Per parlare di una nuova Europa, del suo futuro, bisogna partire dal suo presente. Un presente purtroppo dominato dalla crisi economica e finanziaria che sta portando a nuovi interrogativi. Cosa succederà al progetto europeo? Lo rallenterà, lo accelererà, lo incrinerà, lo devierà verso un nuovo corso? Usciremo dalla crisi con più o con meno Europa? Nel complesso, la risposta dell’Europa…
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Se la formica diventa cicala
Perché si parla di rottura dell’area dell’euro? Un passo indietro. I Paesi che vi aderirono lo fecero per diventare più simili. I tedeschi per divenire più italiani e gli italiani più tedeschi? Esatto. E come? Fissando tassi di cambio irrevocabilmente fissi tra i Paesi. Vale la pena spiegare meglio. Immaginate che nel 1998 Germania ed Italia potessero vendere una lavatrice…
L'euro in mezzo al guado
Un’Europa a due velocità esiste già da diversi anni, e precisamente dagli inizi degli anni Novanta quando apparve chiaro che la Gran Bretagna non avrebbe scelto la strada dell’integrazione monetaria e che altri lo avrebbero fatto solo in seguito. La divisione tra i Paesi dell’eurozona e i rimanenti dell’Unione a 27 è ormai un dato di fatto. Non sempre gli…
Il fantasma di Francoforte si chiama Reichsbank
Il panico si diffonde nell’eurozona. L’Italia e la Spagna sono finite nell’occhio del ciclone. Il Belgio sta entrando nella zona di pericolo. E poiché anche la Francia è coinvolta e i suoi titoli di Stato vedono crescere lo spread con quelli tedeschi, l’alleanza politica che ha guidato l’integrazione europea negli ultimi sessant’anni è messa a dura prova. Anche robusti nuotatori…
Usa, un voto globale
Difficilmente, nella dinamica e solida democrazia americana, un presidente entra ed esce dalla Casa Bianca con gli stessi titoli, gli stessi problemi, le stesse difficoltà. Nel bene e nel male, ogni inquilino di Pennsylvania Avenue ha modo di riscattare o deludere le sue promesse, chiudendo un ciclo politico magari con un secondo mandato. Non sembra essere così per Barack Obama,…
E se Obama perdesse?
Al momento la probabilità che Barack Obama perda le elezioni presidenziali nel novembre 2012 è piuttosto elevata, pur essendo una prospettiva ancora rovesciabile. Il risultato elettorale avrà importanza cruciale su due temi di rilievo per gli interessi europei: (a) ripartenza o meno della locomotiva economica americana che è ancora il traino principale della domanda globale; (b) riorganizzazione del G3 mondiale.…
Russia, la rivoluzione di neve
Prima del 4 dicembre, il giorno delle elezioni alla Duma, la più grossa sfida di Vladimir Putin era la Cina. Il problema era di riuscire a concludere il mega contratto per il gas con il Paese più popolato del mondo. I cinesi hanno bisogno di energia, i russi hanno gas a sufficienza. E da questi semplici punti nascono negoziati, che…
Quale road map dopo Durban
Lo scorso 11 dicembre si è conclusa a Durban la 17sima Conferenza delle parti della convenzione quadro sui cambiamenti climatici e la settima Conferenza delle parti del Protocollo di Kyoto il cui obiettivo era decidere in che modo proseguire la lotta ai cambiamenti climatici dopo il 2012, anno in cui si concluderà il primo periodo di impegno del Protocollo di…
Ue, ovvero la costanza dei primi della classe
I primi della classe sperano sempre di ottenere un buon risultato quando lavorano con costanza e tenacia e hanno fatto i compiti quando lo richiede il professore (il mondo scientifico e i cittadini). Nel contesto della tutela del clima, l’Unione europea già da tempo è uno studente che non solo si impegna individualmente per compiere la sua parte, ma prova…
Riformatori, non rivoluzionari
Siamo di fronte ad una nuova generazione, forte, ben definita e con caratteristiche convergenti a livello globale. Una generazione che cambierà il mondo. Dopo l’egocentrismo della generazione X, i tratti rivoluzionari e utopistici dei ragazzi del ‘68, ecco i millennials. L’ultima ricerca di Mtv, condotta in 15 Paesi del mondo sui giovani nati dalla fine degli anni Ottanta, ha messo…