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In viaggio
Sondrio, Palazzo Sertoli
fino al 30 aprile
In occasione dei festeggiamenti per il centenario della ferrovia del Bernina, e del suo inserimento nella lista World Heritage dell’Unesco, la Fondazione gruppo credito valtellinese ha deciso di dedicare ai percorsi ferroviari transalpini un’ampia mostra ospitata presso la consueta sede espositiva di Palazzo Sertoli a Sondrio, e nella Casa Quadrio Curzio di Tirano.
Il tema del paesaggio dei collegamenti ferroviari fra il sud e il nord delle Alpi centrali viene raccontato, sotto la regia di Roberto Mutti, attraverso l’obiettivo di tre fotografi, l’austriaca Margherita Spiluttini, la svizzera Stefania Beretta e l’italiano Francesco Cito. Tutto per una mostra documentaristica e fotografica che intende illustrare “a volo d’uccello” l’ardita rete ferroviaria che da ormai più di un secolo garantisce l’osmosi culturale, economica e sociale tra Valtellina, Valchiavenna, Alto Lario, Val Poschiavo ed Engadina.
Così Margherita Spiluttini ha interpretato l’aspetto architettonico delle stazioni e delle infrastrutture ferroviarie: ponti, strade ferrate, pensiline, depositi. Stefania Beretta si è dedicata agli aspetti ambientali e agli attraversamenti d’alta quota, mentre Francesco Cito ha scelto di approfondire gli aspetti antropologici ed umani: la realtà sociale, culturale e multietnica che caratterizza queste strade ferrate ormai storiche.
I tre fotografi hanno vissuto la quotidianità e la straordinarietà di questi percorsi, mescolandosi alle frotte di turisti, e di coloro che il treno lo utilizzano per lavoro e non per diporto.
L’allestimento della mostra è stato concepito secondo un doppio percorso espositivo, costituito sia da fotografie in medio e grande formato che da oggetti e documenti relativi alla storia e all’attualità del sistema ferroviario retico italo-svizzero, quali modelli ferroviari, progetti di tracciati, vecchi biglietti di viaggio. Usciti da questa mostra non resta che verificare ciò che essa racconta…
 
Eliseo Mattiacci
Verona, Galleria dello Scudo
fino al 30 aprile
Cosmo, pianeti, campi magnetici che aggregano e modificano la materia hanno sempre esercitato una profonda suggestione nell’immaginario di Eliseo Mattiacci, divenendo temi ricorrenti già nei lavori dei primi anni ’60 così come nelle azioni e nelle installazioni alla Tartaruga e all’Attico a Roma o, in seguito, nelle gallerie di Alexander Iolas a Parigi, Milano e New York. Tappe fondamentali di una vicenda espositiva scandita dalla presenza dell’artista in contesti di rilievo internazionale sono le sale personali alla Biennale di Venezia nel 1972 e nel 1988, le mostre alla Städtische Galerie im Lenbachhaus a Monaco di Baviera nel 1984, al Museo di Capodimonte a Napoli nel 1991, ai Mercati di Traiano a Roma nel 2001, e la realizzazione del progetto Danza di astri e di stelle a Reggio Emilia nel 2006 con imponenti sculture collocate all’aperto. La Galleria dello Scudo, dopo la mostra site specific dell’inverno 2002, torna ora a rendere omaggio a Mattiacci proponendo una selezione di opere di grande formato realizzate tra il 1976 e il 2010, imperniate sul tema delle possibili relazioni tra terra, spazio e corpi astronomici, oggetto delle sue riflessioni da più di trent’anni. La “fabbrica del cosmo” è stata e continua ad essere il luogo immaginario in cui l’artista, in un costante rinnovamento, cattura le forme e le forgia in un dialogo continuo con gli elementi dell’universo e con le forze che lo governano.
 
Johann Christian Reinhart
Roma, Casa di Goethe
fino al 15 maggio
La Casa di Goethe dedica una mostra al paesaggista e incisore Johann Christian Reinhart (1761–1847). Nato a Hof in Baviera, Reinhart, a Roma dal 1789, rimase nella città eterna quasi 58 anni, diventando il fulcro riconosciuto della colonia di artisti tedeschi, un bonvivant socievole e un cicerone apprezzato dai suoi compaesani in visita nella capitale. Accolto nell’Accademia di San Luca nel 1813, diventando nel 1839 pittore della corte bavarese. In mostra, i suoi “Malerisch radierte Prospekte von Italien”, nonché raffigurazioni di animali che raccontano questo artista come acuto osservatore della città. Con prestiti provenienti dalla Germania e dall’Italia, l’esposizione offre uno sguardo anche sulla cultura della colonia tedesca a Roma contemporanea a Goethe. Tra questi anche documenti sulle feste degli artisti, sulla loro associazione e due autografi di Reinhart di recente acquisizione. In occasione della mostra la Casa di Goethe presenta per la prima volta una spettacolare nuova acquisizione: quattro panorami di Roma di grande formato realizzati nella prima metà dell’Ottocento. Tutti i disegni raffigurano Roma vista dalla chiesa di Trinità de’ Monti e sono stati acquistati grazie al sostegno della Ernst von Siemens Kunststiftung e della Kulturstiftung der Länder. In occasione della rassegna, è stata promossa una raccolta di fondi per restaurare la tomba di Reinhart nel cimitero protestante di Roma.
In mostra varie tipologie di bicchieri e di calici, esposti accanto a secchielli da ghiaccio, rinfrescatoi, coppe per il punch in cristallo e in argento che esaltano, grazie alla loro eleganza, la raffinata arte del ricevere e testimoniano i progressi tecnici della cristalleria francese facendo conoscere altresì l’evoluzione delle abitudini a tavola all’indomani dell’epoca rivoluzionaria. Una serie di oggetti posteriori all’Impero evidenzia le trasformazioni cui andarono incontro le produzioni di cristalleria, le tecniche di imbottigliamento e di etichettatura durante la prima metà del XIX secolo e fino all’alba del Secondo impero.

Visioni di marzo 2011

In viaggio Sondrio, Palazzo Sertoli fino al 30 aprile In occasione dei festeggiamenti per il centenario della ferrovia del Bernina, e del suo inserimento nella lista World Heritage dell’Unesco, la Fondazione gruppo credito valtellinese ha deciso di dedicare ai percorsi ferroviari transalpini un’ampia mostra ospitata presso la consueta sede espositiva di Palazzo Sertoli a Sondrio, e nella Casa Quadrio Curzio…

Fiori di carta di marzo 2011

Chi è Mario? Si interroga la moglie proprio prima di tirarsi dietro la porta di casa e lasciare il marito. La madre di lui aveva appena telefonato per lasciar detto che Mario era morto, e lei, che aveva già deciso di andarsene, aveva avuto un’improvvisa curiosità. In realtà, della voglia di Sara di conoscere la storia di Mario poco importa…

Inchiostri di marzo 2011

Carlo Jean e Paolo Savona, Intelligence economica Rubbettino, pp. 151, euro 14 Il saggio conferma la centralità nel dibattito attuale della geopolitica e geostrategia economica. Due noti esperti (non a caso, un economista ed uno stratega militare) ci dicono che alla base della piramide strategica sempre più troveremo un sistema di relazioni Stato-mercato-imprese, con antenne capaci di sondare e presidiare…

Una diffusa miopia

Dateci un po’ di futuro per favore... è questa la richiesta che nel nostro Paese si sta innalzando verso i leader della cosa pubblica. Siamo pieni di attualità, di aggiornamenti su ogni più piccolo accadimento, siamo anche saturi del passato che torna con le sue conseguenze sul presente. A mancarci invece è il futuro. Non il domani o il momento…

Il ritmo contenuto della rivoluzione

La rinuncia di Mubarak è uno sviluppo significativo ma non decisivo nella politica egiziana. Segna la fine della prima fase della rivoluzione ma è soltanto la fine dell’inizio del futuro dell’Egitto. Gli egiziani hanno bisogno di tempo per costruire una società civile e aprire un sistema politico praticamente chiuso per decenni. Un governo ibrido, che includa elementi militari e civili,…

La tripla crisi nel mondo arabo

Alla base delle rivoluzioni politiche della regione ci sono profondi problemi economici che si aggraveranno con gli effetti del cambiamento climatico, l’esaurimento delle fonti energetiche e l’aumento demografico. I Paesi produttori di petrolio dovranno fare i conti con i limiti geologici e con la vulnerabilità sociale che potrebbe comportare la riduzione delle rendite statali Privazioni economiche e disuguaglianza, insieme alla…

Chi si gioca questa (fondamentale) partita?

Nello sforzo di mettere in sicurezza corridoi economici, puntellare governi amici e assicurare comunicazioni vitali, sul tavolo verde del Mediterraneo per oltre mezzo secolo si sono sfidati Unione Sovietica e Stati Uniti. Tra gli attori europei più attivi si contavano Parigi e Roma, abituate da secoli di storia a muoversi in un teatro noto e affacciate geograficamente sul Mediterraneo, quadrante…

Dinamiche di una rivolta

Le trasformazioni in corso a sud del Mediterraneo stimolano e richiedono anche un ripensamento delle politiche europee verso la regione. L’enfasi sulla sicurezza, sul contrasto al terrorismo e all’immigrazione clandestina deve essere inserita in una prospettiva di reale cambiamento politico di lungo periodo dei regimi al potere. Sebbene sia indubbio che il Maghreb è entrato in una fase di transizione…

Un piano Marshall per la transizione democratica

Con un effetto domino, la rivolta scoppiata lo scorso dicembre in Tunisia si sta estendendo ad altri Paesi del mondo arabo. L’Europa, il G8 e il G20 dovrebbero accompagnare questa transizione democratica in corso, assicurando l’aiuto economico e il sostegno logistico necessari al suo sviluppo Gli avvenimenti sopraggiunti in alcuni Paesi arabi hanno preso alla sprovvista gli analisti politici. Queste…

Come evitare un 'rattrappimento baltico'

I recenti avvenimenti in Tunisia e in Egitto, che si stanno espandendo a tutta la regione, sollecita una riflessione sulla situazione attuale e sui possibili scenari futuri dell’area mediorientale e mediterranea. I mutamenti in atto, conseguenti soprattutto all’aumento dei prezzi dei generi di prima necessità, in particolare dei prodotti alimentari, si sono caratterizzati per una sorprendente rapidità evolutiva, imputabile principalmente…

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