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Signor Presidente, signor Presidente del Consiglio, probabilmente per la prima volta da molti anni e forse da sempre, dopo la Guerra Fredda, il Consiglio europeo si svolge in un clima di fortissime tensioni internazionali: in Ucraina, tra Israele e Gaza e altrove. Ci sono forti rischi che l’incendio divampi e dobbiamo evitarlo.

Abbiamo apprezzato, signor presidente, le sue parole qui oggi sulla più ferma condanna contro il terrorismo jihadista di Hamas, i mostruosi attacchi nei confronti di civili inermi e bambini e la presa di ostaggi. Siamo in contatto in molti, qui in quest’Aula, con nostri amici, connazionali e conoscenti italiani e italo-israeliani in Israele, che sono tornati in Israele. Una nota giornalista, ex parlamentare, amica di molti di noi, dopo aver visitato kibbutz e comunità devastate, mi ha riferito di immagini indicibili, che non si possono riferire neanche a parole.

Mi ha inviato un messaggio, e lo dico: ieri ho visto la Shoah negli occhi. Le azioni contro gli ebrei, i nostri fratelli maggiori (come li chiamava Giovanni Paolo II), riguardano tutti noi. Il popolo ebraico è colpito non solo in Israele, ma in tutto il mondo, e questo ci dà la misura della gravità del problema.

Come lei, signor Presidente, ha coraggiosamente sottolineato al Cairo, l’Italia ha un ruolo fondamentale quale punto di dialogo tra Europa, Mediterraneo e Medio Oriente. Hamas e le altre organizzazioni jihadiste collegate all’Iran hanno l’obiettivo di rilanciare terrorismo globale e odio antisemita.

Si devono escludere i finanziamenti a queste entità. È importante perseguire queste entità (Hezbollah, Hamas, Jihad Islamica, Corpo delle guardie della rivoluzione islamica – IRGC) e metterle nella lista delle organizzazioni terroristiche dell’Unione europea.

Vorrei evidenziare un altro punto della proposta di risoluzione: il rafforzamento urgente, a livello europeo e nazionale, delle misure di prevenzione e contrasto delle interferenze esterne e dell’influenza nell’attività politica degli Stati membri da parte di Federazione Russa, Cina e Iran, esercitato mediante disinformazione, misinformazione, utilizzo delle nuove tecnologie, social media e social platform. L’integrazione della risposta politica a queste attività e una forte presenza di capacità cyber a livello nazionale ed europeo sono di assoluta importanza.

Vorrei concludere con un cenno all’allargamento. Abbiamo salutato oggi la presidente della Commissione integrazione europea del Parlamento albanese. È stato concesso lo status di Paese candidato all’adesione all’Ucraina, alla Moldavia, alla Bosnia ed Erzegovina; sono in corso inoltre negoziati con la Macedonia del Nord e soprattutto con l’Albania. La prospettiva della integrazione è la miglior risposta per stabilizzare un quadro internazionale fortemente deteriorato.

La prospettiva dell’integrazione riguarda in particolare i Paesi del Caucaso, tra cui la Georgia, e i rapporti che abbiamo sviluppato in quella regione con Armenia e Azerbaigian, nell’obiettivo anche qui di superare le difficoltà che i due Paesi stanno incontrando tra loro, affinché l’Italia possa svolgere un ruolo concreto e amichevolmente costruttivo.

Le azioni contro gli ebrei riguardano anche noi. L’intervento del sen. Terzi (FdI)

Si devono escludere i finanziamenti ad Hamas e alle altre organizzazioni jihadiste collegate all’Iran. È importante perseguire queste entità e metterle nella lista delle organizzazioni terroristiche dell’Ue. L’intervento di Giulio Terzi di Sant’Agata al Senato in occasione delle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del Consiglio europeo

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