomo di Milano dopo l´annuncio dell´avvio della causa di beatificazione di don Giussani.   Gioia e gratitudine tra la cattedrale gremita in occasione del settimo anniversario della morte di don Giussani. Il suo successore alla presidenza della Fraternità, don Julián Carrón, ha annunciato di aver presentato al cardinale la richiesta di aprire…

Berlusconi e Monti cinguettano. Tremonti no

Entrambi non hanno un profilo ufficiale su twitter ma tanti fake, false pagine che né loro né il loro staff hanno mai creato. Eppure Mario Monti e Silvio Berlusconi hanno cinguettato come non mai. Quasi due ore e mezza di colloquio ieri tra il presidente del Consiglio Mario Monti e il suo predecessore Silvio Berlusconi, accompagnato da Gianni Letta e…

Siria, la guerra delle spie

L´eventuale invio di armi ai ribelli in Siria è una decisione non facile per gli Stati Uniti. Molti i dubbi della Casa Bianca, i cui consiglieri punterebbero ad una pressione mirata sul regime piuttosto che ad alimentare altra violenza. D´altra parte la Cia e il Pentagono non si fidano degli insorti e al momento si oppongono all´invio di armi.  …

E se le agenzie di rating non avessero torto?

Le risposte possibili sono due: la prima è quella che diede Michal Kalecki, uno dei grandi economisti del XX secolo: i lavoratori consumano quello che guadagnano e i capitalisti guadagnano quel che consumano; la seconda è che, come testimonia Robert Skidelsky, Keynes riteneva sopportabile una dimensione del settore pubblico nell´ordine del 25% del Pil. Oggi le due condizioni si reggono…

#neutrini. Il tunnel non va

Niente da fare: i neutrini non sono più veloci della luce, come era stato annunciato a settembre dal team dell´esperimento Opera dell´acceleratore di particelle Lhc del Cern di Ginevra.   L´errore ha suscitato immediata ironia sul web, proprio sulla scia della gaffe clamorosa dell´ex ministro Gelmini, che orgogliosa della scoperta del Cern, in una nota datata 23 settembre e pubblicata…

E anche il professore si lascia sedurre dai 140 caratteri

Monti sbarca su twitter, ma per il settimanale Panorama. In occasione dei primi cento giorni di governo, venerdì 24 febbraio, il premier ha accettato di ripercorrere in 42 tweet i momenti fondamentali vissuti da lui e dal suo esecutivo.    Panorama, in edicola, dedica la copertina, titolo «I pensieri di Mario», ai tweet del presidente del Consiglio. Specificando che Monti…

La minaccia della “mentalità twitter”

Pensare in 140 caratteri è “un esercizio quotidiano di igiene mentale, uno spazzolino per il cervello”, spiegava più di un anno fa uno dei primi fan italiani di twitter, Beppe Severgnini, dalle colonne del Corriere della Sera. Dopo di lui sempre più connazionali lo hanno seguito (188.858 i suoi followers!) e hanno scelto questo modo di comunicare, divertendosi e arrovellandosi a…

×

Iscriviti alla newsletter