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Direttamente dall’ultima trimestrale del gruppo Fiat-Chrysler, ecco le quote di mercato ripartite per area geografica.

Nel secondo trimestre, le consegne sono state 1,102mila. Di queste, poco più di un terzo (301mila) sono avvenute nell’area “Emea”, che comprende l’Europa (Russia inclusa), il Medio Oriente e l’Africa.

L’area del North American Free Trade Agreement – Canada, Messico, e soprattutto Stati Uniti, la patria di Chrysler – rappresenta ormai il primo mercato di sbocco per la società, con 549mila consegne.

E l’Italia?

Tra aprile e giugno, le immatricolazioni nel nostro Paese sono state 126,600.

I dati non sono certo nuovi, ma, dopo l’annuncio dell’abbandono di Fabbrica Italia da parte di Sergio Marchionne, vale la pena di riprenderli in mano.

Le scelte del manager italo-canadese possono non contribuire alla reputazione e al successo di Fiat nel nostro Paese. Ma, per un gruppo globale a trazione americana, l’Italia ed i suoi lavoratori sono sempre meno importanti.

twitter@pfrediani

Fiat ha già smesso di essere italiana

Direttamente dall'ultima trimestrale del gruppo Fiat-Chrysler, ecco le quote di mercato ripartite per area geografica.Nel secondo trimestre, le consegne sono state 1,102mila. Di queste, poco più di un terzo (301mila) sono avvenute nell'area "Emea", che comprende l'Europa (Russia inclusa), il Medio Oriente e l'Africa.L'area del North American Free Trade Agreement - Canada, Messico, e soprattutto Stati Uniti, la patria di…

Quelle porte taglia-fuoco contro la crisi

La prima crisi che ha colpito l’Italia è quella della rappresentanza, ossia il legame tra sovranità popolare ed esercizio del potere politico. La forma che essa assume è la disaffezione dovuta all’insoddisfazione che genera dissenso e protesta fino ad arrivare all’astensionismo, se non alla sollevazione. È questo il significato di antagonismo errante. La crisi più profonda della sovranità è legata…

Visioni di Agosto-Settembre

  Franco Vimercati Venezia, Palazzo Fortuny dal 1° settembre al 19 novembre   La mostra personale dedicata a Franco Vimercati (1940-2001), a cura di Elio Grazioli, con il progetto di allestimento di Daniela Ferretti, è senz’altro la più esaustiva dedicata a questo artista, che aveva trovato nella fotografia il suo mezzo espressivo d’elezione e copre il periodo dagli anni Settanta…

La pochezza dei leader non fermi l'Unione

I rapporti fra gli Stati stanno cambiando. La conseguenza più importante è che quasi tutti i Paesi stanno perdendo la loro sovranità di fronte alla strapotenza della finanza internazionale. Il discorso vale per tutti i Paesi del mondo tranne due: Stati Uniti e Cina. Mentre cambiano i rapporti di forza politici, cambiano profondamente anche i rapporti nel mondo economico: la…

Letture kosher di Agosto-Settembre

“È successo oppure no? In un modo o nell’altro, nessuna memoria ha uno Stato, nessuno Stato ha una memoria”. Con queste parole si apre "1948", un romanzo biografico travolgente se non vorticoso di Yoram Kaniuk − l’autore israeliano già definito dal New York Times: “Uno dei più originali e brillanti scrittori del mondo occidentale”.   Scrittura galoppante in costante bilico…

Fiori di carta di Agosto-Settembre

Ho conosciuto Clara Sereni tanti anni fa, durante le Giornate del cinema italiano in campo Santa Margherita a Venezia, lei lavorava per l’associazione degli autori e dei registi in quei primi anni Settanta e intanto scriveva risalendo lungo il filo della sua memoria per darsi ragione di tutto quello che, nonostante le lotte, l’impegno, la militanza, continuava a non funzionare,…

Dimissioni Fornero? La strumentalizzazione di Libero

La direzione del sito Formiche.net intende smentire con chiarezza e nettezza la ricostruzione del sito Libero.it secondo la quale l´opinione riferibile al collaboratore Mimmo Pesce sia attribuibile ad ambienti politici e tecnici sintetizzabili nella figura di Paolo Messa, che è il fondatore dell´iniziativa editoriale Formiche.   L´opinione espressa relativamente alla presenza del ministro Fornero al gran premio di Monza è…

#Twiplomacy. Scontro tra ambasciata Usa e Fratelli Musulmani

L’attacco alle ambasciate occidentali da parte degli islamici infuriati dal film che, secondo loro, ridicolizza Maometto, si riflette anche sugli account della rappresentanza statunitense del Cairo e dei Fratelli Musulmani dell’Egitto. Uno scambio di duri commenti tra l’inglese e l’arabo.   Tutto è cominciato quando l’account @ikhwanweb, appartenente ai Fratelli Musulmani egiziani, ha scritto in inglese il primo messaggio: “Siamo…

@riccardowired

"Uno dei piu importanti movimenti degli ultimi anni è iniziato con un hashtag, #occupywallstreet" @stevenbjohnson #peernetworks

iPhone5? L’Apple post-Jobs non ha più segreti né rivoluzioni

Tanta attesa per nulla, o meglio nulla di nuovo. L´iphone 5 della Apple, nonché gli ipod Nano, Touch e Shuffle della casa di Cupertino, non hanno suscitato meraviglia tra i presenti allo Yerba Buena Center a San Francisco e tra chi era incollato a Twitter in tempo reale.   Con il caro amato Steve Jobs sembra essersene andato sia l´elemento…

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